Chinesiologia: cos’è e cosa cura

La chinesiologia, diversa dalla kinesiologia applicata, è un’educazione al movimento utile a prevenire disturbi e a raggiungere obiettivi fisici

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 27 Aprile 2021 11:27

Cos’è

La chinesiologia consiste nell’educazione o rieducazione al movimento volta al raggiungimento di un obiettivo fisico, all’eliminazione del dolore, al recupero della funzionalità di una o più aree del corpo o alla correzione della postura.

Letteralmente, il termine chinesiologia significa “studio del movimento umano” e prevede una serie di esercizi personalizzati da svolgere dopo aver effettuato una serie di test per valutare la propria condizione fisica. La figura professionale di riferimento è il chinesiologo, laureato in Scienze motorie o diplomato presso gli Istituti superiori di educazione fisica (ISEF) ed esperto del movimento.

Cosa cura

La chiniesologia può aiutare diverse categorie di persone tra cui sportivi, bambini, anziani, donne in gravidanza. Il chinesiologo è infatti un esperto del movimento in grado di seguire qualsiasi persona nel raggiungimento di un obiettivo fisico, sportivo, rieducativo o preventivo. Al chinesiologo ci si può rivolgere, ad esempio, per combattere mal di schiena, cervicalgia e altri dolori, correggere la postura, oppure per la riabilitazione dopo un infortunio. Il chinesiologo può anche formulare piani di allenamento per la preparazione atletica degli sportivi o programmi di ginnastica posturale o finalizzata a un risultato estetico.

Per riassumere, la chinesiologia può essere utile in caso di:

  • dolori alla schiena;
  • cervicalgia;
  • contratture;
  • strappi muscolari;
  • difetti di postura;
  • riabilitazione motoria post infortunio;
  • riabilitazione in seguito a interventi o fratture;
  • sovrappeso e obesità;
  • educazione al movimento.

Il lavoro del chinesiologo è quello di analizzare le condizioni e le esigenze del paziente attraverso appositi test e insegnare i movimenti e gli esercizi idonei a raggiungere l’obiettivo prefissato, monitorando i risultati. Lo scopo della chinesiologia è quello di educare al movimento, quindi chi si rivolge al chinesiologo imparerà nel tempo a essere autonomo nello svolgimento degli esercizi.

Differenza tra chinesiologia e chinesiologia applicata

La chinesiologia e la chinesiologia applicata o kinesiologia sono discipline spesso confuse tra loro ma molto differenti. Come abbiamo visto, la chinesiologia si occupa di educazione e rieducazione al movimento, attraverso il lavoro di professionisti laureati in Scienze motorie o in possesso di diploma ISEF. La chinesiologia applicata, nota anche come kinesiologia, è invece una terapia che appartiene alle medicine alternative, praticata da operatori olistici non necessariamente in possesso di una laurea. La kinesiologia applicata può infatti essere effettuata da medici, fisioterapisti o nutrizionisti ma anche da chiropratici e da naturopati o operatori del benessere.

Si tratta di una disciplina ideata all’inizio degli anni sessanta del secolo scorso da George Goodheart, chiropratico americano. Nell’elaborare le sue teorie, Goodheart prese spunto dalla teoria dei meridiani della medicina tradizionale cinese e dai test muscolari sviluppati qualche decennio prima per sportivi e atleti. Secondo la kinesiologia applicata, l’essere umano deve essere considerato nel suo insieme, con una visione olistica, dunque valutando non solo le reazioni biochimiche e fisiologiche che avvengono a livello di organi e tessuti, ma anche le risposte psicologiche ed emotive. Pensando all’essere umano come un complesso corpo-mente, ogni disturbo, dolore o sintomo, dovrebbe essere visto come uno squilibrio tra il piano fisico e quello emotivo. La kinesiologia applicata dunque si concentra sull’apparato muscolare per valutare e correggere squilibri energetici dell’organismo, considerandolo nel suo insieme. Secondo la kinesiologia applicata, infatti, dietro un dolore o una disfunzione a carico dell’apparato muscolo scheletrico si nasconde uno squilibrio fisico ed emotivo che si riflette sulla muscolatura, indebolendola.

La kinesiologia applicata si basa sostanzialmente sul concetto che, poiché l’apparato muscolare è controllato dal sistema nervoso centrale, la perdita di forza muscolare o il dolore a livello di uno più muscoli, sono segnali di un disturbo a livello del sistema nervoso centrale che potrebbe portare nel tempo a una malattia. Questo perché, se il sistema nervoso centrale non funziona in modo corretto, non è solo il muscolo a risentirne ma anche gli organi, e questo potrebbe portare a disturbi di varia natura e a patologie. La kiniosologia applicata pertanto non si limita a trattare la debolezza o il dolore muscolare, ma viene utilizzata ad esempio anche in caso di disturbi dell’umore, ansia, agitazione, problemi legati alla concentrazione e alla memoria, allergie, intolleranze e disturbi dell’apparato gastrointestinale. Per fare questo, la kinesiologia prevede opportuni test kinesiologici, cioè prove effettuate dall’operatore allo scopo di individuare i muscoli deboli e di determinare così lo squilibrio energetico alla base e gli organi coinvolti. Il kinesiologo si occupa poi di riequilibrare le energie risolvendo il disturbo, attraverso opportuni trattamenti che stimolano processi di autoguarigione da parte dell’organismo. La kinesiologia applicata non ha controindicazioni e può essere praticata su chiunque, inclusi bambini e persone anziane.