“Revocare l’Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni e Fedez”: la decisione del Comune di Milano

Chiara Ferragni e Fedez hanno ricevuto l'Ambrogino d'Oro nel 2020: la decisione del Comune di Milano sulla massima onorificenza

Foto di Martina Dessì

Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

L’Ambrogino d’Oro conferito a Chiara Ferragni e Fedez non viene revocato. L’imprenditrice digitale, indagata per truffa aggravata dopo la multa da 1 milione dell’Antitrust per il caso del pandoro griffato, è finita nel mirino dell’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia in consiglio comunale, dove si è svolta la votazione per la revoca della massima onorificenza assegnata dal Comune di Milano ogni 7 dicembre. L’Assemblea ha quindi deciso di mantenere il riconoscimento per i Ferragnez con 21 voti contrari, 8 favorevoli e due astenuti.

I motivi dell’Ambrogino d’Oro ai Ferragnez

Chiara Ferragni e Fedez hanno ricevuto l’Ambrogino d’Oro, massima onorificenza conferita dal Comune di Milano, nel 2020 e per l’impegno profuso durante l’emergenza Covid, promuovendo una raccolta fondi per realizzare una terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele. A dare il suo parere negativo sul provvedimento, poi bocciato anche dal consiglio comunale, è stato il Sindaco Beppe Sala: “Nessuno di noi sa quello che è successo veramente alla pizzaiola del Lodigiano ma dobbiamo abituarci tutti a far sì che la magistratura faccia il suo corso, ha spiegato il Primo Cittadino. Chiara Ferragni, per quello che la conosciamo ha una solidità tale da poter reagire anche a qualcosa che le si scaraventa addosso, ma non lo sappiamo. Quindi credo che attendere che la magistratura faccia il suo corso in modo compiuto sia utile”.

Il Sindaco si è inoltre espresso sulle modalità di assegnazione degli Ambrogini, sottolineando come vi sia la necessità di rivedere il regolamento “perché così allora noi dovremmo essere in grado di poter dire che queste fattispecie un po’ più specifiche portano alla revoca”. E ancora: “Io sono e siamo contrari alla revoca a Ferragni e spero che anche questo caso dia l’impulso a una riflessione sugli Ambrogini che sono una cosa importante per la città. Le onorificenze dovrebbero essere assegnate a persone che si distinguono veramente e che non hanno diritto ad altri riconoscimenti. Mentre spesso lo diamo a persone che dalla città hanno già molto”.

Le reazioni alla decisione del Comune di Milano

A esprimersi nel merito, oltre al Sindaco Beppe Sala, è stato anche il capogruppo del PD Filippo Barberis: “Revocare un Ambrogino assegnato per fatti diversi, congiuntamente al marito, e con indagini ancora in corso è una evidente forzatura istituzionale”, specificando poi che la vicenda del pandoro griffato e delle uova di Pasqua non è piaciuta al partito: “Per me il tentativo di Fratelli d’Italia è di blandire l’indignazione popolare, quando stiamo discutendo di atti di indirizzo collegati al bilancio. Noi continueremo a votare e abbiamo già votato azioni come potenziare i posti negli asili nido e l’offerta di case a prezzi sociali senza farci distrarre da polemiche strumentali”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo, che ha presentato l’ordine del giorno, invece sostiene: “Sul caso Ferragni tutti hanno espresso distanza dall’assenza di etica dimostrata nel trattare il mondo del volontariato. Ma quando si è trattato di votare la revoca dell’Ambrogino non c’è stata coerenza da parte di tutti”. E conclude: “Non auguriamo eventuali guai giudiziari a nessuno, ma quando si parla di volontariato esigiamo totale rispetto verso decine di migliaia di persone che in tutta Italia e a Milano dedicano la loro vita al servizio degli altri”.