Katia Ricciarelli parla del suo dramma. E Silvia Toffanin si commuove

La soprano si è confessata nel salottino di Verissimo, lasciando Silvia Toffanin senza parole per la commozione

Quest’oggi abbiamo avuto la possibilità di conoscere qualcosa in più sulla grande Katia Ricciarelli, un’artista molto amata dal pubblico. La soprano è stata ospite di Silvia Toffanin, e nel corso della puntata di Verissimo si è raccontata a tutto tondo, regalandoci qualche aneddoto della sua vita.

Appena entrata in studio, la Ricciarelli ha rivelato di aver avuto un piccolo incidente che le ha causato problemi ad un ginocchio. Ma sono bastati pochi istanti a far sì che l’artista si sentisse a proprio agio, guardando alcune immagini che Silvia Toffanin aveva preparato per lei.

Dopo aver visto un breve riassunto della sua carriera, Katia si è lanciata in un racconto che ha lasciato tutti sconvolti. Quando era ancora giovanissima – aveva appena 18 anni – ha conosciuto a Venezia un monaco benedettino di 33 anni. Con lui ha preso delle lezioni di canto gregoriano, ma ben presto le cose sono precipitate.

Mi trattava come una figlia, finì per convincermi che la mia vocazione era per la vita monastica resto mi resi conto che si era innamorato e, non potendo possedermi fisicamente, pretendeva che nessun altro mi avesse.

Così ha detto Katia Ricciarelli, dichiarando che a quel punto ha pensato di farsi suora, sebbene sua madre avesse cercato di convincerla a rinunciare a quella idea. Ma una volta capite le vere intenzioni del benedettino, si è sentita profondamente tradita.

Per me è stato un trauma pazzesco, rimasi distrutta, avevo fiducia verso di lui, e provai a togliermi la vita. Tentai il suicidio con i sonniferi nel mio alloggio di Campo San Canzian. Fu mia madre a ritrovarmi esanime e a salvarmi.

Con questa dichiarazione, la Ricciarelli ha fatto commuovere il pubblico di Verissimo. La Toffanin, con gli occhi lucidi, l’ha dunque incoraggiata a parlare del meraviglioso rapporto con la mamma. È stata proprio lei a trasmetterle l’amore per il canto e ad incoraggiarla in ogni sua scelta. Al contrario, di suo padre non ha un buon ricordo.

Lo ha visto una sola volta, quando era già grande, e si è trattato di un incontro fortuito. Era in ospedale per un concerto di beneficenza, e lui era ricoverato proprio lì, in fin di vita. La madre, in realtà, non voleva che Katia lo conoscesse: “Non lo voleva assolutamente, per come si era comportato. Infatti io porto, con orgoglio, il bellissimo cognome di mia madre”.