Shiva arrestato per tentato omicidio: i rapper lo difendono

Dopo l'accusa di tentato omicidio, molti rapper hanno deciso di dimostrare solidarietà a Shiva

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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È un brutto momento per Shiva, il rapper conosciuto come il “Principe di Milano” che è stato arrestato il 26 ottobre 2023 con la gravissima accusa di tentato omicidio poco dopo aver annunciato che diventerà padre. Pare che il rapper, a luglio 2023, abbia sparato alle gambe a due ragazzi fuori dalla sua casa discografica. Il video della sparatoria ha fatto il giro del web, scatenando reazioni contrastanti. Ora, molti volti della scena rap italiana hanno voluto, in qualche modo, dire la loro sulla vicenda.

I rapper difendono Shiva

Secondo le prime ricostruzioni Shiva, pseudonimo di Andrea Arrigoni, a luglio 2023 avrebbe sparato alle gambe a due ragazzi dopo aver subìto un’aggressione. Il giorno dopo la sparatoria, il rapper aveva pubblicato una storia sul suo profilo Instagram in cui parlava della vicenda e avvertendo: “Non giocate con il fuoco, se avete paura di bruciarvi”. Ora, il cantante milanese è stato arrestato per tentato omicidio: una notizia che, ovviamente, è uscita su tutti i giornali e ha infiammato i social scatenando commenti e reazioni. Molti dei rapper amici di Shiva hanno quindi voluto dire la loro sull’accaduto, prendendo le difese del cantante. In particolare, il napoletano Geolier e i milanesi Emis Killa, Guè Pequeno e Lazza hanno mostrato la loro solidarietà sui loro profili Instagram.

Una serie di commenti che si limitano a dimostrare il loro sgomento e il disaccordo verso l’arresto e le accuse mosse al rapper. Geolier, da sempre amico dell’artista, ha postato una loro foto insieme con tanto di emoji della colomba e dita incrociate. L’autore di Cenere e Piove ha postato una storia con la scritta “Libero”, taggando il collega. Una reazione simile l’ha avuta Guè, che ha una pubblicato una scritta eloquente: “W l’hip hop, fuck violence, free Shiva”, con tanto di emoji annesse. Sicuramente più eloquente è stato Emis Killa, che è addirittura arrivato a parlare dello Stato: “Pur essendo neutrale in faide che non mi riguardano, non sono mai contento quando un giovane di talento finisce nelle grinfie dello stato. Vi vedo che godete nei commenti ogni volta che legano qualcuno, infamoni. Sto genere non sarà mai vostro. Sarete per sempre dei turisti. Oltre che infami”.

Una rivalità sfociata in tentato omicidio

Le reazioni dei rapper davanti all’accusa di tentato omicidio di Shiva sono opinabili. Definire un arresto per un reato come questo “finire nelle grinfie dello stato” è fuorviante, soprattutto perché pare che la sparatoria sia avvenuta a cause di dispute e “guerre tra gang” che, anche se molto comuni all’interno della scena rap, impossibili da comprendere e molto pericolose. Secondo il Corriere della Sera, pare che i due ragazzi feriti fossero lottatori di MMA parte del collettivo rap di San Siro di Rondo da Sosa, pseudonimo di Mattia Barbieri. La spedizione e la relativa aggressione di Shiva doveva mettere un punto a una serie di risse, aggressioni e dissing che i due gruppi erano soliti scambiarsi. Una rivalità che rientra nell’antagonismo tra Rozzano e San Siro, alimentata dai problemi tra Shiva e Rondo, che un tempo erano amici.