Carbone vegetale: a cosa serve, benefici e controindicazioni

Il carbone vegetale è un rimedio utile in caso di eccesso di gas e gonfiore addominale, usato anche per purificare la pelle e sbiancare i denti

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 12 Giugno 2021 11:00

Cos’è e a cosa serve

Il carbone vegetale è una polvere fine di colore nero ottenuta dalla combustione ad alta temperatura di legna e di altri composti vegetali tra cui le noci di cocco. Conosciuto anche come carbone attivo, si tratta di un prodotto naturale caratterizzato da un’elevata porosità, data dalle notevoli temperature di lavorazione, che ne modificano la sua struttura interna riducendo le dimensioni dei suoi pori e aumentando la sua superficie.

Grazie alla sua consistenza porosa e alle cariche elettriche negative che lo caratterizzano, il carbone attivo agisce legando e intrappolando tossine e sostanze chimiche di varia natura nell’intestino, impedendone l’assorbimento. Il carbone attivo non viene digerito e assimilato, dunque viene espulso dal corpo insieme alle molecole ad esso legate. Proprio per questo motivo, il carbone vegetale ha trovato da sempre impiego come antidoto universale contro gli avvelenamenti e come rimedio naturale contro pancia gonfia, meteorismo e flatulenza.

Ancora oggi è possibile trovare integratori a base di carbone attivo per combattere il gonfiore addominale dato dall’eccesso di gas o da assumere nei trattamenti detox o per contrastare gli effetti collaterali del consumo di alcool. Molto diffuso è anche l’uso cosmetico del carbone vegetale: questo ingrediente viene infatti aggiunto nelle maschere viso purificanti, nei dentifrici sbiancanti e in altri prodotti di bellezza.

Benefici

Gonfiore addominale

Il carbone attivo è tradizionalmente usato per ridurre il gonfiore addominale. In questo caso si assume sotto forma di integratore alimentare, generalmente in compresse o capsule che contengano almeno un grammo di carbone vegetale. Durante il suo transito nello stomaco e nell’intestino, il carbone sarebbe in grado di assorbire l’eccesso di gas, migliorando tensione addominale, meteorismo e flatulenza.

Colesterolo alto

Il carbone attivo può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo. Il rimedio funzionerebbe legando il colesterolo all’interno dell’intestino, impedendone l’assorbimento. Per diminuire il colesterolo LDL o “colesterolo cattivo” il dosaggio è di 4-30 grammi di carbone vegetale al giorno, suddivisi in due o tre somministrazioni durante i pasti.

Rimozione delle tossine

Grazie alle sue proprietà assorbenti, il carbone vegetale può ridurre i prodotti di scarto filtrati dai reni ed essere dunque utile per promuovere la funzione renale. Normalmente, quando i reni sono sani, la loro capacità di filtrazione del sangue non ha bisogno di essere supportata. nelle persone che soffrono di malattie a carico di questi organi – come ad esempio nell’insufficienza renale cronica – la capacità di ripulire il sangue da parte dei reni risulta compromessa e alcune sostanze potenzialmente dannose possono accumularsi nel corpo. In questi casi, per ridurre i livelli di urea e altri prodotti di scarto, si può valutare di ricorrere alle proprietà detox del carbone vegetale.

Abuso di alcool

Il carbone vegetale viene consigliato come rimedio naturale quando esagera con il consumo di alcool, per alleviare i sintomi di una sbornia. In realtà, poiché l’azione sarebbe sempre dovuta alla capacità assorbente del carbone attivo, per funzionare contro l’alcool dovrebbe essere assunto in contemporanea con le bevande alcoliche per ridurre l’assorbimento di etanolo a livello gastrico e intestinale. Non ci sono prove sull’efficacia di questo rimedio quando è assunto diverse ore dopo la somministrazione di alcool, per ridurre i postumi di una sbornia o per limitare i numerosi danni sull’organismo provocati dal consumo di bevande alcoliche.

Avvelenamento

La polvere di carbone vegetale è utilizzata da oltre 150 anni per prevenire e trattare l’avvelenamento da farmaci in caso di sovradosaggio. L’assunzione di carbone attivo sembra infatti essere efficace per ridurre l’assorbimento di alcuni principi attivi presenti nei medicinali. Il rimedio funzionerebbe solo su alcune molecole e solo se somministrato poco dopo aver assunto il medicinale (da cinque minuti a tre ore), ripetendo poi il trattamento a intervalli regolari per diverse ore. In caso di avvelenamento è comunque il medico a dover stabilire come intervenire: il fai da te è assolutamente sconsigliato.

Bellezza

Il carbone vegetale è utilizzato in numerosi prodotti cosmetici tra cui dentifrici sbiancanti e maschere per il viso. Per quanto riguarda l’igiene orale, sembra che il carbone abbia proprietà abrasive e sia in grado di eliminare la placca e le macchie dallo smalto. Lo può utilizzare anche polvere, da spazzolare sui denti, ma in questo caso potrebbe avere un’azione troppo drastica sullo smalto o irritare le gengive. Nelle maschere viso il carbone vegetale è indicato per pulire i pori della pelle, ridurre il sebo in eccesso ed eliminare i punti neri.

Purificare l’acqua

Il carbone attivo trova impiego anche come sostanza naturale in grado di purificare l’acqua. A questo scopo è utilizzato nei filtri per l’acqua potabile, per assorbire tracce di metalli pesanti, cloro e fluoro e migliorare la qualità e il sapore dell’acqua.

Controindicazioni

Il carbone vegetale attivo non ha particolari controindicazioni ma non dovrebbe essere assunto contemporaneamente a terapie farmacologiche orali e integratori alimentari, poiché può interferire con l’assorbimento dei principi attivi riducendone la biodisponibilità. L’uso di carbone vegetale è poi sconsigliato in caso di stipsi, costipazione, blocchi intestinali.