Cinque spezie autunnali e come utilizzarle in cucina

Calde, avvolgenti e sanno di casa: le spezie autunnali sono amiche della cucina e del benessere. Scopriamo come usarle

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

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Quando le giornate si accorciano e l’aria si fa più fresca, la nostra cucina si trasforma in un angolo profumato e accogliente dove le spezie autunnali diventano protagoniste indiscusse. Sono alleati culinari preziosi che arricchiscono i nostri piatti di sapori avvolgenti e note calde, ma racchiudono anche proprietà benefiche che ci aiutano ad affrontare il cambio di stagione con la giusta energia.

In autunno, la natura va in letargo e si spegne dolcemente con i colori gentili dei suoi ingredienti robusti e sostanziosi – zucche, castagne, funghi, mele – che trovano la loro esaltazione proprio nella combinazione con le spezie giuste. Ma quali sono quelle da usare per questa stagione e come utilizzarle al meglio per creare piatti memorabili che scaldano il cuore e deliziano il palato? Scopriamole insieme.

Cannella, la Regina dell’autunno

La cannella è forse la spezia più utilizzata nel corso della stagione autunnale. Ricavata dalla corteccia interna di alcuni alberi del genere Cinnamomum, si presenta in commercio sia in stecche – più pregiate e più delicate da lavorare – che in polvere. Il suo profumo dolce e penetrante ci conduce subito verso atmosfere domestiche e confortevoli, mentre il suo sapore leggermente piccante e aromatico la rende incredibilmente versatile in moltissimi piatti (non solo nei dolci, dove trova la sua massima espressione).

È inoltre nota per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue e a migliorare la digestione, oltre a essere un’ottima alleata durante i mesi più freddi quando tendiamo a consumare pasti più ricchi.

Cucinare con la cannella

Questa spezia è perfetta per dolci come torte di mele, plumcake, biscotti e creme leggermente speziate. Ma non limitiamoci al dolce! Provate ad aggiungere un pizzico di cannella in polvere a stufati di carne, curry, ragù speziati (alcune Regioni la utilizzano anche negli impasti delle salsicce) o nella preparazione di una zucca al forno.

Un’idea deliziosa per la colazione? Spolveratela sul porridge d’avena insieme a frutta secca e miele, oppure aggiungetela al cappuccino per un tocco speciale. Immancabile poi il risotto autunnale. Unite mezza stecca di cannella al soffritto con zucca e funghi porcini: il risultato sarà sorprendentemente elegante. La cannella è anche una grande amica delle carote. Provate a caramellare le carote in padella con burro (attenzione alla temperatura perché il burro brucia molto rapidamente), miele e una spolverata di cannella per un contorno da cuochi gourmet.

Noce moscata, calore ed eleganza

La noce moscata è il seme di un albero tropicale originario delle Molucche, ed è una spezia ricca di sfumature aromatiche. Il suo sapore è caldo, dolce e leggermente pungente, con note che ricordano il legno e una punta di amaro che bilancia perfettamente la dolcezza naturale di molti ingredienti autunnali.

Come la cannella, favorisce la digestione, ha proprietà antinfiammatorie e può aiutare a combattere l’insonnia quando consumata in piccole quantità. È anche ricca di antiossidanti che supportano il sistema immunitario durante i mesi più freddi.

I piatti con la noce moscata

La noce moscata è l’anima segreta di moltissime preparazioni. È insostituibile nella besciamella, dove basta una leggera grattugiata per elevare il piatto (spoiler: non si aggiunge al latte freddo, ma caldo). Usatela ai ripieni di tortellini e ravioli, alle torte salate con verdure autunnali come spinaci o zucca, e ai purè di patate per un tocco di morbidezza in più.

In pasticceria, la noce moscata trova la sua espressione ideale nelle crostate, nei budini, nelle creme e nei dolci speziati come il pan di zenzero. Provate a grattugiarne un pizzico nei frullati autunnali con banana, cannella e latte vegetale, oppure aggiungetela alla zuppa di zucca per un profumo avvolgente.

Un segreto della nonna? Una grattugiata di noce moscata negli gnocchi di patate o negli gnocchi alla romana li rende semplicemente divini. Ricordate sempre di utilizzare noce moscata fresca grattugiata al momento (talvolta le confezioni includono anche una piccola grattugia atta all’operazione in diretta): il sapore è incomparabilmente più intenso e aromatico rispetto alla polvere già pronta.

Zenzero, la spezia vivace

Lo zenzero è una radice dal sapore piccante, fresco e leggermente agrumato che porta una ventata di vivacità in qualsiasi preparazione. Originario dell’Asia, è diventato un ingrediente fondamentale anche nella cucina occidentale, particolarmente apprezzato in autunno per le sue proprietà riscaldanti.

Sappiamo che è famoso per le sue eccezionali proprietà digestive e antinausea (lo utilizzano anche le donne in gravidanza, talvolta da alternare alla liquirizia per chi ha problemi ipertensivi). È un potente antinfiammatorio naturale, rafforza il sistema immunitario e ha un effetto termogenico che aiuta a scaldarci dall’interno. Perfetto quindi per affrontare i primi freddi autunnali e prevenire i malanni di stagione.

