Qualcosa sta cambiando. E sì, dopo tanti anni di guerra stanno iniziando ad avvertirsi i primi segni di apertura da parte di Tina e nei confronti di Gemma. La Galgani, ancora a secco di corteggiatori nonostante le importanti modifiche alla sua figura, si è trovata ad affrontare le assurde ragioni di un suo potenziale cavaliere, giunto in studio perché interessato alle sue liti con la Cipollari.
Gemma, chiamata al centro dello studio con la sua diversamente amica Isabella, non ha trovato le parole opportune per ribattere a una così manifesta sfacciataggine di tale Massimo, che ha tirato in ballo Tina e il suo modo di attaccare la Galgani: “Sono venuto qui per Isabella perché mi piace molto come donna, poi per Gemma perché discute sempre con Tina”.
La Cipollari guarda prima il pavimento, poi il soffitto. Individua il bersaglio e decide di non stare immobile. Incocca, tende e tira. Diritta verso Massimo: “Scusa, che cosa significa che sei qui perché Gemma discute con me? Se ti interessa, significa che la conosci come donna. Io e lei discutiamo da 10 anni”.
Gemma apre e chiude la bocca con fare quasi incredulo, senza emettere un suono, che sia uno. Torna al suo posto per la prima volta senza avere niente da dire, se non che questa è stata la prima volta in cui Tina ha deciso di prendere le sue difese contro un corteggiatore decisamente confuso, che poi si è detto interessato alla sola Isabella.
Come se non fosse già tutto incredibilmente inspiegabile, interviene Armando e ancora a gamba tesa sulla Ricci. Per difendere Gemma? Forse. In pochi comprendono le ragioni delle sue parole, tantomeno Isabella che cerca invano di spiegare perché Massimo non poteva essere interessato a lei e a Gemma contemporaneamente. Incarnato non è soddisfatto e prosegue con l’attacco a Isabella, insulta Stefano e Gianni e, dunque, molla la presa. Isabella liquida Massimo, che torna a casa con la coda tra le gambe ma con una vittoria in tasca: anche per lui, Tina ha sfoderato il suo linguaggio da vernacoliere. E non pensate che sia scontato: è riservato a pochi fortunati.