Virginia Sanjust, che fine ha fatto l’ex annunciatrice della Rai

L'ex "signorina buonasera" Virginia Sanjust ha da tempo messo da parte la propria carriera televisiva: ecco perché si parla di lei oggi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Virginia Sanjust è divenuta celebre come annunciatrice televisiva, nata a Roma nel 1977. Figlia d’arte, considerando come sua madre sia l’attrice Antonella Interlenghi, sposata con Giovanni Sanjust di Teulada. Il mondo dello spettacolo l’ha chiamata fin da giovane, considerando la famiglia materna: i suoi nonni erano infatti gli attori Franco Interlenghi e Antonella Lualdi. Non meno in vista la famiglia paterna, considerando come discendano dalla famiglia aristocratica sarda dei Sanjust di Teulada.

Virginia Sanjust: cosa fa oggi

Della vita privata di Virginia Sanjust non sappiamo molto. È divenuta madre nel 1998 e suo figlio, che oggi ha 25 anni, si chiama Giancarlo. Matrimonio e parto nello stesso anno, dando alla luce il suo piccolo dopo aver sposato, il 15 aprile, l’agente dei Servizi segreti italiani Federico Armati. Una coppia purtroppo “scoppiata” nel novembre 1999, con il divorzio divenuto ufficiale soltanto nel 2004.

La sua carriera televisiva ha avuto inizio a 26 anni, quando ha debuttato, il 21 settembre 2003, come “signorina buonasera”. Ancora oggi, nonostante tutto ciò che le è successo, è ricordata in questo modo.

L’anno seguente, quello del divorzio, è diventata inviata speciale del programma Una giornata particolare. Tutto sembra andare per il verso giusto ma nel 2008 si ritrova sotto i riflettori sbagliati. Si parla di lei in merito alle polemiche scatenate da una relazione giudicata particolare con Silvio Berlusconi, allora presidente del Consiglio.

Lui sarebbe stato anche sul punto di assegnarle un incarico pubblico, con un decreto di nomina poi ritirato. Dopo aver entrambi smentito, ecco giungere una particolare intervista nel 2011. Ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, la Sanjust ha infatti ammesso la “relazione particolare” con il Cavaliere. Piccola nota a margine, neanche di così limitata importanza, l’ex marito Armati aveva denunciato Berlusconi per mobbing, al tempo del suo incarico al Sisde, adducendo come motivazione la presunta relazione dello stesso con sua moglie. Procedimento infine archiviato, senza però accusa di calunnie nei confronti dell’uomo.

Nel 2014 la sua vita cambia radicalmente dopo la morte del padre in un incidente drammatico nella tenuta di famiglia di Capalbio. Virginia Sanjust piomba così in un lungo silenzio. Si torna di colpo a parlare di lei nel 2020, anno nel quale ha inizio per lei una fase tristemente connessa ai tribunali.

Le accuse contro Virginia Sanjust

Come detto, nel 2020 si torna a parlare dell’ex “signorina buonasera” Virginia Sanjust, ma l’occasione non è delle più felici, anzi. Nel 2019 aveva conosciuto un 40enne che, pare, non era così propenso nel trasformare la loro storia in una relazione stabile.

Sembra la reazione della donna sia stata esagitata, arrivando a disturbarlo sul posto di lavoro e attenderlo nell’androne del suo condominio. Nel febbraio 2020 fa irruzione in casa sua, il che spinge l’uomo a denunciarla.

L’accusa più pesante, però, è quella che riguarda sua nonna. Accusata d’aver minacciato Antonietta De Pascale, pretendendo denaro e paventando la distruzione della casa. Le cose sarebbero degenerate, con la polizia che descrive uno scenario devastante, tra lampade, mobili e finestre danneggiati e quadri strappati dalle pareti.

La Corte d’Appello ha di recente assolto Virginia Sanjust dall’accusa di tentata estorsione. Stando alle parole dell’avvocato Piergiorgio Manca, i giudici l’hanno assolta anche in base alla non punibilità per vincoli di parentela.

Sembra che la nonna l’avesse inoltre perdonata prima di morire, lo scorso 10 agosto, all’età di 92 anni: “Virginia voleva 10 euro, ma non li avevo. Ha avuto una reazione violenta, perché l’ha presa come una mancanza di affetto nei suoi confronti. E io in quel momento non l’ho capito “. Devastante però il profilo stilato dal Giudice delle Indagini Preliminari, che aveva spiegato come il suo grado di pericolosità sociale e psichiatrica fosse compatibile con il ricovero in una struttura specializzata.