L’attrice Emmanuelle Debever si è tolta la vita: accusò di stupro Depardieu

L'attrice Emmanuelle Debever si è tolta la vita lo scorso 7 dicembre, gettandosi nella Senna: fu tra le prime ad accusare Depardieu di violenza sessuale

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Nicoletta Fersini

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Si è tolta la vita lo scorso 7 dicembre, gettandosi nella Senna a Parigi. Se n’è andata così l’attrice Emmanuelle Debever, che aveva 60 anni e alle spalle una carriera segnata da successi ma anche da ombre che non ha mai dimenticato.

Il suo nome non era noto ai più, sebbene avesse accusato di violenza sessuale l’attore Gérard Depardieu, che l’avrebbe molestata sul set del film Danton nei primi anni Ottanta. Fu una delle prime donne a esporsi pubblicamente in tal senso, quando l’attore fu assolto nel 2019 dal caso aperto per la denuncia di Charlotte Arnould. La scomparsa dell’attrice proprio nel giorno della messa in onda in Francia di un documentario che riassume l’inchiesta.

Emmanuelle Debever si è tolta la vita a 60 anni

La morte è sempre una tragedia, ma quella di Emmanuelle Debever sta lasciando una ferita particolarmente amara nel cuore dei lettori. I media francesi non parlano d’altro da qualche ora a questa parte: l’attrice è morta lo scorso 7 dicembre all’età di 60 anni, come confermato sui social dai suoi colleghi dell’Institute National de l’Audiovisuel.

Il suo era un talento raffinato, che ha riscosso un bel successo negli anni Ottanta nonostante abbia recitato in pochi film rispetto ad altri colleghi. Sul set, però, non aveva conosciuto soltanto la fama ma anche il suo presunto carnefice. Presunto perché, di fatto, l’attrice non ha mai denunciato formalmente Gérard Depardieu, noto alle cronache per una inchiesta che non troppo tempo fa ne aveva fatto emergere il lato più oscuro: quello di un uomo che, approfittando della propria posizione, avrebbe molestato e violentato colleghe più giovani.

Secondo quanto riportato dalla giornalista Camille Nevers del quotidiano Libération, Emmanuelle Debever “Si è gettata nella Senna qualche giorno fa”. Una tragica coincidenza, o forse no. Proprio nel giorno del suicidio, infatti, era andato in onda su France 2 il programma Complément d’enquête, con uno speciale dedicato proprio all’inchiesta sui casi di presunte violenze sessuali commesse dall’attore, dal titolo Gérard Depardieu: la chute de l’ogre. “Le coincidenze esistono, sì, per farci sapere che a volte le disgrazie, gli orrori, non sono casuali“, ha scritto la giornalista.

Gérard Depardieu, le accuse di molestie e violenza sessuale

Quel che la giornalista Camille Nevers fa notare, con non poca amarezza, nel post condiviso su Instagram è come le parole di Emmanuelle Debever siano passate quasi del tutto inosservate cinque anni fa. L’attrice aveva appreso la notizia della totale assoluzione di Depardieu dalle accuse di violenza sessuale lanciate in prima istanza da un’altra attrice, Charlotte Arnould. Era il 2019 eppure sembrano passati secoli: allora quasi nessuno aveva espresso solidarietà a Charlotte, fatta eccezione per poche come Emmanuelle che ne approfittò per togliersi dal cuore un grande peso.

“Monsieur Depardieu. Oggi assolto dall’accusa di stupro e violenza sessuale. No comment – aveva scritto su Facebook -. Molte cose sono state permesse durante le riprese di questo film [riferendosi a Danton, che la vide sul set con Depardieu nel 1983, ndr]… Approfittando dell’intimità all’interno di una carrozza, infilando la sua grande zampa sotto le mie sottane, per sentirsi presumibilmente meglio”.

Il caso di Charlotte Arnould ha aperto un vaso di Pandora a cui sono seguite tante testimonianze di donne (se ne contano oltre 13), in gran parte giovanissime, che hanno raccontato le loro storie di violenza. Gérard Depardieu si è sempre discolpato da tali gravi accuse e il tribunale gli ha dato ragione.