Se n’è andato così, come un amico. Piero Angela si è alzato da un’ideale tavolata di amici, ha voltato le spalle e ha imboccato la porta verso un’altra dimensione. Lasciandoci liberi di viaggiare ancora attraverso il tempo e lo spazio, liberi di pensare, di sbagliare, di riprovare, proprio come lui ci aveva insegnato a fare. Il suo ultimo atto, le sue ultime parole sono state per il suo pubblico. 70 anni in Rai e una vita dedicata alla divulgazione che ha onorato fino alla fine, con le 14 puntate di SuperQuark che Rai1 aveva riservato al mercoledì sera. Tante le persone presenti alla camera ardente allestita in Campidoglio. Moltissime le persone comuni. Suo figlio Alberto, collega amatissimo dal pubblico, lo ha voluto ricordare con parole bellissime.
Piero Angela, l’addio del figlio Alberto
Si è commosso più volte, davanti ai presenti e al pubblico da casa, ma ha raccolto le forze per rendere omaggio a suo padre. Padre, certo, ma anche collega. Del quale è pronto a raccogliere una pesantissima eredità: “Sono abituato ad andare molto a braccio ma in questa situazione mi capirete. È un discorso difficile. Penso che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Vorrei partire dall’ultima cosa che ha fatto papà: è stata l’ultima cosa che ha detto”.
Alberto Angela è poi tornato sulla lettera che Piero Angela ha voluto lasciare per il suo pubblico, non un addio ma un invito a fare la nostra parte, un invito a “riempire” la nostra esistenza: “L’ultimo discorso è stato quello che avete letto, con poche forze. Lo abbiamo trascritto, non è un discorso ufficiale. C’è affetto, amore, nei confronti di tutti. È riuscito a unire, non a dividere, pur mantenendo le sue opinioni. È una dote che è difficile da trovare. La cosa bella che ha colpito noi, come famiglia, è stato vedere il ritorno sotto forma di messaggi, tutti gli articoli. Dovrò passare gli ultimi giorni a ringraziare. Quest’affetto, quest’amore, quest’eternità rimane un valore”.
E ha continuato:
“Lui ci ha insegnato tante cose, lo ha fatto con trasmissioni, libri, lo ha fatto con tutti i mezzi. Il suo ultimo insegnamento è stato un esempio: mi ha insegnato a non aver paura della morte. Non l’ho mai visto in mezzo allo sconforto. Riempire la vita è un insegnamento. Anche se sembrava molto riservato, al suo interno aveva un fuoco. Quello che abbiamo visto tutti. Continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz. Vivrà nei ragazzi che cercano l’eccellenza. Vivrà nei ricercatori che vorranno andare a meta. Vivrà in tutte le persone che cercheranno di unire e non disunire. Era una persona con un senso dell’umorismo incredibile, era capace di suonare il pianoforte per ore. Era bravo persino nel disegno. Era una mente che, ancora adesso, che mi sorprende. È un’eredità che lascia a tutti noi: un giusto atteggiamento nei confronti della vita”.
Una vita proiettata verso il futuro
Dolce, gentile e pieno di razionalità. Parole che risuonano nel ricordo del Sindaco Roberto Gualtieri e che tracciano perfettamente la personalità di Piero Angela. Non è stato un addio, il suo, ma un invito a fare. A fare di più, a fare la nostra parte e a non arrenderci di fronte all’ovvio. L’eredità che lascia al figlio Alberto Angela è pesantissima e ancora non si sa se abbia intenzione di prendere le redini del suo SuperQuark. L’obiettivo è però certo: non perdere il valore eterno, quello dell’amore, che Piero Angela ci ha lasciato.
Una folla incredibile, quella che si è assiepata all’esterno della Sala della Protomoteca in Campidoglio, dov’è stata allestita la camera ardente per l’ultimo saluto a Piero Angela. Divulgatore scientifico e uomo Rai da 70 anni, è stato accompagnato dai vertici dell’azienda, dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ma soprattutto dalla famiglia. La sua Margherita, in particolare, ha voluto essere in prima fila nonostante le difficoltà e l’età che ormai la costringe in sedia a rotelle. Presente anche la figlia Christine, che ha accarezzato teneramente il fratello Alberto vinto dalla commozione, subito dopo il suo discorso rivolto al padre. E al suo pubblico.
Chi è Christine Angela, la figlia di Piero
Una vita trascorsa lontana dalle telecamere ma dedicandosi alla ricerca. Di Christine Angela si sa pochissimo, se non che ha affiancato il padre in diverse occasioni, come nel 2014: “Devo ringraziare Christine Angela per la ricerca e l’analisi degli oltre quattrocento articoli scientifici che costituiscono la documentazione di base del libro, un lavoro senza il quale quest’opera nn avrebbe potuto essere realizzata”. Il libro di cui aveva parlato Angela è Ti amerò per sempre. È mamma di due figli, Alessandro e Simone, ed è la sorella maggiore di Alberto. È nata nel 1958.