Nino Frassica, denunciate la moglie e sua figlia: “Vogliamo solo riavere Hiro”

Scatta la denuncia per la moglie e la figliastra di Nino Frassica per la vicenda della sparizione dell'amatissimo gatto Hiro a Spoleto

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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La scomparsa del gatto Hiro continua a essere al centro dell’attenzione. Un vero e proprio caso, un dolore enorme per la famiglia di Nino Frassica, per la moglie Barbara Exignotis e la figlia di lei Valentina Lubrano. Dopo il danno, anche la beffa, dal momento in cui il gatto non è ancora stato ritrovato e le donne sono state denunciate e sono indagate per stalking e diffamazione. Ma procediamo per punti per comprendere cos’è successo.

Nino Frassica, la scomparsa del gatto Hiro: perché moglie e figliastra sono state denunciate

Tutto è iniziato con l’appello sentito e disperato di Nino Frassica, impegnato a Spoleto sul set di Don Matteo 14. Il gatto di nome Hiro, scomparso il 26 settembre 2023, è un membro della famiglia. “Il mio gatto Hiro è scomparso, non lo troviamo da questa mattina. Se sei di Spoleto, il mio gatto è microchippato e mandami un messaggio in privato. La ricompensa per chi ce lo riporta è di 5mila euro”, ha scritto inizialmente, per poi aumentare la taglia a 10mila euro.

Tutto ciò, però, non è servito: il gatto non è ancora stato ritrovato. Ma, oltre il danno di aver perso un membro amatissimo della famiglia, per cui Nino Frassica, la moglie e la figliastra si sono battuti sin da subito, è scattata la denuncia ai danni proprio delle due donne. Al momento, dunque, Barbara Exignotis e Valentina Lubrano sono indagate con l’accusa di atti persecutori e diffamazione. La denuncia è stata presentata dai vicini di casa, che sono finiti nel centro delle polemiche e delle critiche sui social, accusati di aver tenuto in ostaggio il gatto Hiro.

Barbara Exignotis commenta la vicenda legale

Stiamo facendo di tutto per riavere il nostro Hiro e questa è l’unica cosa che conta mentre di tutto il resto si sta già occupando il mio avvocato”, ha replicato la Exignotis al Corriere della Sera, aggiungendo di assumere Xanax e Prozac e bevo birra” per superare la scomparsa di Hiro. Secondo i vicini, i Conti, sarebbe avvenuta una vera e propria campagna di diffamazione sui social, dove la Exignotis ha accusato apertamente proprio loro. Tuttavia, i vicini hanno acconsentito a un sopralluogo delle forze dell’ordine, come rivelato dal legale al Corriere.

Non hanno trovato alcuna traccia di Hiro nella loro abitazione. Purtroppo, si sono trovate al centro di una tempesta di insulti, minacce gravi come il lancio di un sasso fino ad atti persecutori come lo stalking. Senza considerare l’odio che si è scatenato in Rete contro i Conti. Adesso attendiamo fiduciosi il corso della giustizia”, ha commentato l’avvocato dei vicini.

Ora, l’apertura del fascicolo della procura della Repubblica di Spoleto sul Caso Hiro dovrà fare luce su quanto accaduto. Ad aver dato notizia della denuncia è stato il TgR dell’Umbria. Dopo la querela, l’Ansa ha contattato la Procura spoletina. “Confermiamo che a seguito di querela è stato aperto un fascicolo in relazione alla vicenda citata”. All’Ansa, la Exignotis ha detto: “Il mio avvocato mi ha detto di stare in silenzio assoluto“. Nino Frassica ha spiegato che hanno fatto di tutto per riavere Hiro. “Cani molecolari, droni”. Ma nulla è servito: il gatto risulta ancora scomparso.