Testamento Silvio Berlusconi, nella lettera ai figli non c’è Luigi: cosa potrebbe accadere

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto in anticipo rispetto al previsto ma nella lettera di accompagnamento dimentica uno dei figli

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Martina Dessì

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Le carte dell’eredità di Silvio Berlusconi sono state aperte. Il testamento dell’ex Cavaliere non ha riservato sorprese e tutto quello che era previsto è stato ampiamente confermato. Compresi i vertici di Mediaset, finiti nelle mani dei figli maggiori Marina e Pier Silvio senza che nessuno abbia però il controllo esclusivo della holding, e il lascito per Marta Fascina, alla quale sono andati 100 milioni del suo ingente patrimonio. Rimane da sciogliere il nodo Luigi, ultimo figlio avuto da Veronica Lario e che non compare nella lettera di accompagnamento al testamento, redatta prima del suo ricovero al San Raffaele di Milano.

Luigi “dimenticato” nella lettera di Silvio Berlusconi ai figli

“Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora. Sto andando al San Raffaele. Se non dovessi tornare Vi prego di prendere atto di quanto segue: dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni a Paolo Berlusconi 100 milioni, a Marta Fascina 100 milioni, a Marcello Dell’Utri 30 milioni per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me. Grazie, tanto amore a tutti voi. Il vostro papà”. Questa sarebbe l’ultima aggiunta redatta da Silvio Berlusconi in persona e contenuta nella busta sigillata consegnata da Marta Fascina, la sua ultima compagna, al notaio Arrigo Roveda.

Come notiamo, nella lista dei figli non compare il nome di Luigi. Una dimenticanza? Potrebbe darsi, ma di certo questo piccolo dettaglio potrebbe portare a conseguenze concrete. In questo caso, infatti, i lasciti destinati a Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell’Utri non dovrebbero essere presi pro quota dall’eredità dell’ultimo figlio, come scrive Il Sole 24 ore, ma è anche vero che la lettera non è comunque il testamento che dispone in favore dei figli e che, redatta così, escluderebbe Luigi dall’eredità (eventualità piuttosto improbabile).

Tutti i testamenti di Silvio Berlusconi

In un altro documento, datato 2 ottobre 2006, si legge che la quota disponibile sarebbe dovuta andare ai figli maggiori Marina e Pier Silvio e tutto il resto, ancora in parti uguali, diviso tra i cinque figli. A questo si aggiunge un secondo documento del 5 ottobre 2020, in cui si aggiunge la parte da destinare al fratello Paolo, che gli è stato vicino fino alla scomparsa avvenuta il 12 giugno 2023, e uno del 19 gennaio 2022 in cui si aggiungono i lasciti per Marta Fascina, per l’amico Marcello Dell’Utri e la conferma per il fratello.

Luigi Berlusconi è l’ultimo dei figli dell’ex Cavaliere, avuto dalla seconda moglie Veronica Lario. È laureato alla Bocconi in Economia e Finanza ed è entrato a far parte dell’azienda di famiglia dal 2007 come consigliere e titolare della società B.e.I. Immobiliare con la gestione del suo patrimonio e quello delle sorella maggiori Barbara ed Eleonora. Il suo nome compare nel primo testamento, quello redatto nel 2006, in cui – in merito a Fininvest – si legge: “Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”.

Ai figli maggiori, avuti da Carla Elvira Dall’Oglio, è andata la maggioranza del Gruppo Fininvest che già era gestito da loro prima della scomparsa di Silvio Berlusconi. Oltre all’assegno da 230 milioni destinato al fratello Paolo, a Marta Fascina e a Marcello Dell’Utri, il resto è diviso equamente tra i suoi figli.