Frittelle, polpette, crocchette: quanto è buono il fritto… finché non in giro e impregna le tende, i capelli, perfino i vestiti. L’odore che lascia in cucina può essere davvero invadente, soprattutto quando si frigge spesso o a lungo. E anche se spalanchiamo le finestre, a volte non basta. Esiste però un rimedio semplice, economico e completamente naturale: il trucco della mela. Sì, proprio una mela, tagliata a spicchi e messa nell’olio durante la frittura. Scopriamo come togliere l’odore di fritto in cucina con questo trucco, perché funziona e quali altri accorgimenti possiamo adottare per tenere l’aria di casa sempre fresca, anche dopo una frittura generosa.
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Come prevenire l’odore di fritto in cucina
Friggere è una gioia per il palato, ma spesso un incubo per il naso. Prima ancora di pensare a come eliminare l’odore, conviene capire come evitarlo o almeno ridurlo mentre siamo ancora ai fornelli. Il primo consiglio è semplice: arieggiare, non dopo, ma durante. Aprire bene le finestre e accendere la cappa prima ancora di scaldare l’olio.
Altro dettaglio utile: usare l’olio giusto. Un olio che tiene bene le alte temperature. E poi c’è la padella: meglio preferirne una dai bordi alti, con coperchio a portata di mano, per i momenti più intensi della cottura. E non dimentichiamo il trucco di cui andremo a parlare, che può sembrare strano ma funziona: una mela. Tagliata in spicchi e immersa nell’olio mentre frigge, assorbe parte degli odori più forti. Un rimedio semplice e del tutto naturale, che conoscono in poche ma che vale davvero la pena provare.
Il trucco della mela per sbarazzarsi dell’odore di fritto
Una mela per dire addio all’odore di fritto? Funziona, ed è anche facilissimo da mettere in pratica. Il trucco viene usato da chi frigge spesso – soprattutto nelle cucine di una volta – ma oggi torna utile più che mai, soprattutto se non vogliamo che l’aroma della frittura resti in giro per ore. La prima cosa da fare è tagliare una mela in quattro spicchi, con tutta la buccia. Non c’è bisogno di sbucciarla: anzi, meglio lasciarla intera, così trattiene meglio l’odore. Non importa il tipo di mela: vanno bene tutte, anche quelle un po’ ammaccate che abbiamo in frigo da giorni.
Quando l’olio è ancora freddo, mettiamo subito dentro uno o due spicchi, in base a quanto dobbiamo friggere. La mela resta nell’olio per tutta la durata della cottura: non interferisce con il sapore del cibo, ma aiuta ad assorbire gli odori più intensi. Man mano che cuociamo, possiamo sostituirla con uno spicchio nuovo se inizia a scurirsi troppo o a rompersi. A fine frittura, basta rimuovere gli spicchi con una schiumarola e smaltirli. Niente odori invadenti, niente rimpianti da “non friggo mai più in casa”.
Perché la mela toglie il cattivo odore?
Durante la frittura, l’olio raggiunge temperature elevate e inizia a degradarsi, soprattutto se viene usato a lungo. Questo processo produce composti che evaporano e si diffondono nell’aria, causando quell’odore persistente che resta in cucina e sui tessuti. La mela, una volta immersa nell’olio, rilascia una piccola quantità di umidità che aiuta a tenere la temperatura più stabile. È un’azione fisica, non chimica: non cambia la natura dell’olio, e, allo stesso tempo, la polpa del frutto trattiene parte delle sostanze che si liberano durante la cottura. Non profuma l’ambiente, non copre l’odore: lo riduce prima ancora che si sviluppi del tutto. Ecco perché funziona, non fa miracoli, certo, ma vale comunque la pena provare.
I segreti di una frittura perfetta
Per una frittura fatta bene non basta scegliere l’olio giusto o usare la padella alta. La chiave, spesso sottovalutata, è tutta nella temperatura. Se l’olio è troppo freddo, il cibo assorbe troppo e resta molle; al contrario, se è troppo caldo, rischia di bruciare fuori restando crudo dentro, e l’odore diventa più forte e persistente. C’è chi si affida al classico trucco della mollica di pane, ma se vogliamo andare sul sicuro c’è uno strumento da avere assolutamente nelle nostre cucine moderne: il termometro per frittura. Piccolo, economico e ci dice subito se siamo pronte a friggere o se è meglio aspettare.
La temperatura ideale oscilla tra i 160 e i 180 gradi, a seconda di cosa stiamo cuocendo. Crocchette, frittelle, verdure in pastella: friggere è arte, anche se non sembra. Un termometro ci evita errori, sbalzi inutili e ci fa risparmiare tempo (e nervi). Non dobbiamo usarlo sempre, ma tenerlo a portata di mano fa sempre comodo, soprattutto durante le festività, quando friggere diventa praticamente uno “sport”, con tutte le leccornie da portare sulla tavola.
Gli altri rimedi per togliere l’odore di fritto
Oltre alla mela, esistono altri accorgimenti da sfruttare per tenere sotto controllo l’odore di fritto. Durante la frittura possiamo scaldare in un pentolino una miscela di acqua e aceto bianco: anche solo una tazzina in ebollizione sul fornello accanto assorbe parte dell’odore e lo trattiene nell’acqua. Funziona anche il bicarbonato, se posizionato in una ciotolina nei pressi del piano cottura: cattura gli odori con la sua azione assorbente. Aceto e bicarbonato sono, dunque, due delle sostanze che più ci vengono in aiuto in casa e che ci occorrono per tanti aspetti, non solo per pulire, ma persino durante la frittura.
Una volta finito di friggere, è utile far bollire per qualche minuto acqua con alcune bucce di limone o delle fette di arancia, magari con qualche chiodo di garofano. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un trucchetto che torna sempre utile, perché aiuta a “ripulire” l’aria e lascia in casa un profumo fresco e naturale. E dopo aver fritto, ricordiamo che anche le superfici vanno pulite subito: cappa, fornelli, piani di lavoro. Più l’olio resta in giro, più l’odore si fissa. Se poi abbiamo fritto a lungo, come nel caso dei giorni di festa, vale la pena di mettere a lavare tende e tovaglie: il tessuto trattiene più di quanto pensiamo. E a quel punto, la mela da sola non basta per risolvere la situazione: urge una pulizia più intensiva.