Sabbia silicea per il prato, a cosa serve e come usarla

La sabbia silicea per il prato è una sostanza da non sottovalutare, con numerosi vantaggi: vi diciamo a cosa serve e come usarla al meglio

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 6 Maggio 2025 15:53

È conosciuta con il nome di sabbia silicea o sabbia di fiume e presenta delle caratteristiche fisiche molto particolari, ma non solo: serve infatti in numerosi settori, tra cui quello dell’edilizia e del giardinaggio. Usare la sabbia silicea per il prato è una scelta che presenta numerosi vantaggi. Vediamo dunque a cosa serve e come servircene al meglio.

Cos’è la sabbia silicea o “sabbia di fiume”

Tra i materiali che possiamo usare per prenderci cura del nostro prato troviamo la cosiddetta sabbia di fiume, il cui uso è destinato a vari campi di applicazione. Se abbiamo una zona outdoor e siamo appassionati di giardinaggio, possiamo infatti sfruttare il nostro pollice verde per rendere ancor più rigoglioso e bello il prato. È composta principalmente da biossido di silicio, ovvero silice, presente in natura sotto forma di quarzo. La sabbia deve soddisfare uno standard ben preciso per potersi considerare “silicea”: deve essere composta al 95% da SiO₂ e non deve presentare oltre lo 0,6% di ossido di ferro.

Tra le varie tipologie di sabbia, quella silicea presenta caratteristiche e proprietà avanzate, tra cui la possibilità stessa di poterla usare senza trattamento preventivo. Nasce dallo scorrere dell’acqua dei fiumi: nel momento in cui, nel corso dei secoli, il letto del fiume si erode, possiamo notare questi accumuli di sabbia estremamente particolari, che non sono simili a quelli che possiamo trovare al mare per composizione. A differenza della sabbia marina, questa si caratterizza per granelli più angolosi e ruvidi, simili a piccole gemme opache, e non contiene sali, il che la rende perfetta per il giardinaggio e l’edilizia. È spesso usata anche nella preparazione dei substrati per piante grasse e cactus, che temono i ristagni d’acqua come pochi altri esseri verdi.

Le proprietà della sabbia silicea

Abbiamo visto solo alcune delle proprietà che rendono tanto particolare questa sabbia, di forma arrotondata proprio per l’azione levigante dell’erosione: un materiale inerte che aiuta a rendere i nostri terreni molto più morbidi e che è utile per garantire un buon drenaggio del fondo.

In virtù delle sue proprietà, è spesso considerata insostituibile in determinati campi: si distingue per l’elevata purezza, la stabilità chimica e la resistenza meccanica. Inoltre, non altera il pH del terreno né rilascia sostanze nocive, qualità fondamentali per chi lavora con substrati delicati o coltivazioni esigenti.

Talvolta viene usata per alleggerire terreni argillosi o troppo compatti: in questo modo le radici hanno la possibilità di crescere in un ambiente più sano e meno soggetto ai ristagni d’acqua, nemici di numerose piante. Per tutte quelle piante che richiedono un buon equilibrio tra umidità e ossigenazione, è a dir poco indicata.

Perché usarla per il prato?

Come abbiamo visto, gli usi della sabbia silicea nel giardinaggio sono molteplici. Serve anche per riempire l’erba artificiale, scelta considerata un’alternativa al riempimento con gomma sbriciolata. I suoi effetti sono decisivi: il tappeto erboso artificiale risulta molto più simile a quello naturale e il livello di comfort aumenta.

Un’aggiunta tanto semplice quanto indispensabile: nel momento in cui viene mescolata al terreno, trasforma radicalmente le sue qualità, soprattutto sul fronte del drenaggio e dell’acidità. Sappiamo infatti che un terreno troppo compatto tende a trattenere l’acqua, creando un ambiente soffocante per le radici e aumentando il rischio di marciumi.

La sabbia silicea interviene qui con discrezione: crea passaggi tra le particelle del suolo, permettendo all’acqua in eccesso di defluire, senza però privare le piante della preziosa umidità di cui hanno bisogno. È un equilibrio sottile, quasi un’arte, perché il terreno deve rimanere umido quanto basta, ma mai inzuppato.

Un altro aspetto meno visibile ma altrettanto importante è la sua capacità di ridurre l’acidità del terreno. Alcune piante soffrono quando il pH scende troppo, e l’aggiunta mirata di sabbia silicea può riportare il suolo a una condizione più neutra e accogliente. Naturalmente, il segreto sta nelle proporzioni: la sabbia non lavora mai da sola, ma viene unita spesso dai giardinieri più esperti al terriccio, alla torba o al compost, creando miscele su misura per le esigenze delle diverse specie. In questo modo, il giardino diventa un piccolo laboratorio dove la natura e la cura dialogano in armonia.

Come usare la sabbia silicea per il prato

Questo trattamento deve essere eseguito con cura, così da consentire al prato di respirare meglio e favorire un miglior drenaggio, andando a migliorare la qualità complessiva del terreno. Da dove partire? Dobbiamo accorciare il prato, portandolo a un’altezza di circa 2,5-3 cm. Questo passaggio serve a preparare una superficie ordinata e uniforme, pronta ad accogliere la sabbia silicea. Prima di stenderla, è fondamentale rimuovere il feltro — quello strato compatto di residui organici e radichette che soffoca il prato — usando strumenti appositi che eseguono anche una leggera scarificazione, incidendo superficialmente il terreno e migliorandone l’aerazione.

Se il prato mostra aree diradate o sofferenti, è il momento giusto per riseminare: farlo subito dopo l’arieggiatura aumenta le possibilità di attecchimento dei nuovi semi. A questo punto entra in scena la sabbia silicea: va distribuita in uno strato sottile, dai 2 ai 5 millimetri. Ma attenzione a questo passaggio, perché bisogna spargerla in modo omogeneo. Per chi vuole fare un lavoro impeccabile, è possibile anche effettuare una leggera bucatura, utile a far penetrare meglio la sabbia e a favorire il drenaggio profondo. Dopo la sabbiatura, il prato va lasciato a riposo per circa due giorni, curando solo le irrigazioni necessarie per sostenere l’eventuale risemina. È un momento prezioso in cui il prato si rigenera, pronto a risplendere con nuova vitalità, rendendo i nostri outdoor dei veri e propri gioielli green.

Il nostro ultimo suggerimento è di propendere per un terriccio a base di sabbia silicea mista a torba: è possibile valutare materiali alternativi a quest’ultima, tra cui l’argilla calcinata, la zeolite o il biochar. Tuttavia, è essenziale leggere bene le etichette dei prodotti che si stanno per acquistare, in quanto spesso la sabbia viene venduta con il termine generico di sabbia di fiume. Per il benessere del nostro prato, è meglio scegliere un prodotto di qualità e che sia anche sostenibile al contempo. Un’attenzione sempre gradita nei confronti del pianeta.