Orecchini pendenti maxi, quando il bijoux è un rischio per la salute

La moda può mettere a rischio il corpo e la salute: dai lobi martoriati ad altre parti del corpo

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 17 Dicembre 2015 13:25

Spesso le tendenze moda degli accessori impongono orecchini sempre più importanti e protagonisti del look, si esaspera nella direzione dell’esagerazione assoluta o della sperimentazione al limite del kitsch fino a proporre minisculture da appendere alle orecchie, con rischi gravi per i  poveri lobi delle orecchie.

Teatrali e in linea con il mood dello stilista inglese, gli ingombranti bijoux di Galliano hanno rappresentanto, sulle passerelle delle collezioni primavera-estate 2009, la punta estrema di una tendenza comune, interpretata con maggiori concessioni al gusto del preziosismo da Alexander McQueen, che tempesta le sue creazioni di cristalli e Swarovski, con una sottolineatura barocca da Oscar della Renta, con un tocco più chic nelle proposte di Mischka e infine con un abbandono senza pudori all’eccesso scenografico da parte di Scott.

L’haute couture del resto fa la sua parte: estremizza, accentua e ignora programmaticamente, a favore dell’avanguardia estetica, l’effettiva portabilità di abiti, scarpe e accessori che poi toccherà al prêt-à-porter tradurre in moneta corrente. Allo stilista e al designer poca importa dell’alluce valgo che viene con le scarpe troppo strette, degli squilibri alla postura e dell’anomala pressione sui legamenti del ginocchio causati da tacchi vertiginosi, tantomeno delle infiammazioni e dell‘allungamento dei lobi che comporta l’indossare a lungo e con costanza maxi orecchini ingombranti e pesanti.

Eppure – sono i dati e l’esperienza medica a confermarlo – sempre più donne si ritrovano a 35-40 anni a contemplare sconsolate allo specchio le proprie orecchie da cocker e a desiderare, dopo vent’anni di bigiotteria e gioielleria modaiola, di riavere indietro i lobi di quand’erano ragazze. «Da sette-otto anni – ha dichiarato ad Adnkronos Salute Marco Gasparotti, specialista in chirurgia plastica di Roma – vedo una decina di pazienti ogni settimana che richiedono questo tipo di ritocco». Restituire una forma gradevole ai lobi – zona erogena per eccellenza – secondo Gasparotti è un’operazione piuttosto semplice, effettuata in anestesia locale.

Mal comune, mezzo gaudio: anche all’estero, questo è uno degli interventi estetici più richiesti degli ultimi anni, come dimostra una recente inchiesta apparsa sul Daily Mail. «E’ un problema molto comune – conferma Gasparotti» e spesso le pazienti colgono l’occasione di risolverlo quando si rivolgono al chirurgo «per rifarsi il seno o effettuare una liposuzione». Onde limitare i danni (prima o dopo un’eventuale operazione), meglio evitare orecchini pesanti, avvertono i medici, avere l’accortezza di non parlare al telefono pigiando troppo sulla cornetta e togliere qualsiasi pendente quando si indossa il casco o ci si asciugano i capelli con il phon.

Con un po’ di buon senso, del resto, e senza spendere troppo ci si può sbizzarrire in un look un po’ gipsy giocando con i charms infilati dentro cerchi più o meno ampi (nelle più diffuse varianti oro bianco e rosa, che stanno momentaneamente pensionando l’oro giallo), limitando al massimo il resto degli accessori per evitare l’effetto Madonna-del-petrolio. I vantaggi sono peso e costi contenuti, insieme con la possibilità di riciclare il gioiello quando charms e ninnoli vari saranno passati di moda.