#PostaDelCuore

Mio figlio sta con una donna sposata e più grande. Sta buttando la sua vita?

Forse ci sarà un lieto fine, o forse il tempo ti darà ragione. Ma come genitore devi stargli accanto e supportarlo, nelle vittorie e nei fallimenti

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Buongiorno a tutte, sono un padre che vi scrive. Sono preoccupato per mio figlio. Secondogenito, molto bravo a scuola ma che non si è impegnato mai più di tanto, esce comunque con voti discreti dal liceo e si iscrive all’università, mentre intanto lavora come magazziniere. Fidanzato dalla terza media con la stessa brava ragazza (e anche lì, bellissima cosa ma non mi sembra molto da “tempi moderni”, ma non lo abbiamo comunque osteggiato…) che diventa ben presto di famiglia soprattutto per volontà di mia moglie che la accoglie in casa e la porta in vacanza con noi. Fino a che, facile da immaginare, dopo dieci anni insieme alla soglia dei 23 si lasciano perché diventanti ormai “come fratello e sorella”. E insomma, quando arriva il momento di divertirsi un po’, conosce una donna di 15 anni più grande, con un figlio di 3 anni, in fase di separazione, e inizia una relazione con lei. Lei oltre che più grande con un carattere molto complicato (lo ha già lasciato e ripreso due volte, una delle quali per rimettersi con l’ex che è un poco di buono. Salvo poi riprenderselo). Io sono sempre stato zitto e non ho osato mai criticare le sue scelte, anche quando mi sembravano sbagliate. Ma ora mi sento proprio che sta buttando via la sua vita. Mia moglie dice che non devo intromettermi ma intanto gioca già a fare la nonna con il nipotino acquisito… Ditemi cosa ne pensate, vi prego.

La preoccupazione per un figlio è la dimostrazione più vera e reale del sentimento autentico che ti lega a lui. Esisterà sempre, indipendentemente dalle sue scelte personali e sentimentali. Spesso però, quelle decisioni che prendiamo quando è il cuore a suggerircele sono tutt’altro che comprensibili agli occhi di chi le guarda da fuori. Figuriamoci per un genitore che altro non auspica che il meglio per il proprio figlio. Ma quello che è meglio per te non coincide per forza con quello che lui vuole e desidera.

È vero, la situazione che descrivi sembra essere capace di minare la serenità e il benessere di tuo figlio. Ma tu, come padre, gli hai sicuramente insegnato ad assumersi le responsabilità delle sue azioni, a inciampare e cadere se necessario, a imparare e a crescere dagli errori. E come genitore hai il dovere di lasciarlo sbagliare, qualora questa relazione dovesse rivelarsi un errore.

Certo non è facile sapere che tuo figlio potrebbe farsi male da un momento all’altro. E se così non fosse? E se quel carattere complicato si trasformasse, invece, nella fonte della sua felicità? Nella scintilla che lo tiene vivo? Un inizio turbolento può non essere di buon auspicio, è vero, ma non è necessariamente un indicatore di ciò che avverrà. Saranno solo loro, tuo figlio e la sua compagna, a decidere l’epilogo di questa storia, qualunque esso sia.

Quello che puoi fare tu, invece, è continuare a stargli accanto. Qualsiasi consiglio non richiesto rischia di essere visto come un tentativo di intrusione e, come è già successo in passato, devi lasciare tuo figlio libero di fare le sue scelte. Magari questa storia avrà un risvolto inaspettato che ti sorprenderà, forse cambierai idea su questa donna e sulla loro relazione. Magari un giorno, neanche troppo lontano, vi sentirete tutti parte di una sola famiglia.

O forse il tempo ti darà ragione e tutte le tue intuizioni si riveleranno giuste. E sarà proprio in quel momento che la tua presenza, nella sua vita, sarà più preziosa che mai. Perché tuo figlio avrà sempre bisogno del tuo sostegno, nelle vittorie e nei fallimenti.