Raz Degan, l’infanzia nel kibbutz e l’amore finito a causa dei paparazzi: l’attore si svela

Il racconto dell’infanzia in Israele e delle più grandi storie d’amore di Raz Degan

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

La strage perpetrata dai miliziani di Hamas nei kibbutz non ha lasciato indifferente Raz Degan, che in un villaggio israeliano è nato e ha trascorso la propria infanzia. Anni liberi e felici che il modello e attore ha scelto di ripercorrere in un’intervista a cuore aperto pubblicata sulle pagine de Il Corriere della Sera. E, accanto ai ricordi di bambino, si affiancano quelli di un uomo cui la popolarità non ha fatto sempre bene.

Raz Degan, l’infanzia nel kibbutz

Oggi Raz Degan vive in Puglia, in un antico trullo accanto a un gelso, “come quello dietro la casa di mio padre”. La sua casa d’infanzia in Israele, in uno di quei kibbutz violentati dalla strage del 7 ottobre. “Vivevamo scalzi, tutte le case erano aperte, c’era un senso di libertà incredibile. – racconto al Corriere – Sono cresciuto dove nasce il fiume Giordano, mi sentivo come Tom Sawyer e Huckleberry Finn”.

Di quella terra Degan è riuscito a evitare le brutture, come il servizio militare obbligatorio: “Ma io non volevo la divisa, volevo andare per il mondo. A 16 anni una mia foto arrivò nelle mani di un noto fotografo di moda: feci una campagna, e da un giorno all’altro il mio viso fu tappezzato in tutto il Paese. Il kibbutz mi prese l’assegno: era un gesto che rifletteva l’ideologia di condivisione, dove ogni guadagno personale era per il bene comune”.

Senso di solidarietà che, in lui non si è mai spento. In seguito agli attacchi di ottobre, Degan ha ospitato “parenti, donne e bambini scappati. A quel rave sono stati violentati e bruciati vivi amici e anche la cognata di mio fratello e suo marito”. Grande preoccupazione anche per i genitori: “Il mio kibbutz è stato evacuato, ma mio padre si è rifiutato di lasciare la casa. Penso sempre a lui”.

È una grande famiglia allargata, quella di Degan: “Mia madre è americana, mio padre israeliano. Insieme hanno avuto me e altri due maschi. Poi mia mamma ha avuto una figlia con un altro uomo e mio padre un figlio con un’altra donna. Siamo cinque fratelli, ma non ci siamo mai visti tutti insieme. Due vivono a Bali, uno in Israele, mia sorella in Messico”. Per lui, invece, casa è l’Italia.

Il lato negativo del successo

In Italia Raz Degan si è trasferito in seguito a un altro tragico capitolo della storia contemporanea: “Ci fu l’11 settembre e dal mio loft a Tribeca filmai le Torri che crollavano. Decisi di tornare in Italia: presi casa in piazza Navona, a Roma”. Ma nella grande metropoli si sentiva in gabbia, anche a causa dell’eccessiva attenzione riservatagli da fan e paparazzi.

Non potevo uscire di casa! Panico totale. In aereo viaggiavo spesso nella cabina di pilotaggio, soprattutto quando c’erano le fan. Spesso la polizia mi tirava fuori dal caos facendomi saltare file e dogana”. In soccorso è arrivato il fratello: “Non appena il successo è esploso, ho chiesto a mio fratello di raggiungermi: non capivo la lingua, le tradizioni, mi sentivo un pesce fuor d’acqua, avevo bisogno di un punto fermo”.

Dallo spot che lo rese famoso sono passati quasi vent’anni, eppure Degan non si è ancora abituato al successo: “Non ho mai amato l’invasione della privacy. Un conto è se sei al ristorante, nei festival. Ma a casa tua? Qui in Puglia l’invasione è stata totale. Mi sono trovato con le foto del mio trullo su un giornale di gossip il giorno dell’inaugurazione”.

L’amore finito e quello ritrovato

E se il gossip è sempre stato prepotente non è stato la causa, come spesso si è ipotizzato, della fine della storia d’amore con Paola Barale: “Non è stato il gossip il punto di rottura: faceva parte del pacchetto”. E sulla questione, l’attore – oggi felicemente innamorato – non aggiunge altro: “Su di noi hanno scritto tante stupidaggini, ma anche tante cose belle. Abbiamo vissuto momenti magici e… sono fatti nostri!”.

Parole di un uomo soddisfatto, senza rimpianti, neppure quello di non esser mai diventato padre. Sui figli Degan conclude: “C’è Marlon, il figlio di Cindy, la mia compagna. La verità è che sono sposato con il viaggio, non ho mai avuto una dimora fissa. Ed è una responsabilità che non ho mai preso alla leggera”.