La diagnosi, un’operazione d’urgenza e un rapido ritorno alla vita che ha dato speranza a tutti quelli che si ritrovano a combattere contro una malattia. La storia di Fedez, raccontata passo dopo passo dal suo protagonista, potrebbe essere quella di tante persone. “Tumore” è di certo una parola che sconvolge la vita: in molti si rifiutano addirittura di pronunciarla.
Ed è durante la conferenza stampa di Love Mi che Fedez è tornato a parlare di quello che sta vivendo, a due mesi dal delicato intervento al quale si è sottoposto all’ospedale San Raffaele di Milano. Lo ha fatto a modo suo e con le sue parole, ma ha comunque deciso di condividere con tutti i risultati dell’esame istologico, quello che dice molto sul suo futuro e sulla gravità della malattia che lo ha colpito.
Fedez: “Il tumore non ha preso i linfonodi”
Lo abbiamo visto in ospedale, tornare a casa e condividere i primi momenti di normalità insieme alla sua famiglia. Fedez, in piena fase di recupero, ha comunque deciso di tornare sul palco per un grande evento gratuito al Duomo di Milano, che condividerà con J-Ax. Love Mi è nato proprio in quei giorni difficili, quelli in cui la posta in gioco era altissima e c’era bisogno di aggrapparsi alla vita con tutte le forze che gli erano rimaste.
Per questo, ha deciso di parlare con tutti i risultati dell’esame istologico, spiegando a fondo alcuni aspetti della forma di tumore che lo ha colpito: “Non ha preso i linfonodi. Al 90% va tutto bene, devo solo recuperare, perché mi sono stati rimossi duodeno, cistifellea, pancreas e un pezzo di intestino. È un tumore molto raro, che colpisce forse una persona su un milione. È il tumore di Steve Jobs, per intenderci”.
E aggiunge: “Non avevo micro metastasi. La fortuna è che non ha una classificazione in cancerogeno benigno ma in G1, G2 e G3. Il mio era G1, il che vuol dire ‘tanto c**o’. Sulle sue prime dichiarazioni, invece, ha specificato: “Mi sono permesso di dire che l’amore per la famiglia è la cura più forte a ci sono state persone che hanno storto il naso ma io volevo solo ringraziare le persone che mi sono vicine, non volevo dire che l’amore sostituisce la medicina”.
Fedez, dal dolore nasce Love Mi
Era la fine di marzo, un pomeriggio qualunque di inizio primavera. Fedez prende il suo cellulare e inizia a parlare, piange e racconta di essere pronto ad affrontare un percorso difficile e che riguarda la sua salute. Solo pochi giorni dopo, arriva la notizia di un intervento all’addome attraverso il quale gli è stato rimosso l’intero tumore e alcune parti di altri organi.
Con grande coraggio, Fedez ha mostrato i segni della malattia e della sua sofferenza, sebbene ci abbia abituati a un’immagine forte di se stesso, felice e carica di gioia di vivere. Con questa forza, e con l’amore della famiglia che non l’ha lasciato da solo per un solo istante, Federico è tornato rapidamente alla vita e ha avuto l’idea di pensare – ancora una volta – agli altri.
Nei giorni trascorsi in ospedale ha infatti concepito il grande progetto Love Mi, poi sviluppato successivamente e, per realizzarlo, non si è rivolto a un artista qualunque. Ha voluto al suo fianco un grande amico, dal quale si era allontanato per dei motivi che di fronte alla malattia sono apparsi futili. In quell’abbraccio con J-Ax, postato generosamente su Instagram, hanno racchiuso tutte le parole che non si sono detti in questi anni e che porteranno sul palco del Duomo di Milano il 28 giugno per l’evento gratuito ideato a sostegno della loro città.