Dieta Crash: cos’è e perché non è consigliata per la salute

La dieta Crash è un regime alimentare molto restrittivo per perdere peso molto velocemente. Ma gli studi mettono in guardia sugli effetti sulla salute

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Pubblicato: 14 Settembre 2023 18:10

La dieta Crash si chiama così per dare subito l’idea che si tratta di un approccio “di rottura o di impatto”, riferendosi quindi a una dieta estremamente restrittiva e a breve termine che promette una perdita di peso rapida.

In realtà sono chiamate così tutte le diete con introiti calorici molto bassi e che prevedono l’uso di sostituti del pasto al posto del cibo.

Inoltre, se da una parte possono essere impiegate come terapia medica, dall’altra possono comportare una riduzione, anche se temporanea, della funzionalità cardiaca. Gli effetti negativi di queste diete sulla capacità cardiocircolatoria sono stati, infatti, rilevati dalla European Society of Cardiology.

Resta comunque un tipo di dieta spesso seguita da chi desidera perdere peso in modo molto veloce, magari prima di un evento importante o dopo le feste o di ritorno dalle vacanze in cui si è mangiato di più. Tuttavia, la dieta crash è considerata poco salutare e non è raccomandata dai nutrizionisti, soprattutto a lungo termine.

Comportano una notevole riduzione delle calorie, l’eliminazione di interi gruppi alimentari o il consumo esclusivo di cibi a basso contenuto calorico. Per questo vanno seguite per un periodo di tempo limitato, come una settimana o anche meno.

Parliamo allora di dieta Crash con il Dott. Biagio Flavietti, nutrizionista e farmacista.

Dieta Crash: cos’è e come funziona

Si tratta di una dieta strettamente ipocalorica che vuole facilitare un rapido e repentino dimagrimento grazie all’assunzione di barrette, bevande o altri pasti sostitutivi ideati per tenere a bada la fame, dare un senso di sazietà e fornire i nutrienti essenziali ma riducendo drasticamente le calorie.

“È una dieta poco bilanciata” ci dice il nostro esperto “basata soprattutto su barrette proteiche con un apporto calorico che non supera le 800 calorie. Chi la segue deve essere monitorato dal medico, come nei casi gravi di obesità, per abbattere una decina di kg in modo rapido. Il punto è che questo rilascio massivo di grassi dalle scorte dell’organismo nel sangue, secondo gli studi, può causare un accumulo temporaneo a livello del muscolo cardiaco, riducendo i benefici della dieta, poiché si va a inficiare l’attività del cuore. Si è visto però che questi livelli di grasso nel sangue sono momentanei, durano circa 7-8 settimane, dopo di che si riassestano nelle scorte organiche.

Occorre però verificare se in queste settimane si sono verificati dei danni strutturali o irreversibili per cuore e arterie. Per persone non obese però è un regime alimentare altamente sconsigliato, perché è vero che si perde peso, poiché si è in uno stato di deficit calorico monto alto, però si determina anche uno stallo metabolico. Abituando l’organismo a consumare così poche calorie al giorno, non si stimola il metabolismo ma lo si rallenta, poiché il corpo quando si trova in uno stato di carenza riduce tutte le attività non indispensabili e quindi si verificherà un blocco metabolico.”

Potenziali benefici

Le diete crash sono spesso sconsigliate per i potenziali rischi per la salute, tuttavia alcune persone possono sperimentare alcuni benefici temporanei, di breve durata, che non compensano i potenziali danni e gli effetti negativi sulla salute a lungo termine.

Tra questi potenziali benefici c’è sicuramente la rapida perdita di peso per la significativa riduzione delle calorie ingerite. Questo può essere gratificante per chi vuole dimagrire velocemente per un evento o una situazione specifica. Comporta anche un certo livello di motivazione, perché si vedono subito i risultati sulla bilancia, aumentando anche la determinazione a continuare la dieta.

Inoltre, il cambiamento temporaneo nelle abitudini alimentari, con l’eliminazione di cibi ad alto contenuto calorico potrebbe aiutare alcune persone a riflettere su ciò che mangiano e fare, terminata la dieta, scelte alimentari più consapevoli.

Una rapida perdita di peso comporta però anche perdita di massa muscolare, carenze alimentari e di nutrienti essenziali e una serie di problemi fisici e mentali, tra cui affaticamento, irritabilità e disturbi alimentari.

Inoltre, la maggior parte delle persone che segue una dieta crash, alla fine recupera il peso perso una volta che riprende un’alimentazione normale, il che può portare a quell’effetto yo-yo particolarmente frustrante.

Cosa dice la scienza

Le diete crash, che impiegano sostitutivi dei pasti, sono diventate sempre più di moda negli ultimi anni secondo i ricercatori dell’Università di Oxford. Il loro basso contenuto in calorie possono essere efficaci in certe circostanze, come nelle persone obese o in sovrappeso, per perdere kg, ridurre la pressione sanguigna e migliorare il diabete. Ma ci sono effetti sul cuore.

Questo studio ha utilizzato la risonanza magnetica per studiare l’impatto di una dieta a bassissimo contenuto calorico sulla funzione cardiaca e sulla distribuzione del grasso nell’addome, nel fegato e nel muscolo cardiaco.

Lo studio ha ingaggiato 21 volontari obesi, con un’età media di 52 anni, che hanno consumato una dieta a bassissimo contenuto calorico (da 600 a 800 kcal al giorno) per otto settimane. La risonanza magnetica è stata eseguita all’inizio e alla fine dello studio.

