Un video su Instagram svela il futuro musicale dei Måneskin. Secondo alcune indiscrezioni il gruppo guidato da Damiano David sarebbe pronto a una nuova avventura. La band infatti starebbe organizzando una collaborazione con Iggy Pop, leggenda della musica e produttore discografico statunitense.
Il leader degli Stooges è comparso in un video pubblicato sul profilo Instagram della band romana. Nella clip, l’artista saluta i Måneskin con un “Ciao, ciao”, scherzando con i ragazzi. A far sognare i fan è soprattutto la didascalia del video: “Keep an eye oh this. Soon Iggy Pop”, si legge, ossia: “Tenetelo d’occhio. Presto Iggy Pop”. Per ora non c’è ancora stato nessun annuncio ufficiale, ma in tanti sperano che possa esserci in futuro una collaborazione.
Considerato fra le icone del rock, Iggy Pop è sempre stato molto apprezzato dai Måneskin. Se Victoria De Angelis l’ha definito “punk daddy”, ossia “papà punk”, Damiano qualche tempo fa aveva postato sui social uno scatto in cui mostrava la locandina di un concerto a Roma. Altri indizi riguardo la collaborazione sono poi arrivati grazie al commento della Sony, attuale casa discografica del gruppo.
Nel frattempo il successo della band romana non si ferma e i Måneskin continuano a collezionare un successo dopo l’altro. Merito di brani strepitosi, ma anche del grande carisma degli artisti romani che da X Factor al Festival di Sanremo sino agli Eurovision non si sono mai fermati. Una corsa senza fine quella del gruppo che ha conquistato il mondo con le sue hit.
“Era solo il 2016, e suonavamo nei ristoranti, per strada, in via del Corso – ha raccontato Victoria qualche tempo fa, ricordando gli esordi -. Damiano senza neanche un microfono, la chitarra di Thomas con le corde strampalate, Ethan tamburellava su un cajón. Alle occupazioni dei licei di Roma (Kennedy, Virgilio, Mamiani) abbiamo avuto le nostre prime conferme e mezz’ore di celebrità, tra chi ci criticava e quelli che “ammazza che fighi questi”. Una delle rare volte in cui ci avrebbero pagato – 50 euro a testa – li offrimmo a quelli dopo di noi perché ci facessero suonare al posto loro, più tardi appunto, che ci sarebbe stata più folla. Avevamo già capito come funzionava. La visibilità valeva più dei soldi. Lo pensiamo ancora”.