Quando cambia l’ora
Il cambio dell’ora è una convenzione internazionale adottata in modo stabile in Europa alla fine degli anni ‘90 del secolo scorso. In base a quanto previsto da questa convenzione, ogni anno le lancette vengono spostate in avanti di un’ora in primavera per poi essere riportate indietro in autunno. Per sei mesi, da aprile a ottobre è dunque in vigore l’ora legale, mentre per altri sei mesi, da novembre a marzo, abbiamo l’ora solare.
Quest’anno, il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà durante la notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre. Alle tre di notte, le lancette dell’orologio andranno spostate indietro di un’ora. In questo modo, durante l’inverno avremo un’ora di luce in più al mattino, mentre nel pomeriggio farà buio un’ora prima. L’ora solare rimarrà in vigore fino a marzo del prossimo anno: tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, tornerà l’ora legale, e le lancette andranno spostate in avanti.
Effetti sulla salute
La notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, come abbiamo visto, le lancette andranno spostate indietro di un’ora. Dormiremo dunque un’ora in più per una notte e, nei giorni successivi, farà buio prima. Secondo alcuni esperti, il cambio dell’ora ha conseguenze negative sull’equilibrio psico-fisico di diverse persone e può avere effetti negativi sulla salute. I disturbi più comuni includono insonnia, eccessiva stanchezza diurna, nervosismo e disturbi dell’umore.
Disturbi del sonno
In alcune persone, il cambio dell’ora causa disturbi del sonno. Nei giorni successivi si può dunque fare fatica ad addormentarsi, avere risvegli notturni, svegliarsi prima o dopo rispetto al suono della sveglia. Si tratta di un malessere paragonabile a quello che si affronta con il jet lag, quando si viaggia attraverso uno o più fusi orari.
La difficoltà ad adattarsi al fuso orario o al cambio dell’ora è legata ai ritmi circadiani che regolano i ritmi sonno-veglia. Il nostro corpo ha infatti un orologio biologico che può avere bisogno di tempo per adattarsi a nuovi orari. I disturbi del sonno legati al cambio dell’ora possono durare alcuni giorni o anche diverse settimane, a seconda del modo in cui il corpo reagisce. L’organismo ha infatti bisogno di tempi variabili da persona a persona per riallineare i propri ritmi biologici, sincronizzandoli con l’alternanza di luce e buio.
Stanchezza e sonnolenza
Se a causa del cambio dell’ora si fatica a dormire bene e a riposare, questo porta chiaramente a un’eccessiva stanchezza e sonnolenza diurna. I disturbi del sonno dati dal cambio dell’ora possono dunque portare a spossatezza, mancanza di energie, difficoltà a rimanere concentrati e attenti durante lo studio e al lavoro. Una volta ristabilito l’equilibrio, si tornerà a dormire bene e ad avere le giuste energie per far fronte agli impegni quotidiani.
Disturbi dell’umore
Il cambio dell’ora può avere anche effetti sull’umore e peggiorare stati d’ansia, nervosismo, irritabilità e depressione. I disturbi possono essere provocati o aggravati dal cambiamento di ritmi e abitudini e dalla carenza di sonno, ma anche dalla mancanza di luce.
Cosa fare
Per risolvere i disturbi legati al cambio dell’ora serve pazienza, poiché l’organismo ha bisogno di tempo per ritrovare il proprio equilibrio. Per alleviare i sintomi può essere molto utile trascorrere del tempo a contatto con la natura e al sole e ritagliarsi dei momenti per meditare o sperimentare altre tecniche di rilassamento, soprattutto prima di andare a dormire. Se i disturbi del sonno causano molto disagio è possibile ricorrere a integratori a base di melatonina o a tisane sedative a base di tiglio, passiflora, biancospino e melissa. In caso di ansia, agitazione e disturbi dell’umore, si può invece diffondere nell’ambiente l’olio essenziale di lavanda, che aiuta a distendere i nervi e a rilassarsi.
Perché si vuole abolire l'ora legale (e quando succederà)
L’ora legale è una convenzione internazionale che prevede il cambio dell’ora in primavera, quando le lancette dell’orologio vengono spostate un’ora in avanti. L’ora legale resta in vigore per sei mesi all’anno, fino in autunno, ed è stata adottata per godere di un’ora di luce in più durante i mesi estivi, così da poter risparmiare sul consumo di elettricità.
In Italia l'ora legale è stata introdotta durante la prima guerra mondiale per poi essere abolita e adottata nuovamente in modo stabile nel 1966. In Europa è stata invece introdotta trent’anni dopo, nel 1996, e resa obbligatoria a partire dal 2001. Da allora, tutti gli Stati membri spostano le lancette in avanti di un’ora a marzo e le riportano indietro nel mese di ottobre.
Nel 2018 la Commissione europea propose di interrompere i cambi dell’ora semestrali per via dei disagi psicofisici provocati dal cambio dell’ora per la popolazione non giustificabili da un risparmio energetico. Il passaggio all’ora legale non presenta infatti un vantaggio economico per tutti i Paesi che godono di molte ore di luce, per i quali il cambio dell’ora rappresenta solo un disagio. Inizialmente, si diffuse la notizia di un’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021, ma in realtà l’ora legale è ancora in vigore. Poiché nella discussione che ne se seguì non emerse una decisione comune a tutti i Paesi dell’Unione, si optò infatti per la libera scelta degli Stati membri. L’Italia ha deciso di mantenere l’attuale sistema del cambio dell’ora, dunque per il momento non è prevista l’abolizione dell’ora legale nel nostro Paese.