Lo zenzero in cucina

Può essere utilizzato frescoessiccato in polvere o candito (buono). Quello fresco è ideale per preparazioni salate: grattugiato o tagliato a fettine (molto) sottili, è ideale per marinare carni, insaporire zuppe asiatiche, wok di verdure autunnali come cavoli e broccoli, e per preparare tisane rigeneranti.

Provate a fare una vellutata di carote e zenzero, aggiungendo anche una mela per dare morbidezza al gusto: il risultato è assicurato. Nella sua versione in polvere è invece protagonista indiscusso dei dolci autunnali come biscotti di pan di zenzero, torte speziate, muffin alla zucca e brownies acquisiscono una nota piccante e avvolgente.

Per un tocco speciale al mattino, aggiungetelo fresco grattugiato al vostro tè o preparate una golden milk con latte, curcuma, zenzero e miele. Per gli aperitivi autunnali uno sciroppo di zenzero fatto in casa può trasformare qualsiasi cocktail o mocktail in un’esperienza sensoriale da ripetere (non troppo spesso, magari).

Chiodi di garofano, intensi e profondi

I chiodi di garofano sono i boccioli essiccati dei fiori di un albero tropicale, e rappresentano una delle spezie più intense e profumate che possiamo utilizzare in cucina. Il loro sapore è caldo, dolce e leggermente amarognolo, con una nota pungente che richiede un uso attento e misurato.

Sono davvero ricchissimi di antiossidanti e hanno proprietà antibatteriche e antisettiche. Favoriscono la digestione, aiutano a dare sollievo dal mal di denti (un rimedio antico consiste nel masticare un chiodo di garofano: funziona sul serio) e hanno un effetto benefico sul sistema respiratorio.

Come usare i chiodi di garofano in cucina

In cucina vanno dosati con parsimonia per non sovrastare gli altri sapori. Sono essenziali nella preparazione del brodo, degli stufati di carne e del vin brulé, la bevanda calda per eccellenza delle serate autunnali e invernali. Infilzate 3-4 chiodi di garofano in una cipolla intera quando preparate il brodo vegetale o di carne: rilasceranno il loro aroma gradualmente senza risultare invadenti.

Nei dolci, i chiodi di garofano sono usati per torte speziate, biscotti natalizi e composte di frutta, specialmente con mele e pere. Provate ad aggiungerli al sidro di mele caldo, insieme a cannella e anice stellato. Piccolo segreto: aggiungeteli alla cottura dei legumi, come ceci o fagioli borlotti, per dare sapore. Ricordate di rimuovere sempre i chiodi di garofano prima di servire il piatto, a meno che non siano stati macinati finemente insieme ad altre spezie.

Cardamomo, l’esotica sofisticata

Il cardamomo è una spezia meno conosciuta nel nostro Paese, ma che merita assolutamente un posto d’onore nella dispensa autunnale. Originario dell’India, si presenta in piccoli baccelli verdi o neri contenenti semi scuri dal sapore complesso: dolce, speziato, con note di limone ed eucalipto.

È eccellente per la digestione, aiuta a contrastare l’alito cattivo (masticare alcuni semi dopo i pasti è un’antica abitudine in molti Paesi), ha proprietà diuretiche e può aiutare a migliorare la circolazione. È anche considerato un afrodisiaco naturale in diverse tradizioni culinarie.

Come usare il cardamomo in dispensa

Può essere utilizzato in baccelli interi o in semi macinati. È un ingrediente chiave del chai, il tè speziato indiano indicato per le giornate autunnali. Provate a prepararlo infondendo (non mescolando, raccomandiamo) in latte (vaccino o vegetale) cardamomo, zenzero fresco, cannella, chiodi di garofano e tè nero, dolcificando con miele o zucchero di canna.

In pasticceria, il cardamomo si trova in torte, biscotti, pane dolce, e persino al gelato alla vaniglia per un tocco esotico. Si sposa magnificamente con mele, pere e agrumi. Sul fronte salato, è indispensabile in molti curry e piatti di riso speziato.

Provate ad aggiungere alcuni baccelli leggermente schiacciati alla cottura del riso basmati, insieme a un po’ di burro e un pizzico di sale: il risultato sarà un riso profumatissimo da usare per accompagnare stufati autunnali. Il cardamomo è anche da provare nel caffè: aggiungete un pizzico di semi tritati al caffè macinato prima dell’infusione per un espresso dal sapore mediorientale. Un dolce autunnale da provare? Muffin di zucca e cardamomo con glassa al mascarpone: abbinamento perfetto.

Come conservare correttamente le spezie

Per godere appieno delle qualità aromatiche delle spezie autunnali, è importante conservarle correttamente. Tenetele in contenitori ermetici, al riparo dalla luce diretta e dall’umidità, preferibilmente in un luogo fresco. Le spezie intere mantengono il loro aroma molto più a lungo di quelle macinate: investite in un piccolo macinino e grattugiate o macinate le spezie al momento dell’utilizzo quando possibile.

Un consiglio prezioso: tostate leggermente le spezie intere in una padella senza grassi per pochi secondi prima di utilizzarle. Questo procedimento, chiamato “blooming”, risveglia gli oli essenziali e intensifica incredibilmente il profumo e il sapore.