Le librerie non sono più semplici contenitori: diventano architetture simboliche, protagoniste discrete eppure carismatiche degli ambienti domestici. Sculture funzionali in legno, vetro e metallo che custodiscono oggetti ma anche storie, passioni e identità. Si presentano come quinte teatrali del vivere quotidiano, in cui ogni anta o ripiano cela un invito all’ordine personale e alla messa in scena della memoria.
In un momento storico in cui si ripensa profondamente la gestione degli spazi domestici — dalla scelta di dove collocare la scrivania fino alla creazione di un home office funzionale e produttivo — le librerie si confermano elementi chiave, capaci di ridefinire l’estetica e l’organizzazione della casa.
Tra materiali pregiati come il noce canaletto e il rovere, inserti in vetro fumé, marmo e metallo satinato, e forme che oscillano dall’essenziale al decorativo, abbiamo selezionato cinque proposte esemplari. Cinque interpretazioni contemporanee del concetto di libreria che raccontano stili, filosofie e geografie diverse.
Indice
Carlton di Memphis, l’icona che irride l’ordine
A oltre quarant’anni dalla sua nascita, Carlton di Ettore Sottsass continua a colpire nel segno. Presentata nello stand di Memphis, questa libreria non è solo un pezzo d’arredo: è una dichiarazione di intenti. I suoi colori accesi, le geometrie eccentriche, la struttura che sfida la gravità evocano l’irriverenza postmoderna che ha reso leggendario il collettivo milanese.

Progettata nel 1981 e divenuta simbolo del design radicale italiano, Carlton si fa ancora oggi portavoce della necessità di rompere le regole del “good design” tradizionale. In un contesto dove il minimalismo regna sovrano, questa libreria irrompe con la sua presenza carismatica e anticonvenzionale. Una vera installazione domestica, per chi non teme di esibire un pensiero divergente.
Nagano Interior, poesia giapponese e funzionalità assoluta
Dall’altra parte del mondo arriva un progetto che incarna la perfezione silenziosa dell’artigianato giapponese: la libreria impilabile CASTELLO di Nagano Interior, firmata da Giovanni Levanti. La libreria è ispirata nel nome all’omonimo gioco di carte per bambini.
“Osservando una normale sedia pieghevole – spiega il designer – ho avuto l’ispirazione di sovrapporne due. Un gesto spiazzante che mi ha trasmesso una possibilità: creare una libreria formata da elementi pieghevoli sovrapponibili”.
Castello è infatti composta da elementi pieghevoli autonomi, che possono essere utilizzati singolarmente o assemblati tra loro in diversi modi – sovrapposti, affiancati o disposti in modo speculare – rendendola estremamente flessibile e adatta sia al posizionamento a parete sia al centro della stanza.
Sebbene leggera ed elegante, la struttura è progettata per sostenere carichi significativi, mantenendo un’estetica pulita e contemporanea anche quando è chiusa.

Dal 1946, il loro design è contraddistinto dalla qualità dei progetti e da un’attenzione particolare alla durabilità. Il legno massello, lavorato a mano da artigiani altamente specializzati, racconta una storia di rispetto per la materia e per il tempo. Ogni pezzo è pensato per durare, per invecchiare con grazia, per diventare più bello con il passare degli anni. Nagano non realizza oggetti, ma compagni di vita.
Turati T4, il disordine diventa arte
Per chi ama la libertà compositiva e la sorpresa visiva, la Horizontal Bookshelf di Turati T4 è una rivelazione. Tra luci scenografiche, inserti materici e geometrie variabili, questa libreria gioca con le percezioni e trasforma il disordine in una forma d’arte.

L’azienda, fondata negli anni Sessanta nella storica Brianza, continua a evolversi grazie alla collaborazione con progettisti e interior designer. Il programma TRIPLO, già attivo dal 1990, ha aperto la strada a soluzioni modulari intelligenti, oggi reinterpretate in chiave estetica e tecnologica.
Qui il contenitore diventa contenuto: la libreria non si limita a ospitare volumi, ma li valorizza, li incornicia, li mette in scena con ironia e leggerezza. È l’espressione di un’estetica fluida e sofisticata, che non teme di mostrare il caos, anzi, lo celebra.
L25 di Lema, il sistema che arreda con eleganza
Con la sua silhouette raffinata e le infinite possibilità compositive, il sistema L25 di Lema incarna lo spirito del design modulare italiano. Una struttura freestanding con montanti in alluminio che si adatta ad ogni ambiente e a ogni necessità, mantenendo una sobria eleganza.

Il DNA di Lema unisce tradizione manifatturiera e innovazione industriale, qualità artigianale e visione internazionale. Le finiture curate, le linee pulite, la possibilità di personalizzazione rendono L25 perfetto sia per ambienti giorno che notte, in contesti residenziali o contract.
Questa libreria parla il linguaggio della discrezione, della leggerezza, del comfort visivo. È pensata per accogliere e non per imporsi, per favorire la convivialità e riflettere l’identità di chi la abita. Più che un oggetto, è un sistema, un linguaggio progettuale.
Elle Consolle di Mara, versatilità metallica
Chiudiamo con Elle Consolle, la proposta di Mara disegnata da Ferruccio Laviani, che dimostra come anche il metallo possa essere caldo, versatile e accogliente. Una struttura modulare e leggera, completamente riciclabile, che si presta a innumerevoli composizioni e funzioni.

Mara, azienda italiana attiva nel settore office, contract e domestico, porta al Salone una proposta che unisce estetica, sostenibilità e funzionalità. Il design è pulito ma intelligente, adattabile ma mai banale.
L’elemento a “L”, tratto distintivo del progetto, definisce la forma dei ripiani e ne permette una grande versatilità: a seconda dell’orientamento, si possono ottenere configurazioni chiuse – ideali come contenitori o divisori – oppure aperte, per creare spazi a vista.
Modificando disposizioni e altezze, e integrando nel tempo nuove attrezzature, il sistema si evolve in composizioni sempre diverse e altamente personalizzabili.
Elle non è solo una libreria: può diventare scrivania, consolle, spazio espositivo. È un elemento fluido, pensato per abitare spazi ibridi, dove le funzioni si sovrappongono e cambiano nel tempo. Una risposta concreta e intelligente alla contemporaneità.
La libreria è un elemento che racconta, accoglie, evolve. Le cinque proposte selezionate dal Salone del Mobile ci parlano di estetiche diverse, dal radicale al naturale, dal modulare al poetico. Ma tutte condividono una stessa ambizione: trasformare il contenimento in narrazione, lo scaffale in spazio dell’anima.
Che sia l’esuberanza di Memphis, la sobrietà giapponese di Nagano Interior, l’ironia luminosa di Turati T4, l’eleganza sistemica di Lema o la versatilità metallica di Mara, la libreria del futuro è un dispositivo emozionale. Una scenografia che accoglie le storie di chi la vive, e che ogni giorno può essere riscritta.