10 pranzi “sospesi” per Natale: l’iniziativa italiana per non lasciare solo nessuno

L'iniziativa è partita da un ristoratore di Follonica che ha deciso di regalare dieci pranzi sospesi a chi è in difficoltà. Perché nessuno deve trascorrere le feste di Natale da solo

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Siamo abituati a immaginare il Natale come un momento di gioia e di condivisione e non solo per l’atmosfera di festa che incanta e meraviglia, ma anche e soprattutto perché in questi giorni di magia ci incontriamo e ci riuniamo con gli amici e i familiari, con le persone che fanno parte della nostra vita.

Spesso però, tra la frenesia di tutti gli impegni che dobbiamo portare a termine, ci dimentichiamo che non tutti hanno la nostra stessa fortuna. Non tutti possono sedersi a tavola con i loro cari e condividere momenti di gioia e spensieratezza.

Ed è proprio a tutte queste persone che ha pensato Sergio Totti, un ristoratore di Follonica che ha deciso di mettere a disposizione dieci pranzi sospesi per le persone sole e per chi è in difficoltà. Per regalare felicità e speranza a Natale anche a chi l’ha perduta.

10 pranzi sospesi: l’iniziativa del ristoratore che scalda il cuore

Sergio Totti, è questo il nome del ristoratore che per Natale ha deciso di mettere a disposizione dei pranzi sospesi alle persone meno fortunate. Nel suo ristorante Nonna Lina, saranno dieci i posti apparecchiati per chi non può permettersi il pranzo di Natale e non ha nessuno con cui condividerlo.

L’obiettivo è presto detto: permettere a chi non può farlo di sedersi a tavola nel giorno più magico dell’anno per consumare un pasto caldo e per condividere un momento di felicità con gli altri commensali. L’iniziativa è stata lanciata attraverso il profilo Facebook del titolare stesso: ha fornito il suo numero di cellulare garantendo a chi è solo, e non ha possibilità di partecipare a un pranzo natalizio, di trascorrere il 25 dicembre all’interno del suo locale.

“Nella nostra struttura” – ha raccontato Totti al Corriere – “C’è anche un dancing, il Calypso, e lì mi è capitato per caso, nelle scorse settimane, di incrociare una persona cui ho chiesto cosa facesse a Natale. Con mio grande imbarazzo, mi sono sentito rispondere che sarebbe rimasto solo anche in questa festa in cui tutti si ritrovano. Mi sono domandato allora quanti siano nelle stesse condizioni ma soprattutto quanti non hanno i soldi per mettersi a tavola il 25. Il risultato è la scelta di avviare questa iniziativa del pranzo sospeso. Io lo so bene quanto sia brutto ritrovarsi soli a Natale. Prima di prendere in gestione il ‘Nonna Lina’ ho fatto la gavetta come cuoco in ristoranti di tutta Italia. La sera più bella dell’anno ero senza compagnia, lontano da figli e famiglia. Non c’è niente di peggio”.

Non solo pranzi sospesi, ma anche giochi e panettoni

L’iniziativa del ristoratore di Follonica non è l’unica che scalda il cuore dei meno fortunati. A Napoli, dove è nata la tradizione solidale del caffè sospeso, i cittadini si stanno mobilitando per realizzare i desideri dei bambini in difficoltà. Grazie all’iniziativa Giocattolo Sospeso, infatti, le persone potranno acquistare un gioco per i bimbi e lasciarlo nei negozi che hanno aderito all’iniziativa e permettere così, a chi ne ha bisogno, di ritirarlo. Perché anche i bambini hanno diritto di vivere la magia del Natale.

Così succede anche con il panettone, il simbolo per antonomasia delle feste natalizie. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Panettone Sospeso ETS, ha lo scopo di raccogliere e donare panettoni a persone in difficoltà che si trovano a Milano. Chiunque può acquistare il prodotto nelle pasticcerie della città e lasciarlo pagato a chi non ha la possibilità di comprarlo.