Viole in vaso: quanto durano e come curarle

Con i suoi fiori piccoli e profumati, le viole sono bellissime piante ornamentali da tenere in vaso: ecco quando durano e i consigli per prendervene cura

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Spesso nascono spontanee nei boschi e nelle aiuole, ma sono anche coltivate perché danno fiori bellissimi e profumati: le viole sono tra le piante ornamentali più diffuse in Italia, soprattutto perché hanno un ciclo di vita diverso rispetto a tantissime altre specie floreali. Infatti, in condizioni ideali, possono sopravvivere tutto l’anno e regalarci una bella fioritura sia in autunno che alla fine dell’inverno. Scopriamo come coltivare le viole in vaso.

Viola, le caratteristiche della pianta

La viola (Viola) è una pianta appartenente alla famiglia delle Violacee, che includono bellissimi fiori ornamentali. Diffusa spontaneamente in tutta Italia, comprende oltre 400 specie erbacee annuali e perenni: tra le varietà più comuni ci sono la Viola tricolor – conosciuta anche con il nome di viola del pensiero – e la Viola cornuta, entrambe dalla splendida fioritura violacea e piuttosto grande. Ci sono anche la Viola odorata – o mammola – dai fiori più piccoli e molto profumati, o la Viola calcarata, che invece produce un tripudio di colori nelle sfumature del giallo o del lilla.

In genere, la viola si sviluppa poco in altezza, arrivando a circa 10-20 cm. Anche il suo apparato radicale è piuttosto ridotto, e preferisce espandersi di lato che in profondità. È dunque una perfetta pianta da tenere in vaso, per colorare (e profumare) giardini e balconi in ogni periodo dell’anno. Come abbiamo visto, infatti, ci sono specie che hanno una fioritura molto precoce, che ha inizio già sul finire dell’inverno, e altre che invece producono fiori persino in autunno. Insomma, basta prendersi cura attentamente di questa pianta per avere grandi soddisfazioni. Vediamo come fare.

Come piantare le viole in vaso

Volete provare a coltivare una bella viola in vaso? Il primo passo consiste nella semina: quest’ultima va effettuata da luglio a settembre, per far sì che le piantine nascano con l’autunno, oppure occorre attendere i mesi di marzo e aprile, affinché le temperature non siano troppo fredde. Se volete accelerare il processo, sfruttate una delle numerose tecniche di germinazione precoce, che permette di far spuntare i primi germogli in un ambiente protetto: solo in un secondo momento andrete a travasare il tutto nel terriccio.

Se preferite saltare questo passaggio, potete acquistare una piantina già cresciuta in un vivaio: dovrete dunque solamente metterla a dimora, e il periodo giusto è il mese di settembre. In alternativa, potete attendere tra febbraio e marzo, quando il rischio di gelate è più basso. Le viole sono piante molto resistenti e prosperano soprattutto dove il clima è fresco: sopportano temperature molto basse e non temono piogge abbondanti o nevicate. Quindi potete decidere di piantarle sia in autunno che in primavera, senza correre il rischio che muoiano.

Il vaso e il terriccio

Come scegliere il vaso giusto per le viole? Abbiamo già detto che le loro radici non si sviluppano particolarmente in profondità, quindi optate per vasi abbastanza larghi e bassi, oppure per ciotole in plastica o in terracotta. Scegliete poi un terriccio universale di qualità, che contenga molte sostanze nutritive: le viole crescono bene in terreni freschi e leggeri, simili a quelli dei boschi, quindi potete aggiungere anche terra di foglie e sabbia. Sul fondo, versate uno strato di argilla espansa per favorire il corretto drenaggio, dal momento che i ristagni d’acqua sono pericolosi per le radici.

L’esposizione

Se volete una bella fioritura dalle vostre viole, è fondamentale fare attenzione all’esposizione e seguire quelli che sono i naturali bisogni delle piante – agevolati dalla coltivazione in vaso, per poter avere la comodità di spostarle senza problemi. In inverno e in primavera, le viole hanno bisogno di una buona illuminazione e di una posizione al caldo: l’ideale dunque è metterle in pieno sole, approfittando delle belle giornate per fare il pieno di luce. Verso fine aprile o inizio maggio, quando il clima si fa sempre più caldo e la radiazione solare è più intensa, occorre cominciare a spostare i vasi in penombra. Infine, con l’arrivo dell’estate le piante vanno trasferite in piena ombra, possibilmente in un luogo ben arieggiato e fresco. L’ideale sarebbe sistemarli sotto alberi e cespugli. Quando le temperature iniziano a calare, in autunno, occorre invertire il ciclo.

Quanto durano le viole

Come abbiamo visto, le viole sono piante davvero speciali: ne esistono moltissime varietà, e ciascuna di esse ha le proprie caratteristiche. Quelle annuali, generalmente, fioriscono in primavera e non sopravvivono alla stagione invernale. Mentre quelle perenni possono regalarvi grandi soddisfazioni: alcune fioriscono alla fine dell’inverno, altre già in autunno. E se ben curate, possono tranquillamente arrivare indenni alla nuova stagione di fioritura, superando i mesi più freddi in cui entrano nella fase del riposo vegetativo.

Come coltivare le viole

Infine, vediamo qualche trucco per coltivare al meglio le viole. Queste piante crescono bene anche senza bisogno di cure eccessive, soprattutto se in vaso per poter essere spostate nella posizione migliore in ogni periodo dell’anno. Comunque, necessitano di qualche piccola attenzione per quanto riguarda l’irrigazione, la concimazione e la potatura. Vediamo come fare per avere sempre una fioritura rigogliosa e una pianta in salute.

L’irrigazione

Se esposta in posizione non riparata, la pianta non ha bisogno di irrigazioni frequenti: le piogge e l’umidità stagionali sono sufficienti. In estate – e durante le altre stagioni, se ci sono periodi di siccità – verificate semplicemente che il terreno sia sempre leggermente bagnato. Non appena si asciuga, innaffiate le viole senza lasciare acqua stagnante, per evitare che le radici possano marcire, facendo morire la pianta. Nei giorni più caldi, soprattutto se il vaso è esposto al sole, è possibile che diventi necessario bagnare il terreno anche quotidianamente.

La concimazione

Per quanto riguarda il fabbisogno nutritivo delle viole, inizialmente potrebbe essere utile aggiungere del letame al terriccio, per stimolare una crescita più robusta. Una volta che la pianta è spuntata, va nutrita regolarmente – in vaso, infatti, è facile incorrere in carenze minerali. Usate un concime liquido per piante fiorite da aggiungere all’acqua per irrigazione, mediamente una volta ogni 15 giorni durante il periodo della fioritura e in estate.

La potatura

Le viole non hanno certo bisogno di grandi operazioni di potatura. Se volete favorire la produzione di nuovi boccioli, periodicamente staccate i fiori appassiti semplicemente togliendoli con le mani, facendo scorrere le dita lungo lo stelo e staccandolo con un movimento deciso. Se la vostra pianta è particolarmente grande e produce fiori di notevoli dimensioni, all’inizio della fioritura potete ridurre il numero di boccioli per far sì che quelli rimasti siano ancora più spettacolari, assumendo tutte le sostanze nutritive che altrimenti avrebbero dovuto dividere con altri fiori.