Alopecia: sintomi, cause e cure

La perdita parziale o totale di capelli e peli, anche definita alopecia, è una patologia molto comune. Ecco quali sono i sintomi e i rimedi possibili

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Avere capelli folti e sempre in ordine è il sogno di uomini e donne: chi non vorrebbe infatti sfoggiare una chioma sana 365 giorni l’anno? Tuttavia, il benessere del cuoio cappelluto, può essere messo a dura prova dallo stress, dall’azione degli agenti atmosferici, come anche dall’utilizzo di detergenti aggressivi o di strumenti di styling non perfettamente puliti.

Basta davvero poco per ritrovarsi con capelli secchi, sfibrati, pruriginosi e con forfora, ma un trattamento adeguato può proteggerli, prevenendone la caduta. D’altronde, quest’ultima – come anche forfora e capelli rovinati – a volte rappresenta un problema estetico quanto psicologico. Può presentarsi a seguito di situazioni di stress, o anche con l’inizio della menopausa o durante una gravidanza.

Il ciclo di un capello prevede la sua nascita, seguita da un periodo di crescita fino ad arrivare alla sua caduta. In genere, quest’ultima si manifesta in modo progressivo e con l’avanzare dell’età, senza contare che è del tutto fisiologico perderne diversi quotidianamente.

In base anche alla quantità di capelli, si stima infatti che se ne cadano in media tra i 50 e i 100 al giorno, a fronte dei circa 100.000/200.000 presenti sul cuoio capelluto. I capelli caduti verranno presto sostituiti da quelli in fase di crescita. Anche le stagioni più miti, ovvero la primavera e l’estate, possono favorire questa condizione, anche in questo caso fisiologica.

Ci sono tuttavia casi in cui il cuoio capelluto può essere interessato da alopecia, una patologia comune in molti individui che provoca la graduale caduta dei capelli, fino ad arrivare (a volte) alla calvizie. Vediamo quindi che cos’è l’alopecia, da cosa è causata, quali sono i sintomi e i trattamenti adeguati.

Che cos’è l’alopecia

L’alopecia consiste in una diminuzione dei capelli dal punto di vista quantitativo e qualitativo (appaiono meno spessi) o anche nella caduta degli stessi. Ci sono diversi tipi di alopecia dove cause e sintomi possono differire tra loro. Nello specifico possiamo distinguere l’alopecia in:

  • cicatriziale. In questo caso i follicoli piliferi risultano danneggiati in modo irreversibile;
  • non cicatriziale. Qui i follicoli piliferi non sono danneggiati in modo irreparabile, ma si assiste a una riduzione/rallentamento della crescita dei capelli.

Forme di alopecia

Tra le alopecie più diffuse ci sono:

  • l’alopecia areata. Può verificarsi a qualsiasi età, anche se è più frequente durante l’infanzia o l’adolescenza;
  • l’alopecia totale, (una forma di alopecia areata) in cui si assiste alla caduta dei capelli di tutta la testa;
  • l’alopecia universale (la forma più grave di alopecia areata), una condizione rara;
  • l’alopecia androgenetica. Spesso definita “calvizie comune”, rappresenta la più comune malattia dei capelli. È più frequente negli uomini e può presentarsi già intorno ai 20 anni, progredire fino ai 40/50, per poi rallentare il suo decorso o fermarsi. Nelle donne invece, può manifestarsi anche intorno ai 17-20 anni e procedere lentamente fino ad arrivare ai 45-50 anni.

Cause dell’alopecia

Considerate anche le diverse forme di alopecia, è bene tenere presente che questa patologia può essere dovuta a diversi fattori tra cui quelli:

  • genetici;
  • nutrizionali. Il nostro organismo necessita di nutrienti indispensabili per il corretto funzionamento di ogni singola parte del corpo. Tuttavia questi nutrienti, spesso assunti attraverso l’alimentazione, possono essere carenti e avere un impatto negativo anche sui capelli, come nel caso della mancanza di vitamina D o del ferro;
  • psicologici. Ad esempio stress e ansia, successivi a interventi chirurgici, gravidanza;
  • ormonali (disfunzioni tiroidee);
  • l’impiego di alcuni farmaci, compresi quelli utilizzati per trattamenti come la chemioterapia.

A queste, si possono poi aggiungere anche altre cause, seppure meno frequenti, come la presenza di malattie autoimmuni o anomalie del cuoio capelluto.

Per quanto riguarda l’alopecia areata, non sono ancora del tutto noti i fattori che ne provocano lo sviluppo; tuttavia a concorrere in modo importante è l’azione autoimmune dell’organismo, il quale attacca i propri follicoli piliferi, causando la caduta dei capelli dal cuoio capelluto e da altre zone del corpo. Coloro che hanno familiari con l’alopecia areata presentano maggiori possibilità di svilupparla. In alcuni casi, i capelli ricrescono in modo autonomo, in altri invece, questa patologia può portare alla calvizie totale.

L’alopecia androgenetica invece, è causata da una predisposizione genetica e da una sensibilità dei capelli agli ormoni maschili, tra cui il testosterone. Si tratta di una condizione cronica. Le donne possono andare incontro a questa condizione con l’arrivo della menopausa.

Sintomi dell’alopecia

Come rendersi conto della presenza di alopecia? Un valido aiuto consiste nell’osservazione attenta dei sintomi che possiamo fare in modo autonomo in un primissimo momento e a cui deve affiancarsi la valutazione di uno specialista per una diagnosi esatta. Il campanello d’allarme più rilevante è costituito dalla perdita dei capelli, che può verificarsi tanto sul capo quanto su altre zone del corpo (braccia, gambe, sopracciglia, barba). Ulteriori sintomi che possono verificarsi sono: bruciore, prurito, formicolio, desquamazione.

Alopecia areata

Si formano delle chiazze di forma rotondeggiante senza capelli sul capo, ma questo può verificarsi anche nella zona in cui cresce la barba. Altri sintomi associati sono: il prurito e l’arrossamento. L’alopecia totale invece, è caratterizzata da una perdita dei capelli su tutto il cuoio capelluto, che appare quindi calvo. Nell’alopecia universale, il soggetto perde non solo tutti i capelli, ma anche tutti i peli del corpo.

Alopecia androgenetica

Non si manifesta con una perdita importante di capelli, ma solo di pochi al giorno. Un segnale significativo è invece il loro graduale assottigliamento e indebolimento: tendono infatti a spezzarsi più facilmente, sono più difficili da spazzolare e hanno un colorito meno brillante. La perdita di capelli, a volte, è accompagnata anche da desquamazione e da seborrea. Le zone più colpite sono:

  • nelle donne, la zona centrale del capo dove si assiste a uno sfoltimento;
  • negli uomini invece, sono interessate le anse frontali e la zona apicale del capo in una prima fase, ma poi la condizione si espande anche nell’area centrale.

Diagnosi dell’alopecia

Per una diagnosi accurata è importante valutare la storia del paziente, la sintomatologia, la distribuzione della perdita dei capelli, la presenza di cicatrici o di lesioni della cute. Nel caso dell’alopecia androgenetica, è determinante l’analisi della perdita dei capelli, che per gli uomini tende ad iniziare alle tempie o alla corona (cioè il vertice) per poi trasformarsi in un diradamento (diffuso o completo). Per le donne invece, la caduta dei capelli riguarda per lo più la parte frontale e coronale.

Poiché sono diverse le cause dietro allo sviluppo di una forma di alopecia piuttosto che di un’altra, è importante riconoscere i motivi scatenanti prima di procedere con qualsiasi tipo di trattamento. Lo specialista esaminerà non solo la cute, ma anche altre parti del corpo per valutare se la caduta è circoscritta ad un’area, se si estende ad altre o a tutto il corpo. In alcuni casi, potrebbe richiedere di eseguire un esame del sangue per cercare la presenza di altre possibili patologie a carico del sistema immunitario. Nelle donne, può essere utile per rilevare i dosaggi ormonali.

Un esame molto utilizzato per valutare in modo preciso il ciclo di vita dei capelli è il tricogramma. Si prelevano dei capelli da diverse zone del capo e si osservano al microscopio. Anche il pull-test, ovvero la conta dei capelli caduti in un lasso di tempo ben preciso, è di aiuto per comprendere meglio con quale intensità i capelli cadono. Grazie all’incrocio dei dati tra questi due test si può monitorare bene la caduta dei capelli in atto.

Possibili trattamenti dell’alopecia

Una volta effettuate le valutazioni del caso e ricevuta una diagnosi, si procede con una terapia personalizzata. Il trattamento impiegato in caso di alopecia, varia infatti in base alle cause scatenanti. Il più delle volte la caduta dei capelli non si risolve da sola per cui è necessario agire il prima possibile. Nel caso dell’alopecia androgenetica ed areata possono essere usati trattamenti che prevedono la somministrazione di specifici farmaci, come il Minoxidil 5%, un principio attivo contenuto in diversi medicinali e utile per stimolare la crescita di capelli e peli.

Se la perdita di capelli è importante o totale e i trattamenti seguiti necessitano di diverso tempo prima di avere dei benefici, si può considerare l’utilizzo di una parrucca/parrucchino, soprattutto se le calvizie provocano un abbassamento di autostima.

Nei casi di alopecia permanente invece, si può valutare anche il ricorso ad interventi chirurgici o al trapianto dei capelli.

Alopecia areata

Buona parte dei casi si risolve con una ricrescita dei capelli in tempi variabili, spesso lunghi. Ci sono poi trattamenti sotto forma di lozione o di infiltrazioni da effettuare nella cute che contribuiscono ad accelerare la ricrescita dei capelli.

Alopecia androgenetica

Questa forma di alopecia richiede un intervento tempestivo per rallentare e arrestare la caduta e per favorire la ricrescita dei capelli. In particolare, è necessario avere molta costanza nell’applicazione e/o assunzione di preparati locali.

Si può prevenire l’alopecia?

Le cause alla base dello sviluppo dell’alopecia sono differenti e non sempre possono essere prevenute. Di certo, seguire un’alimentazione sana che apporti i nutrienti necessari per la salute dei capelli può essere di grande aiuto, così come evitare il più possibile situazioni di stress che possono avere un impatto negativo sul cuoio capelluto.

Il consiglio quindi è di prendersi cura al meglio dei propri capelli e qualora si manifestasse una perdita importante, è bene chiedere il consulto di un tricologo.

 

Fonti bibliografiche