Teresa De Sio è una notissima cantautrice napoletana attiva in particolare tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Molto famosa è anche la sorella minore dell’artista, ovvero l’attrice vincitrice di due David di Donatello Giuliana De Sio. Teresa è stata molto popolare negli anni d’oro della new wave partenopea che ha visto come protagonisti personaggi come Pino Daniele, Edoardo ed Eugenio Bennato e Tullio De Piscopo. I fan la chiamano la “brigantessa” dal titolo di uno dei suoi brani, lei nel corso degli anni è stata capace di portare una visione artistica indipendente e libera con la sua voce inimitabile.
Indice
Chi è Teresa De Sio
Teresa De Sio nasce a Napoli il 3 novembre del 1952, primogenita di Elvira e Alfonso De Sio, avvocato e scrittore. Cresce a Cava De’ Tirreni insieme alla sorella Giuliana De Sio con la quale passa moltissimo tempo anche a causa dell’assenza dei genitori, non molto presenti nel seguire la crescita delle due bambine. Studia danza e recitazione e inizia presto l’attività a teatro. In un ristorante, a Torino, dove è in tournée teatrale Eugenio Bennato la sente cantare e le propone di collaborare con lui. In un’intervista a “Oggi” la cantante rivelerà: “Mi ha detto due parole magiche: Ti pago. E ho accettato. In quel periodo facevo teatro, che non sempre pagava”. Inizia così, nel 1976, l’avventura con i Musicanova dove l’artista di muove nell’ambito della tradizione popolare napoletana e si distingue per il timbro di voce molto particolare che le conferisce genuinità e raffinatezza al tempo stesso. La collaborazione con i Musicanova termina nel 1978 con l’LP folk “Villanelle popolaresche del ‘500”.
La carriera da solista
Nel 1980 Teresa pubblica il primo album da solista, “Sulla terra sulla luna”, e inizia a ritagliarsi un ruolo nell’ambito della canzone d’autore partenopea e nazionale. Due anni dopo arriva il successo nazionale e del tutto inaspettato con il secondo album “Teresa De Sio”. Il disco supera le 500.000 copie vendute, trainato dai brani “Voglia ‘e turnà”, “Aumm aumm” e “Pianoforte e voce”. Con il successivo album “Tre” ottiene alcuni riconoscimenti per i testi delle canzoni, alcune diventate anche in questo caso abbastanza popolari come “E pazzielle”, “Terra ‘e nisciuno” e “Ariò”. Nel 1985 con “Africana” l’artista compie una ricerca musicale più specifica e si fa affiancare da Brian Eno. Nell’album compaiono più di una composizione in lingua italiana, in precedenza la cantanta aveva preferito il napoletano, e le atmosfere sono più rock. A questo seguono “Toledo e Regina” e la particolarissima pubblicazione in doppio album di “Sindarella suite” che contiene una suite vera e propria dal titolo “La storia vera di Lupita Mendera”.
Gli anni ’90 e 2000
Il 1991 è un anno pieno di novità per De Sio, pubblica ben due album, uno di inediti “Ombre rosse” e una raccolta con tutti i suoi più grandi successi “Voglia ‘e turnà” con cui chiude il rapporto con la Phonogram e un intero ciclo artistico. Nel 1993 approda alla Cgd con un album dal titolo “La mappa del nuovo mondo” in cui inserisce nei testi tematiche sociali. Nel 1994 consolida una forma di spettacolo originalissima intitolato Parole e musica, in cui pubblico e artista interagiscono attraverso il dialogo unitamente alle performance dal vivo. L’anno dopo collabora con Fabrizio De Andre e Fiorella Mannoia per l’album registrato in presa diretta e senza pubblico “Un libero cercare”. Nel 1999 Teresa si avvicina alla musica popolare pugliese, alla taranta in particolare. Intanto realizza un progetto tra musica e tecnologia chiamato “La notte del Dio che balla”. Infine inizia a dare vita a “Craj” un originalissimo spettacolo a metà tra musica e teatro che intende omaggiare la tradizione popolare pugliese. Negli anni 2000 continua a pubblicare album e con “Craj”, diventato anche opera cinematografica, partecipa alla 62ª edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia dove vince il premio “Lino Miccichè” del CSC per la miglior opera prima. Oltre alla musica, a fine 2009 esce per Einaudi anche il primo romanzo della cantante e scrittrice “Metti il diavolo a ballare”, un noir socio-antropologico ambientato nella Puglia del dopoguerra che con perizia racconta romanzando la vita di una famiglia nel sud dell’Italia tra povertà, ignoranza, violenza, tradizioni e la magia legata al mito della “taranta” che coinvolgerà in un crescendo di colpi di scena un intero paese che con omertà cerca di nascondersi una dura verità. Nella primavera del 2010 “Metti Il Diavolo A Ballare” vince il premio Rapallo Carige come migliore opera prima. Continua a scrivere e a cantare e pubblica nel 2011 l’album “Tutto cambia” e nel 2015 il secondo romanzo “L’attesissima”. L’ultimo album esce il 3 maggio 2019 “Puro desiderio”. Nel 2024 ha in programma l’uscita di un terzo libro, una storia divertente su un’astronave che dallo Spazio si ritrova all’età della pietra e progetta di tornare in scena con lo spettacolo di parole e canzoni.
Curiosità e vita privata di Teresa De Sio
Teresa De Sio ha parlato nelle interviste di relazioni più o meno lunghe ma non ha mai fatto i nomi degli uomini a cui è stata legata. Alla rivista “Oggi” ha rivelato che “l’ultimo fidanzato, è stato Enrico De Turris. Per non ricreare una sorta di villa arzilla, li scelgo più giovani, almeno di 10 anni. Ora devo decidere tra due corteggiatori: un musicista e un attore. E no, non faccio nomi”. L’artista non ha avuto figli e a tal proposito, sempre a “Oggi”, ha dichiarato: “Purtroppo, una gravidanza non è andata avanti. Poi, o avevo impegni di lavoro o non avevo accanto la persona giusta”. Riguardo alle curiosità, De Sio ha origini indiane perché il padre della nonna materna, emigrato in America, si era innamorato della figlia del capo indiano della tribù Lakota e con lei ha formato famiglia. Teresa e Pino Daniele, con il quale ha collaborato, venivano chiamati “Il Re e la Regina di Napoli” e l’artista ha ammesso che “c’è stata una sana competizione tra noi”. Nel 2017 ha pubblicato un disco omaggio al collega scomparso: “Teresa canta Pino”. È stata molto amica anche di Fabrizio De André e di Franco Battiato, che ha definito “capera” ovvero un po’ pettegolo e con il quale ha ammesso di aver parlato di tutto. Nel 2022 Teresa De Sio si è inoltre cimentata nell’attività di stilista, disegnando abiti in seta.