“Ho deciso di condividere la mia esperienza”, scrive Uma Thurman in un emozionante editoriale pubblicato dal Washington Post . “Quando avevo soltanto 15 anni e avevo appena cominciato la mia carriera da attrice, rimasi accidentalmente incinta di un uomo molto più grande di me. L’aborto è stata la decisione più difficile della mia vita”.
Sono passate settimane dall'entrata in vigore del Senate Bill 8, eppure la protesta non si arresta. E come potrebbe essere altrimenti? Questa nuova, esasperante e restrittiva legge contro l'aborto emanata in Texas getta delle ombre oscure sulla vita di tutte le donne privandole della loro libertà di scelta.
L'interruzione di gravidanza, infatti, è vietata dopo le 6 settimane di gestazione, anche in caso di stupri, incesti o malformazioni del feto. Basta che il medico rilevi l'attività cardiaca dell'embrione per negare l'aborto, per questo la legge è stata anche soprannominata heartbeat bill. Una situazione, questa, che priva le donne dei loro diritti umani e che potrebbe dar vita a un'ondata di aborti clandestini e pericolosi paragonabile solo a quella del passato.
Il mondo intero si è unito alle proteste delle donne texane che si sono viste negare la loro libertà con l'emanazione di questa legge. Anche i protagonisti dello star system sono intervenuti e tra questi in prima linea troviamo Uma Thurman.
L'attrice, modella e attivista statunitense si è schierata contro la legge sull'aborto in Texas condividendo con il mondo intero un aneddoto doloroso del suo passato, attraverso un editoriale condiviso dal Washington Post.
"Non ho nulla da guadagnare da questa rivelazione, e forse molto da perdere" - racconta Uma Thurman - Con la speranza di allontanare le fiamme della controversia dalle donne vulnerabili sulle quali questa norma avrà un effetto immediato, ho deciso di condividere la mia esperienza. Quando avevo soltanto 15 anni e avevo appena cominciato la mia carriera da attrice, rimasi accidentalmente incinta di un uomo molto più grande di me. Ero indecisa, pensavo di portare a termine la gravidanza".
L’attrice di Pulp Fiction e Kill Bill nel suo editoriale racconta che ha riflettuto molto sulla possibilità di tenere il bambino, ma anche su tutte le difficoltà che avrebbe avuto nel crescere un figlio a 15 anni. Così ha scelto di non portare avanti la gravidanza. "Il mio cuore era comunque spezzato", scrive.
Uma Thurman, che poi mamma lo è diventata di tre splendidi ragazzi, Maya, Levon Roan e Luna, ha raccontato che non è stato facile interrompere la gravidanza, che quella scelta è stata forse la più difficile della sua vita, ma le ha permesso di crescere e di diventare la madre che sognava di essere.
"Sostengo le donne che fanno questa scelta perché conosco il dolore che si prova. La mia vita è stata straordinaria, ma anche segnata, come la loro. L’aborto è stata la decisione più difficile della mia vita, mi ha causato talmente tanta angoscia che mi rattrista ancora adesso" scrive ancora l'attrice con la speranza che qualcosa di concreto per salvare i diritti umani delle donne americane sia fatto al più presto.