Dopo una settimana, il grasso corporeo totale, quello viscerale e il grasso epatico erano tutti diminuiti significativamente, rispettivamente del 6%, 11% e 42%. Si sono rilevati anche importanti miglioramenti nella resistenza all’insulina, nel livello di colesterolo totale a digiuno, nei trigliceridi, nel glucosio e nella pressione sanguigna.

Tuttavia, dopo una settimana, il contenuto di grasso intorno al cuore era aumentato del 44%. Un dato significativo che è stato associato a un deterioramento della funzione cardiaca, inclusa la capacità del cuore di pompare il sangue.

Entro le otto settimane, però il contenuto e la funzionalità del grasso cardiaco iniziarono a migliorare.

I ricercatori hanno quindi rilevato che i vantaggi metabolici di una dieta a bassissimo contenuto calorico, come la riduzione del grasso nel fegato e l’inversione del diabete, avrebbero dovuto migliorare anche la funzione cardiaca. Invece, è peggiorata per poi migliorare.

L’improvviso calo delle calorie fa sì che il grasso rilasciato da diverse parti del corpo nel sangue sia assorbito dal muscolo cardiaco che “sommerso” dal grasso peggiora la sua funzione.

Sono necessarie ulteriori ricerche per capire l’impatto di questa riduzione, anche se temporanea, della funzione cardiaca. Nelle persone con problemi cardiaci, infatti, potrebbe peggiorare la loro condizione, ad esempio aggravando i sintomi di insufficienza cardiaca come dispnea o mancanza di respiro o aumentando il rischio di aritmie.

Insomma, le diete poco bilanciate e molto restrittive possono avere ripercussioni sul cuore e necessitano di un attento monitoraggio medico, soprattutto in chi soffre di disturbi dell’apparato cardiocircolatorio. Pertanto, no al fai da te e consultare sempre un dietologo o un nutrizionista prima di avventurarsi in una dieta simile.

È utile anche ribadire che si tratta di un regime alimentare “testato” su un campione di popolazione obesa o in forte sovrappeso. In questi casi, infatti, spesso sono prescritte diete molto drastiche per un breve periodo di tempo per poi proseguire con un regime alimentare bilanciato.

Controindicazioni

Se di vantaggi ce ne sono davvero pochi, molto di più sono gli svantaggi come ci dice il Dott. Flavietti: “essendo una dieta molto sbilanciata verso i cibi proteici, la ripartizione dei nutrienti non è corretta. Per avere un introito calorico così basso, infatti, si deve necessariamente privilegiare la proteine. Inoltre, si assumono prodotti confezionati e industriali come le barrette, zuppe o “bibitoni” già preparati che fanno ingerire anche tutta una serie di sostanze artificiali che, a lungo andare, possono avere delle conseguenze sulla salute digestiva e di assorbimento dei nutrienti a livello intestinale, poiché si tratta di composti non proprio benefici. Ad esempio, gli edulcoranti, per conferire un sapore dolce possono causare diarrea, flatulenza o gonfiore. Un’eccessiva assunzione di edulcoranti può causare questi disturbi e importanti squilibri alla flora intestinale anche perché non si assumono fibre a sufficienza per il corretto funzionamento intestinale.”

Inoltre, questi non sono regimi sostenibili a lungo termine. Il peso perso è poi riacquistato in poco tempo, quando si abbandonano queste diete estreme. Ciò spiega perché la popolarità di questi approcci drastici raggiunge il picco e diminuisce rapidamente.

Linee guida per una sana perdita di peso

Per dimagrire in modo sano e senza rischi per la salute occorre pazienza e associare un po’ di attività fisica. Questi sono i due pilastri della dieta. È anche importante seguire un approccio equilibrato che promuova la perdita di peso in modo duraturo e che tenga conto dello stato di salute generale. Ecco alcuni consigli:

  • Consulta un dietologo o un nutrizionista per valutare la tua situazione personale, le esigenze nutrizionali e qualsiasi problema di salute specifico che potresti avere.
  • Imposta obiettivi realistici ed evita traguardi troppo ambiziosi o irrealistici. La perdita di peso 1 kg a settimana è considerata sana e sostenibile.
  • Segui una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre, cereali integrali e grassi sani. Riduci il consumo di alimenti ad alto contenuto calorico, zuccherati e processati.
  • Conta le calorie senza ossessione. L’equilibrio tra le fonti alimentari e le quantità di cibo sono più importante del semplice conteggio calorico.
  • Porzioni controllate per evitare gli eccessi. Mangiare lentamente e con consapevolezza può aiutarti a riconoscere quando sei sazio.
  • Fai esercizio fisico regolarmente, poiché l’attività fisica è fondamentale per bruciare calorie e migliorare la salute.
  • Bevi molta acqua che è essenziale per l’organismo e può aiutarti a gestire la fame soprattutto bevendo prima dei pasti.
  • Cerca di mantenere le tue abitudini alimentari e di esercizio fisico in modo costante.
  • Non saltare i pasti per evitare uno sbilancio metabolico e a una maggiore tendenza a consumare spuntini poco salutari. È importante mangiare regolarmente pasti bilanciati durante il giorno.
  • Gestisci lo stress che può farti mangiare più del solito o del necessario.
  • Sii paziente, perché la perdita di peso richiede tempo e impegno, senza scoraggiarsi se i risultati non sono immediati. Inoltre, la volontà a perdere peso è bene che sia sempre accompagnato da un focus sulla salute generale e non solo sulla linea ideale.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta