Come capire il livello di umidità in casa nostra? Abbiamo la possibilità di misurarla? Assolutamente sì e, anzi, dovremmo proprio farlo in alcune situazioni, soprattutto quando abbiamo l’impressione che la percentuale possa compromettere la salubrità dei nostri ambienti e non solo. Spesso tendiamo a sottovalutare l’umidità in casa, ma il problema è che è la principale causa della formazione di muffa nei nostri ambienti. A questo punto è molto importante comprendere come misurarla, capire i valori corretti di umidità in casa e come comportarci quando la percentuale risulta troppo alta.
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Come misurare l’umidità in casa
Se desideriamo misurare rapidamente l’umidità in casa, quindi in pochissimo tempo, il nostro alleato è l’igrometro, uno strumento che troviamo sia in analogico quanto in digitale. Il modello analogico presenta alcune caratteristiche precise: ci aiuta a misurare l’umidità relativa e anche la temperatura. In alcuni casi ci dice qual è il livello di qualità dell’aria.
Il modello digitale dell’igrometro è molto più funzionale, soprattutto se scegliamo di acquistare un dispositivo di ultima generazione che registra persino i dati nel tempo. Ci basta posizionare l’igrometro su un ripiano, possibilmente lontano dalle finestre e dalle fonti di calore. Una volta posizionato, dobbiamo aspettare un paio di minuti in modo tale che inizi a registrare i dati: al termine ci dirà la misura corretta dell’umidità presente in casa nostra. Il costo non è affatto esagerato, ma naturalmente può influenzare la qualità: del resto troviamo in commercio anche prodotti destinati a un uso professionale.
È bene sottolineare a questo punto che ci vengono in aiuto delle applicazioni da scaricare sul nostro smartphone per verificare le variazioni di umidità ed eventualmente monitorare le soglie o comunque i livelli critici. Il consiglio che diamo è di controllare sul proprio store le applicazioni disponibili per misurare l’umidità o in alternativa di comprare un igrometro.
Qual è il livello ottimale di umidità in casa
Come abbiamo visto, è essenziale monitorare il livello di umidità in casa per evitare spiacevoli inconvenienti: questa condizione può infatti inficiare sulla presenza di muffa, favorendo inoltre la proliferazione di batteri, virus o acari. Ecco perché all’interno dei nostri ambienti domestici dobbiamo assolutamente mantenere l’umidità cercando di rimanere in un range che va da 40-45% o in alternativa 55-60%. In gran parte la percentuale di umidità dipende comunque dalla stagione in cui ci troviamo.
Dobbiamo più in generale prestare attenzione a non superare la soglia del 60% perché a quel punto nei nostri ambienti potrebbe proliferare la muffa. Al tempo stesso non va bene nemmeno scendere sotto al 40% poiché l’aria potrebbe diventare troppo secca. La prima cosa da fare è misurare il tasso di umidità usando un igrometro: se notiamo che i valori sono sballati, dobbiamo assolutamente prendere in considerazione determinati rimedi o in alternativa dei dispositivi che ci aiutano a controllare il livello di umidità negli ambienti, tra cui un deumidificatore o un sistema di ventilazione meccanica controllata.
Cosa fare se l’umidità in casa è troppo alta
Abbiamo acquistato un igrometro e abbiamo notato dei livelli eccessivamente alti di umidità in casa? Desideriamo trovare una soluzione per evitare assolutamente la formazione di muffa? Abbiamo a nostra disposizione diversi rimedi, dalle classiche abitudini che ci aiutano a far circolare l’aria fino al trucco del sale grosso che usavano persino le nostre nonne.
Primo step? Cambiare le abitudini
La prima cosa da sapere è che di fatto produciamo vapore. Lo facciamo quando cuciniamo, nel momento in cui facciamo la doccia. È perfettamente normale: dobbiamo metterlo in conto. Al tempo stesso, però, possiamo avere cura di prendere alcuni accorgimenti, come per esempio usare dei coperchi sulle pentole durante la cottura, proprio per diminuire la quantità di vapore acqueo e impedire alla percentuale di umidità di aumentare troppo.
Favorire un maggior ricircolo di aria
Le nostre nonne e mamme ce lo ripetevano sempre: è una delle regole d’oro di ogni casa. Quando ci alziamo dal letto, dobbiamo far arieggiare i nostri ambienti: apriamo le finestre e lasciamo entrare l’aria pulita. Migliorare l’aria indoor non permette solo di controllare il livello di umidità ma ci aiuta a non avere una perdita di concentrazione o un calo di produttività. Abbiamo la necessità di controllare maggiormente la qualità dell’aria: ricordiamolo sempre.
Valutare un deumidificatore
Anche la tecnologia viene in nostro aiuto, soprattutto con un deumidificatore. Questo dispositivo è stato progettato per i nostri spazi interni, in modo tale da ridurre l’umidità poiché la aspira mediante un comodo filtro. Grazie a questo prodotto, possiamo così migliorare il comfort abitativo e la salubrità della nostra casa. Facile da usare, non costa molto e riduce tutti quei cosiddetti trigger allergici.
Le piante nemiche dell’umidità
Se un deumidificatore non fa al caso nostro e abbiamo il pollice verde, c’è un’alternativa da considerare: sfruttare le piante. Sono diverse le specie che vengono definite “anti-muffa”, proprio per il loro potere di assorbire l’umidità presente nell’aria. Possiamo citare la Calathea, una meravigliosa pianta tropicale con foglie decorative che riesce ad assorbire l’umidità presente nell’ambiente. Oltretutto è molto bella da vedere e si inserisce alla perfezione in qualsiasi stanza, dal salotto alla camera da letto. Molto utile è anche il cactus di Natale, la gerbera, l’azalea, il filodendro, l’orchidea. Sono tutte piante meravigliose che garantiscono un’aria molto più salubre. E non dimentichiamo l’aloe vera, la pianta che presenta moltissime qualità e che assorbe l’umidità. C’è un unico aspetto da ricordare in tal senso, ovvero: non possiamo acquistare troppe piante per un’unica stanza. Basta sceglierne una da posizionare in base alle sue necessità.
Il trucco del sale grosso
Esiste un deumidificatore naturale da usare all’occorrenza: stiamo parlando nello specifico del sale grosso. Questo è il classico trucco della nonna per abbassare la percentuale di umidità in casa e ci occorrono sostanzialmente 300 grammi di sale grosso da riporre in un contenitore resistente alle alte temperature. Dopodiché possiamo metterlo in frigorifero per almeno due ore e successivamente posizionarlo al centro di una stanza. Per qualche giorno, potremo notare che inizierà ad assorbire l’acqua presente nell’ambiente. Facile, veloce e soprattutto conveniente: un rimedio comodo che non passa mai di moda.