Bruciore intimo vaginale: quali sono le cause e come affrontarlo

Il bruciore vaginale è molto fastidioso e non va sottovalutato. Vediamo quali sono le cause più comuni e i rimedi per contrastarlo, con i consigli della ginecologa

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Il bruciore vaginale è molto fastidioso, ma piuttosto comune nelle donne di ogni età. Non c’è un’età specifica e neanche una causa unica: il bruciore intimo vaginale è un disturbo femminile molto diffuso, che può avere origine da un’irritazione, un’infiammazione in corso o un’infezione della vagina. Il fastidio può essere acuto e costante o sentirsi soltanto in alcuni momenti, come durante i rapporti sessuali. Proviamo a capire meglio di cosa si tratta, quali possono essere le cause e i rimedi insieme a Rossella Nappi, professoressa di ostetricia e ginecologia all’Università degli Studi di Pavia, coinvolta nella campagna Meclon Lenex.

Di cosa si tratta e come riconoscerlo

Il bruciore delle parti intime può comparire in diversi modi: può nascere all’improvviso oppure peggiorare in modo graduale; il fastidio può essere costante oppure essere avvertito soltanto durante i rapporti sessuali, andando in bagno o al contatto con indumenti intimi troppo attillati e rigidi oppure ancora con l’assorbente. È certamente una sensazione molto fastidiosa, perché tocca parti delicate e sensibili ma continuamente sollecitate, anche involontariamente.

“Generalmente il bruciore intimo insorge in modo acuto; ma può anche derivare da uno stato di discomfort prolungato che è stato trascurato o sottovalutato” spiega la ginecologa. “Può presentarsi a tutte le età ed essere la spia di moltissime condizioni che portano ad un’alterazione delle funzioni di barriera dei tessuti esterni o ad uno stato infiammatorio delle mucose interne vaginali, vulvari e dell’apparato urinario”. Vediamo nel dettaglio i sintomi.

Sintomi

A seconda delle cause questo fastidio può essere associato a diversi altri sintomi come prurito, eritema, perdite vaginali e, a volte, dolore. “L’arrossamento dei tessuti interni ed esterni e le perdite vaginali possono avere diverse caratteristiche in termini di colore, consistenza e quantità, a seconda della causa che le ha provocate. A volte possono formarsi dei minuscoli taglietti o delle abrasioni, causate da microtraumi cutanei o delle mucose. Altre volte, il bruciore può essere associato a secchezza, che deriva da disidratazione, specialmente in età più adulta”.

È molto importante fare attenzione ai sintomi, ai momenti di dolore e fastidio, alla durata del disagio per permettere al medico un’anamnesi precisa e precoce.

Le cause principali

Ma da cosa è causato il bruciore intimo vaginale? Le cause possono essere di diverso tipo: “Al primo posto ci sono naturalmente le infezioni batteriche o fungine, in tal caso è molto frequente anche il prurito. A volte si parla di vaginosi batterica, che deriva da uno squilibrio della flora batterica (microbiota) e se trascurata può portare a svariate complicazioni, incluso una minor resistenza ad altre infezioni. Anche le infezioni virali, come quella del Papilloma virus (HPV) sono molto comuni. Molto più spesso però – continua l’esperta – il bruciore è un sintomo che deriva da cattive abitudini igieniche e di stile di vita”.
Qualche esempio? “Lavaggi frequenti e con prodotti profumati o troppo aggressivi che non rispettano il pH naturale della pelle e delle mucose (che dovrebbe essere intorno a 4.5-5); o depilazioni all’inguine totali che rimuovono l’effetto barriera-protettivo della peluria che circonda l’introito vaginale”.

La sensazione può essere peggiorata anche con l’attività fisica, dallo sport alla sessualità: “L’attrito e lo strofinamento durante le attività sportive e sessuali contribuiscono fortemente al bruciore, che spesso rende il rapporto poco piacevole e soddisfacente per il dolore o l’infiammazione del vestibolo vaginale”.

Quando preoccuparsi e cosa fare

Nessun allarmismo, ma è bene non trascurare e sottovalutare il bruciore, che può davvero creare disagio e malessere nella vita e nelle attività di tutti i giorni. “Si può provare a trattare il bruciore con prodotti per uso locale ad azione antinfiammatoria e lenitiva autoprescritti o consigliati dal farmacista. Se nel giro di un giorno o due non passa è necessario parlarne con il medico per comprenderne meglio le cause”, suggerisce la professoressa Nappi.

Il ginecologo è la persona di riferimento, e nella maggior parte dei casi l’ispezione dei genitali esterni ed interni può già orientare verso una diagnosi e dunque una terapia. “Per escludere un’infezione urinaria è necessario un esame delle urine ed una urinocoltura: mentre se si sospetta una infezione batterica o fungina bisogna procedere con una visita ginecologica ed eventualmente un tampone vaginale, oltre al pap test magari associato alla ricerca dell’HPV per avere un quadro più chiaro della situazione”.

Trattamenti e cure

Ovviamente la cura dipende dalla causa che ha scatenato il bruciore. “Se siamo in presenza di un’infezione batterica occorre prescrivere un prodotto antibiotico specifico locale o per bocca. Lo stesso vale per l’infezione da candida ed è sempre utile integrare la cura con prebiotici/probiotici per il ripristino della flora batterica (microbiota)”.

A livello locale, a volte vengono prescritte pomate a base di cortisonico. “È sempre importante valutare il trofismo del tessuto, che non sia troppo assottigliato e disidratato, come avviene nelle donne in post-menopausa o nelle utilizzatrici di ormoni contraccettivi a bassissimo dosaggio. In questo caso, prodotti a base di estrogeni o anche androgeni possono aiutare a migliorare le caratteristiche del tessuto e a contrastare il bruciore”.

Per alleviare il bruciore

Il bruciore però è fastidioso: cosa si può fare per alleviare il disturbo? “Si consigliano prodotti naturali a base di acido ialuronico, calendula ed altre sostanze reidratanti e sfiammanti che possono essere utili per alleviare il bruciore nell’attesa di definirne meglio l’origine, ma anche per contrastarne la ricorrenza”. Da non trascurare l’aspetto dell’igiene intima, delicata ed adeguata alla fase del ciclo mestruale e all’età in termini di acidità e sostanze nutrienti e lenitive.

Accorgimenti e prevenzione

Oltre alla terapia e ai trattamenti indicati dal medico è importante fare attenzione ad alcuni piccoli gesti quotidiani per prevenire questo disturbo, specialmente se ricorrente. Intanto è fondamentale utilizzare il preservativo durante i rapporti per evitare di trasmettere eventuali infezioni e in generale è un’ottima abitudine per le persone sensibili e predisposte, anche a livello preventivo.
Nell’igiene intima, si dovrebbe imparare a pulirsi e lavarsi da avanti a indietro e non viceversa, per evitare la diffusione di batteri fecali alla vagina.
Scegliere biancheria traspirante e non irritante può facilitare la guarigione, così come la scelta di detergenti intimi delicati e rispettosi dei tessuti. “Bisognerebbe evitare tutte quelle situazioni che favoriscono il bruciore, ma non è sempre facile districarsi tra attività sportiva, attività sessuale, abitudini di vita, mestruazioni, indumenti stretti e così via. Di certo bisogna evitare di provare dolore durante i rapporti sessuali e in questo caso l’uso di lubrificanti e reidratanti è davvero utile, a patto che questi prodotti rispettino l’ambiente vulvo-vaginale” conclude la ginecologa.