Ilary Blasi svela un retroscena sulla storia con Totti: “Era destinata a finire”

Ilary Blasi parla dell'amore per Francesco Totti e fa una confessione

Da sempre molto riservata, Ilary Blasi racconta per la prima volta un retroscena sulla storia d’amore con Francesco Totti. Una love story iniziata quando lei era una Letterina di Passaparola e lui il Capitano della Roma: entrambi erano giovanissimi e alle prese con la carriera in ascesa per questo, come ha svelato la conduttrice, la storia era “destinata a finire”.

Erano gli anni Duemila quando Totti e la Blasi iniziarono a frequentarsi, rendendo pubblico il loro amore con quel “Sei unica” scritto sulla maglietta del calciatore e mostrato dopo un gol. All’epoca furono tanti i gossip sulla coppia e diverse volte si parlò di tradimenti e bugie. Il pettegolezzo più doloroso fu senza dubbio quello su un flirt di Francesco con Flavia Vento, diffuso da Fabrizio Corona (che oltre dieci anni dopo si è scontrato con Ilary per questo), quando la Blasi stava per sposarsi ed era incinta del primogenito Cristian.

Nel 2005 le nozze romanticissime, trasmesse in diretta tv, poi la nascita di Chanel e di Isabel. Qualche mese fa la coppia ha festeggiato quattordici anni d’amore, un traguardo raggiunto credendo sempre nella forza del loro sentimento.

“La vita privata è stata impegnativa – ha racconto la Blasi a Oggi -: eravamo giovani e ogni Velina e ogni Letterina si metteva col calciatore. Era un binomio scontato, erano storie che poi magari duravano poco. Anche la nostra sembrava destinata a finire. Per questo motivo venivano additate spesso terze persone fra noi”.

Ilary ha rivelato che all’epoca cercarono di difendersi dai gossip, credendo fermamente nell’amore che li univa. “Se non fossimo stati saldi, saremmo impazziti – ha confessato la conduttrice di Eurogames – evidentemente era più forte il nostro mondo ‘interno’, visto che siamo ancora qui. È subentrata la protezione verso ciò in cui credevamo, spontaneamente, inconsciamente. Abbiamo sempre avuto una vita normale con i nostri amici, la nostra famiglia – ha aggiunto -. Francesco, pur essendo ‘il Capitano’, provava a vivere la sua normalità. Ed è stata la protezione reciproca che ci ha salvati”.