Come riparare le piastrelle

Una guida completa su come riparare piastrelle danneggiate e crepate. Istruzioni semplici per un fai da te soddisfacente

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Redazione

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Cimentarsi in un po’ di fai da te fa bene alla mente e al portafogli. Se è vero che vi sono interventi in casa che richiedono l’assistenza di un professionista, è innegabile come con un po’ di ricerche, attenzione e dedizione si possa raggiungere un ottimo obiettivo, risparmiando. È di certo questo il caso delle piastrelle rotte.

Non è però solo una questione di soldi. Riuscire a completare piccole o grandi operazioni di manutenzione nella propria abitazione garantisce una profonda soddisfazione. Dimostriamo a noi stessi di potercela fare da soli, d’avere le capacità per apprendere, crescere e non dipendere costantemente dagli altri.

Come riparare una piastrella crepata

Riuscire a riparare una piastrella da soli non è un’operazione particolarmente complessa. Si tratta anzi di un ottimo primo passo per cimentarsi nel vasto mondo del fai da te casalingo, che ha come regola di base il tentativo di riciclare gli oggetti e non gettarli via. Occorre solo avere un po’ di manualità (o forza di volontà) e del tempo a disposizione. Non si ha poi bisogno di far altro che seguire le istruzioni che riportiamo di seguito.

Di cosa hai bisogno

Sono appena cinque gli oggetti da procurarsi prima di mettersi all’opera per riparare una piastrella rotta e alcuni potrebbero già essere stipati in casa da qualche parte. A meno che non vi siate da poco trasferiti, è facile pensare siate in possesso di un semplice panno. Si sporcherà particolarmente e alla fine del lavoro potreste decidere di gettarlo o utilizzarlo unicamente per lavoretti di questo tipo.

È dunque preferibile optare per uno vecchio, già particolarmente rovinato. All’elenco dell’occorrente necessario di facile reperibilità aggiungiamo l’alcol denaturato. In alternativa andrà più che bene anche del sapone abrasivo. Passiamo infine ai veri protagonisti di questo intervento in fai da te: fissante, smalto per ceramiche e stucco. Lista della spesa completata. È tempo di iniziare il nostro lavoro.

Pulire la piastrella

È impossibile ottenere un risultato soddisfacente senza preparare al meglio la piastrella rotta che dev’essere riparata. È fondamentale lavare in maniera attenta l’intera superficie, rimuovendo strati di polvere accumulata o qualsiasi elemento che col tempo possa aver aderito alla parte frontale, ovvero quella a vista.

Si consiglia di maneggiare il tutto con molta cura, considerando come la crepa creatasi possa facilmente ampliarsi, magari disfacendo l’intera piastrella. Attenzione è la parola d’ordine, tanto in fase di pulizia che in quella di asciugatura. Per lavare si consiglia di utilizzare acqua tiepida o del sapone neutro. Da evitare decisamente l’applicazione di agenti chimici aggressivi. Potrebbero infatti essere assorbiti, andando a precludere una migliore aderenza.

Dopo aver terminato, sarebbe preferibile controllare nuovamente l’incrinatura. Questa è infatti la sezione maggiormente porosa, che tende dunque ad assorbire l’acqua. Un panno dovrebbe bastare ma se avete usato molta acqua e temete vi sia ancora dell’umido in agguato, ricorrere a un asciugacapelli non è affatto una cattiva idea.

Fissante e stucco

Ha inizio qui la vera e propria riparazione della piastrella rotta. Dobbiamo applicare una piccola quantità di fissante lungo la crepa che vogliamo restaurare. È facile trovarlo in commercio in qualsiasi negozio di bricolage o in ferramenta. In caso di dubbi si consiglia di chiedere consiglio ai commessi presenti, così da poter acquistare il prodotto ideale.

Si può utilizzare un batuffolo di cotone per l’applicazione del fissante (magari un pennello, nel caso in cui ve ne fosse uno in casa, per essere più precisi possibile). Agiamo direttamente sulla sezione danneggiata, che dovrà essere l’unica parte coinvolta in questa fase. È importante ricordarlo perché ricoprire altre sezioni potrebbe portare a una decolorazione.

Possiamo fare dunque altro in casa, che sia leggere, guardare la TV o sbrigare altri servizi utili. Il fissante deve infatti asciugarsi completamente. Non toccheremo la piastrella per circa due ore. In seguito potremo armarci di stucco. La scelta è decisamente vasta e anche stavolta consigliamo di chiedere informazioni ai commessi. La loro esperienza può essere salvifica per quanto riguarda i lavori in fai da te, ben conoscendo le soluzioni migliori a seconda degli specifici materiali sui quali si andrà a intervenire.

Lo stucco deve riempire completamente la crepa. È possibile in questo caso aiutarsi con le dita, utilizzando dei guanti possibilmente. Ricordiamo che al termine di questa semplice procedura si dovrà avere come risultato una piastrella totalmente uniforme e liscia. Potrebbero però esserci delle fuoriuscite, da eliminare rapidamente con un panno umido.

Anche in questo caso dobbiamo lasciar asciugare il tutto per circa due ore. Si tratta però di una stima generale, per questo consigliamo di leggere con attenzione le indicazioni riportare sulla confezione del prodotto acquistato.

Smalto per ceramiche

Il lavoro è completato. La piastrella è stata riparata e ci siamo assicurati che la crepa non si espanda o si riempia di sporcizia. L’efficacia e l’estetica appartengono però a due campi differenti. Per questo motivo possiamo dotarci di smalto per ceramiche, così da restituire alla parte restaurata la stessa colorazione del resto della superficie. Si consiglia di portare in negozio la piastrella, così da ricevere consiglio sulla giusta tonalità. Metodo preferibile alla scelta, a occhio, dei campioni di colore.

Piastrelle rotte e adesivi murali

È bene sottolineare subito come l’applicazione di adesivi murali non equivalga affatto alla riparazione di una piastrella crepata. Si tratta di due cose del tutto differenti. Far aderire uno di questi adesivi alla superficie può accadere soltanto dopo aver seguito il procedimento descritto precedentemente.

Il motivo è semplice: l’adesivo in questione non può garantire affatto che la piastrella non si spacchi del tutto. La crepa continuerebbe infatti a esistere e col tempo si riempirebbe di sporcizia, espandendosi a causa del cambio di temperatura. Una situazione che peggiora nettamente nel caso di elementi posti nei pressi dei fornelli o in bagno.

Completato il lavoro, si può ben pensare di sfruttare gli adesivi murali per rendere l’estetica finale più divertente. Molti ricorrono a questa soluzione per mascherare del tutto una crepa non sanata adeguatamente. Le fantasie sono svariate e si adattano a tutti i gusti e, soprattutto, a ogni tipologia di stanza. Se è vero, infine, che fissante e stucco restano imprescindibili, se si ha intenzione di acquistare degli adesivi murali non è poi realmente obbligatorio usare uno smalto per ceramiche.