Briatore: “Impossibile vendere pizze a 4 euro”. La replica dei napoletani

Briatore posta un video a difesa delle sue pizze costose: "Impossibile vendere una margherita di qualità a 4 euro”. La replica dei napoletani (e del web)

Flavio Briatore e la (nuova) polemica sulla pizza, che sta tenendo banco in questi giorni. L’imprenditore ha replicato con un video postato sui suoi canali sui social alle critiche sul caro prezzo delle pizze nella sua catena Crazy Pizza sostenendo l’impossibilità di vendere a 4 euro un prodotto fatto con ingredienti sani e genuini, sostenendo i costi dei dipendenti e dei locali.

“Cosa mettono dentro questi signori, se devi pagare le materie prime, gli stipendi ai dipendenti, la luce , il gas: o vendi 50mila pizze al giorno o è impossibile mantenere questi prezzi..”

Briatore e la polemica sulla pizza a 5 euro: la replica di Napoli

La risposta dei napoletani non si è fatta attendere: martedì 21 giugno a mezzogiorno presso la storica pizzeria Sorbillo ai Tribunali, nel centro storico di Napoli, dove la Margherita verrà venduta a quattro euro, quella «a portafoglio» sarà distribuita gratis ai cittadini e si terrà una lezione per spiegare come nasce questo prodotto «super-economico ma sano e genuino» e a quali costi

Briatore la pizza: la risposta di Grasso, presidente dell’Unione pizzerie storiche di Napoli

“Le mode passano, la tradizione resta”, ha detto il presidente dellUnione delle pizzerie storiche napoletane Le Centenarie Salvatore Grasso, rispondendo alle provocazioni di Flavio Briatore che, in un messaggio via social ai titolari delle pizzerie di Napoli, aveva giustificato l’alto prezzo della pizza servita nel suo locale con l’utilizzo di materie prime di alta qualità, la giusta paga ai dipendenti e il peso delle tasse. “Le nostre attività sono sul mercato da oltre un secolo – precisa Grasso – ma, per favore, non chiamiamo il locale di Briatore pizzeria. Il suo scontrino medio non è determinato dal prezzo della pizza. Il suo è un format, vincente. E ne siamo contenti. Ma un locale storico che vive da oltre un secolo non è certo da meno”.

Briatore e l’affair pizza, le repliche di Miccù e Condurro

Il presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù, che spiega: “La pizza napoletana è un piatto pop, ossia popolare. Ha contribuito a sfamare intere generazioni, superando le crisi più dure che la città ha attraversato. Dalla guerra al colera. Il problema non è a quanto si venda la pizza con l’astice blu come condimento, ma a quanto sia giusto vendere una Margherita o una Marinara fatta con ingredienti di qualità. È troppo generico parlare di pizza: le classiche conservino il valore della tradizione e di piatto popolare. Quelle cosiddette da chef sono un’altra cosa e possono avere prezzi diversi”.

Alessandro Condurro, ad dell’Antica Pizzeria Michele in the World, imprenditore con locali in tutto il mondo nati sulla scorta di una tradizione familiare, commenta: “Briatore ha fatto male i conti: è vero che la pizza non può costare più solo 4 euro, perché se si usano ingredienti di qualità, con tutti gli aumenti di oggi, non può essere pagata così poco. Ma può costarne 6, e non 14. A lui dico che io vendo la Marinara o la Margherita a 6 euro e questo non significa che ho i dipendenti in nero. Noi paghiamo tutti i contributi e le tasse”.

Briatore e la pizza, le regole per una vera pizza napoletana

A stabilire quali caratteristiche deve avere la vera pizza napoletana è proprio il disciplinare Avpn, un insieme di regole, finalmente codificate, trasmesse oralmente da generazioni di pizzaioli napoletani, che ne tramandavano i segreti da padre in figlio. Nel 1984 Antonio Pace e Lello Surace unirono i più importanti e rinomati pizzaioli dell’epoca per sintetizzare le regole fondamentali per riconoscere una vera pizza napoletana e differenziarla dalle tante altre varietà esistenti, donandole così massima dignità e riconoscenza. Da allora, il disciplinare è stato il cuore dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che difende la tradizione di questo antico piatto e ne diffonde i segreti, tutelandone l’unicità e le caratteristiche.

Briatore e la polemica sulla pizza, i commenti ironici di Twitter

Chiudiamo con una selezione dei più divertenti e ironici commenti pubblicati su Twitter. Perché non solo i napoletani, ma tutta Italia ha reagito a Briatore, più o meno in accordo. 

“Sulla Marinara  di #Briatore le alici vengono dal paese delle meraviglie”

“Da #Briatore se chiedi una bionda arriva direttamente Charlize Theron”

“Uno che si fa immortalare mangiando la pizza partendo dal cornicione ha qualche problema a prescindere. #Briatore”

“Io una volta ho preso una #pizza a domicilio da #Briatore e ho pagato 265 euro. Però il ragazzo delle consegne era #Alonso”.

“Da #Briatore se ordini la Margherita te la prepara Riccardo Cocciante”.

“La #pizza è stata riconosciuta dall’#UNESCO capolavoro culinario inserita nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità. Quella che si fa a #Napoli con 4€ Ditelo a #Briatore”

“Insomma dai, basta polemiche, da Briatore si mangia un’ottima pizza a portafoglio, però il portafoglio ce lo devi mettere tu”

“Da Briatore, se ordini una 4 stagioni, te la porta al tavolo il pronipote di Vivaldi”

“Briatore:”Da me una pizza costa 65 euro solo di ingredienti” Ma che  ingredienti usa?  Un lievito madre con 5 figli a carico?”