Dragoncello: proprietà, benefici e utilizzo in cucina
Dragoncello: proprietà, benefici e utilizzo in cucina
Il dragoncello è una pianta aromatica usata per dare sapore alle ricette ma anche come rimedio naturale stimolante e digestivo
Tatiana Maselli
Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere
Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.
Pubblicato: 29 Novembre 2021 12:37
Cos’è
Il dragoncello, o Artemisia dracunculus L., è un’erba perenne della famiglia delle Asteraceae, la stessa di camomilla, assenzio, arnica, achillea, echinacea e altre piante utilizzate in erboristeria e fitoterapia per i loro benefici.
La pianta di dragoncello è originaria dell’Asia centrale e della Russia e cresce spontanea anche in diverse zone d’Europa, dove è stata importata nel XVI secolo. Si tratta di un cespuglio con fusto molto ramificato, che può raggiungere i 90 centimetri di altezza e che cresce nei terreni posti al sole e ben drenati. Le foglie che si sviluppano alla base della pianta di dragoncello sono tilobate, cioè divise in tre lobi, mentre quelle che si trovano ad altezza superiore sono semplici e lanceolate. I fiori del dragoncello sono capolini di piccole dimensioni, bianchi o verdastri mentre il frutto è un achenio allungato, di circa due millimetri.
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Noto anche come estragone, il dragoncello è un’erba aromatica usata soprattutto per insaporire gli alimenti in cucina, ma anche come rimedio naturale per le sue proprietà, in particolare per favorire i processi digestivi. Del dragoncello si usano le foglie fresche o essiccate raccolte tra maggio e giugno e le sommità fiorite prelevate in piena estate, a luglio e ad agosto.
Proprietà
Le foglie e i fiori di dragoncello hanno soprattutto proprietà aromatiche, stimolanti, antibatteriche, digestive e antispasmodiche. Viene dunque adoperato in modo particolare in caso di digestione lenta e difficilee per combattere gli stati di affaticamento fisico e mentale.
Le proprietà del dragoncello sono date soprattutto dalla presenza di olio essenziale, ma la pianta contiene anche vitamine e minerali (manganese, ferro e rame) importanti per la salute perché coinvolti nei meccanismi di crescita e metabolismo, utilizzati dal corpo per combattere lo stress ossidativo e per mantenere la corretta funzionalità di cervello, cuore, apparato muscolare e nervi.
Benefici
Il dragoncello contiene nutrienti benefici che aiutano a mantenere l’organismo in salute. Quando il dragoncello è usato sotto forma di infuso, preparato con due grammi di foglie fresche per cento millilitri di acqua, la sua assunzione può aiutare a migliorare la digestione, regolare l’assorbimento di glucosio, combattere lo stress e favorire il sonno e il riposo. Tradizionalmente il dragoncello è utilizzato anche per combattere l’infiammazione e il dolore. Inoltre, grazie alle proprietà antibatteriche del dragoncello, in passato questa pianta era usata per conservare gli alimenti e prevenire la proliferazione di batteri che causano contaminazioni alimentari come quella causata da Escherichia coli. Data l’azione antibatterica del dragoncello, l’infuso di dragoncello tiepido può essere impiegato anche esternamente per detergere piccole ferite e abrasioni della pelle, aree del viso e del corpo colpite da acne e foruncoli e per frizioni del cuoio capelluto in caso di forfora e dermatite seborroica.
Utilizzo in cucina
Il dragoncello è un’erba aromatica dal gusto delicato ma particolare, che si abbina perfettamente con numerosi piatti a base carne e pesce ma anche con uova e verdure. Si tratta di un ingrediente usato per alcune ricette tradizionali, in particolare nella cucina francese, dove è utilizzato per preparare la sauce béarnaise, il poulet a l’estragon e il pollo intero in gelatina o chaud-froid. Sempre in Francia, il dragoncello rientra nella ricetta di una miscela di erbe tritate finemente che vengono usate per condire omelette e per preparare salse da usare con pesce e pollame. In generale, il dragoncello è particolarmente indicato per esaltare il sapore di uova strapazzate, ma anche di verdure in padella, insalate miste, minestre, zuppe e altre preparazioni. Le foglie di dragoncello sono largamente usate per conferire un gusto particolare anche a salse e mostarde, soffritti preparati con il burro o con l’olio e aceti aromatizzati.
Non è facile trovare in commercio foglie fresche di dragoncello ma si può acquistare una piccola pianta in un vivaio e coltivarla in vasi di dimensioni medio grandi o in giardino, in una zona soleggiata. In questo modo in primavera si potranno raccogliere le foglie e utilizzarle in cucina o per preparare infusi. Le foglie fresche di dragoncello si conservano in frigorifero avvolte in un foglio di carta umida per al massimo quattro giorni e vanno scartate quando assumono una colorazione scura, segno di processi di degradazione. Per conservarle più a lungo si può ricorrere al sottovuoto o sistemarle in vasi di vetro da sigillare e sterilizzare. Non è consigliabile invece congelare le foglie perché a causa del freddo perderebbero gran parte del loro sapore. Anche il processo di essiccazione comporta purtroppo la perdita di aroma, motivo per cui le foglie di dragoncello vengono adoperate quasi esclusivamente fresche. Se ben conservate in barattoli a chiusura ermetica e al riparo da fonti di luce, le foglie essiccate di dragoncello riescono a mantenere il loro sapore per al massimo quattro mesi. Un modo per “catturare” il sapore del dragoncello è quello di preparare aceti aromatizzati con circa 50 grammi di foglie da lasciar macerare in un litro di aceto di mele per un mese, per poi filtrare.