Il benessere di tutti noi passa in primo luogo dall’alimentazione, ovvero dai cibi che assumiamo ogni giorno. Il mix tra un regime alimentare sano e un’attività sportiva costante, fa sì che si possa prevenire lo sviluppo di diverse patologie, alcune anche gravi. E questo trova conferma nei numerosi studi a riguardo.
Contestualmente, spopolano diverse diete (alcune di queste note perché seguite da influencer e volti dello spettacolo) che nel corso degli anni sono andate ad affiancarsi alla dieta mediterranea. Tra queste spicca la dieta mima digiuno che si basa sulla riduzione drastica dell’apporto calorico giornaliero e su una limitata assunzione di carboidrati e proteine.
Indice
Come nasce
La dieta mima digiuno è stata ideata dal professor Valter Longo, ricercatore e direttore del dipartimento di gerontologia dell’Università della California. Questo protocollo alimentare si basa su alcuni studi, effettuati però principalmente sui topi, e che porterebbe benefici in termini di miglioramento dello stato di salute e aumento dell’aspettativa di vita di chi lo segue.
Come funziona quindi la dieta mima digiuno e quali sono le possibili controindicazioni? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Laura Giori, Biologa Nutrizionista.
Che cos’è
«La Dieta Mima Digiuno è un protocollo alimentare ipocalorico interamente vegetale intrapreso periodicamente (da ogni 30 giorni a ogni 4 mesi, in base al soggetto). È previsto l’acquisto di un kit che dura 5 giorni e prevede un apporto calorico di circa 1.000 kcal il primo giorno, e fino a circa 800 kcal dal secondo al quinto giorno. Questo programma dietetico, attraverso un regime di restrizione calorica, presenta lo stesso effetto del digiuno solo ad acqua. Lo scopo è condurre il nostro corpo in uno stadio di rigenerazione e ringiovanimento cellulare dell’organismo» spiega la dottoressa Giori.
La dieta ipocalorica in generale apporta un quantitativo calorico inferiore rispetto al fabbisogno giornaliero energetico. Ce ne sono diverse tra cui la dieta chetogenica, la dieta mediterranea, il digiuno intermittente. Si tratta di modelli di dieta differenti che vanno però valutati attentamente tenendo conto delle condizioni di salute del soggetto e dell’obiettivo che si vuole raggiungere.
Come funziona
«L’obiettivo della Dieta Mima Digiuno è quello di mandare l’organismo in carenza di glucosio e proteine. Attraverso la simulazione del digiuno, l’organismo entra in uno stato di chetosi: senza sufficiente glucosio – carburante impiegato in condizioni normali -, infatti, il corpo è costretto a generare risorse energetiche alternative, ovvero i corpi chetonici prodotti a partire dalle nostre riserve di grasso. A questo, si somma anche un deficit proteico. In questo modo il corpo utilizza le poche risorse proteiche disponibili in maniera più efficiente, tutelando i tessuti nuovi e in buona salute e lasciando morire le cellule vecchie. Questa alterazione del normale metabolismo energetico favorisce la perdita di peso sotto forma di grasso corporeo mantenendo intatta la massa magra (muscolo)» specifica l’esperta.
Quali sono i benefici
«I potenziali benefici della dieta mima digiuno, osservati sui topi ed in corso di verifiche sull’uomo, sono:
- riduzione del 50% per il rischio di tumori;
- posticipazione dell’età potenzialmente a rischio di malattia;
- aumento percentuale dei tumori benigni rispetto a quelli maligni.
Dunque, questo programma dietetico porterebbe l’organismo a proteggere tutte le cellule, a ringiovanirle ed a sostituirle, quando necessario, con cellule giovani. Aiuterebbe anche a controllare alcuni fattori di rischio correlati all’insorgenza di infiammazione, invecchiamento, patologie metaboliche, patologie cardiovascolari e tumori» continua la dottoressa Giori.
Possiamo quindi dire che la dieta mima digiuno apporterebbe benefici che non si discostano eccessivamente da quelli delle altre diete ipocaloriche. La perdita di peso finalizzata a un ritorno al peso-forma infatti, contribuisce in generale al mantenimento di uno stato di salute sano. Concretamente, questo si traduce in minori possibilità di andare incontro al manifestarsi di patologie (come il diabete o quelle cardiovascolari), ma rappresenta anche un fattore di prevenzione nello sviluppo di diversi tumori.
Controindicazioni
«Premettiamo subito che il protocollo della dieta mima digiuno è stato concepito per essere eseguito sotto stretto controllo medico. Di conseguenza, si sconsiglia di eseguirlo in forma autonoma, soprattutto se in stato di salute non perfetto. Per chi volesse intraprendere questa dieta, consiglio in primo luogo di sentire il parere del proprio medico di base, che potrà esaminare la storia clinica e valutare la possibilità di seguire o meno questo protocollo dietetico. La Dieta Mima Digiuno è pensata infatti per soggetti adulti sani, di età compresa tra i 20 e i 70 anni. È un protocollo non indicato ad esempio per pazienti con diabete insulino-dipendente, malattie cardiovascolari, cancro, malattie renali, malattie del fegato, anoressia, con peso molto basso. E neppure in caso di attività sportiva intensa. È inoltre sconsigliabile protrarre la dieta mima digiuno oltre il periodo indicato o a intervalli troppo ravvicinati» conclude l’esperta.
In generale quindi, la dieta mima digiuno, rappresenta un’alternativa ad altri regimi dietetici, da valutare però insieme ad uno specialista. Prima di intraprendere una dieta è importante infatti considerare, insieme al medico e/o ad uno specialista della nutrizione, il proprio stato di salute e lo stile di vita. In questo senso, più che di una dieta generalizzata è bene parlare di dieta personalizzata, ovvero studiata appositamente per un soggetto.