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Il successo travolgente dei Måneskin non sembra destinato a spegnersi nel giro di breve tempo, tuttavia iniziano a comparire piccole ombre lungo la strada in ascesa della band romana. Di recente, uno dei loro concerti è finito sotto accusa per un termine razzista utilizzato sul palco. E Damiano ha deciso di scusarsi subito con i suoi fan.
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L'esibizione in questione risale allo scorso giugno, nel bel mezzo del tour europeo a cui i Måneskin hanno dato inizio poco dopo la loro vittoria all'Eurovision Song Contest 2021. Il concerto è quello di Berlino, un evento live che è stato persino trasmesso su TikTok ottenendo numeri strepitosi. È in questo contesto che la band ha portato sul palco una cover ora finita al centro delle polemiche: si tratta di Black Skinhead, brano del 2013 del rapper statunitense Kanye West.
I Måneskin hanno censurato gran parte dei termini che sarebbero potuti essere considerati razzisti, ma a quanto pare ne è sfuggito loro uno. Nella canzone si parla infatti di "coon", che in passato avrebbe avuto un'accezione dispregiativa nei confronti delle persone di colore. La band non era probabilmente a conoscenza di tale significato - che ad onor del vero risale a tempi piuttosto lontani. Ne sono prova le parole di Damiano, che si è prontamente scusato con un lungo messaggio su Twitter.
"Ho appena visto ciò che è accaduto e voglio veramente scusarmi per l'offesa che ho cantato nel brano di Kanye qualche mese fa. Ho cambiato il resto del testo perché non avevo voluto essere offensivo, non conoscevo il significato di questa parola e non avrei mai detto qualcosa di simile intenzionalmente" - ha scritto Damiano, rispondendo alle molte accuse che nelle ultime ore si sono diffuse sul web.
E ancora: "So che quello che ho fatto è sbagliato e voglio chiedere scusa a tutti: avrei dovuto informarmi meglio e fare attenzione a ciò che stavo per cantare. Grazie per avermi fatto notare l'errore, siamo molto dispiaciuti se abbiamo ferito o mancato di rispetto a qualcuno, questa sarà una lezione per il futuro e faremo del nostro meglio per istruirci".
I Måneskin stanno vivendo un momento d'oro: il loro successo internazionale ha raggiunto vertici incredibili, e sono in vetta alle classifiche con il loro ultimo singolo I Wanna Be Your Slave. Tuttavia, nelle ultime settimane sono arrivate le prime critiche d'oltreoceano: "Se questa roba è ciò che sta prendendo piede, è meglio che il rock sia morto" - ha sentenziato Chris Deville, sulle pagine di Stereogum.