Tutto è pronto per la finalissima di sabato 22 maggio dell’Eurovision Song Contest e la vera notizia è che i Maneskin, che gareggiano con Zitti e buoni in rappresentanza dell’Italia potrebbero davvero vincere. Almeno secondo i bookmakers stranieri.
“Non succede, ma se succede…”. Dopo il Festival di Sanremo, il quartetto romano punta con la loro Zitti e Buoni a conquistare anche l’Eurovision sabato 22 maggio è pronto per il gran finale dall’Ahoy Arena di Rotterdam (la diretta su Rai1 dalle 20.40 con il commento di Gabriele Corsi e Critiano Malgioglio).
Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan partono da favoriti, secondo i bookmakers, “e un po’ ci stiamo credendo”, dicono senza falsa modestia. “Sotto il nostro controllo c’è solo la performance. Il giudizio lo lasciamo agli altri”.
I Maneskin dovranno vedersela con altri 25 team: “Siamo molto orgogliosi di rappresentare l’Italia davanti a un pubblico così vasto. L’Eurovison è un evento enorme e noi speriamo di far parlare la nostra musica e di far vedere che in Italia non c’è solo il melodico ma anche il rock“.
L’importante, è non incappare in una delle cose proibite rigorosamente dal concorso, tra le quali dire parolacce. I Maneskin, infatti, hanno dovuto modificare il testo di Zitti e buoni per calcare il palco di Rotterdam.
Ecco le 5 cose da non fare assolutamente all’Eurovision, pena la squalifica:
- L’Eurovision è un concorso tra Paesi, non è il luogo adatto per affrontare questioni politiche o regionalismi anche se si dovesse trattare solo di sventolare una bandiera. Allo stesso modo non sono ammessi “testi, discorsi, gesti di natura politica o simile”. Ad esempio, la voce della Georgia del 2009 ‘We Don’t Wanna Put It In’ è stata vietata per aver criticato il premier russo Putin con un ritmo da discoteca.
- Non è la prima volta che un artista italiano deve modificare la canzone per partecipare all’Eurovision. Nel 2017, per esempio, Francesco Gabbani dovette ridurre la sua Occidentali’s karma di 30″, togliendo una parte della prima strofa e la frase “Piovono gocce di Chanel su corpi asettici…”, il regolamento, infatti, vieta anche citazioni di marchi commerciali.
- Per partecipare al concorso, meglio che “i conti tornino”. La Romania, infatti, è stata espulsa dal contest del 2016 a causa dei debiti che la sua emittente statale aveva con i produttori dell’Eurovision.
- Non sono consentite imprecazioni o altri linguaggi inaccettabili nei testi o nelle esecuzioni delle canzoni. Quindi, oltre ai riferimenti politici, non ci saranno parolacce, gesti scortesi e discorsi di odio. I Maneskin hanno, così, modificato il testo di “Zitti e buoni”. “Siamo ribelli, mica scemi. Non ci ha fatto piacere dover cambiare il testo, ma c’è un discorso di buon senso” ha commentato il leader del gruppo, Damiano.
- Infine, tra le regole più bizzarre, non si può suonare uno strumento dal vivo. I tempi dello spettacolo, infatti, sono troppo veloci e la musica è sempre una base, anche quando ci sono i musicisti sul palco. Invece si deve cantare dal vivo.