Stefania Orlando: “Noi donne non abbiamo una data di scadenza”

Stefania Orlando lancia un messaggio per tutte le donne: non esiste una data di scadenza e l'avanzare dell'età, coi relativi cambiamenti, è da vivere in modo libero

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

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Le donne sono sempre al centro di giudizi e pregiudizi. Diciamolo, qualunque decisione si prenda c’è sempre qualcuno pronto a puntare il dito, specialmente quando a farlo è un volto noto dello spettacolo che – come ogni essere umano sul pianeta – cresce, invecchia. Stefania Orlando ne ha parlato in un’intervista alla Gazzetta di Siena, togliendosi qualche sassolino su argomenti tabù come l’avanzare dell’età e la menopausa, ma anche sulla libertà di essere sé stesse e di piacersi.

Il messaggio di Stefania Orlando

Il messaggio della conduttrice televisiva arriva come una sorta di manifesto per tutte le donne: non esiste una data di scadenza per essere affascinanti, intraprendenti o semplicemente sé stesse. Spesso il dibattito pubblico trasforma i social network in tribunali pronti a puntare il dito contro una donna e condannarla per un abito troppo corto o un atteggiamento considerato “fuori tempo massimo”.

Stefania Orlando ha ammesso di essere stata spesso bersaglio di certi commenti indesiderati: “Noi donne non abbiamo una data di scadenza, eventualmente ce la diamo noi ad un certo punto. Possiamo, anzi, dobbiamo, continuare a sognare, a fare progetti, a sentirci donne affascinanti, se lo vogliamo ma siamo anche libere di non farlo se, al contrario, non ce la sentiamo. Purtroppo spesso succede di essere additate proprio da altre donne“.

Una “brutta pratica”, così la definisce, a cui purtroppo è abituata: “Ma non per questo rinuncio a vestirmi come voglio. (…) Credo che ognuno di noi sia libera di essere come vuole.

La menopausa e i cambiamenti del corpo

Un altro punto interessante è la normalizzazione dei cambiamenti fisici, specialmente quelli che hanno a che fare con la menopausa. Inevitabili, certo. Ma anche qui mira di un modo di pensare che tende ancora oggi a sminuire le donne.

“La menopausa è sempre vista come un momento in cui la donna invecchia, ma è semplicemente un momento in cui la donna, biologicamente, non può più avere figli – spiega -. Per il resto tutti invecchiamo e credo che, invece, sia proprio il momento in cui una donna comincia a vivere una sua seconda giovinezza. È un luogo comune pensare che la sessualità finisca, il desiderio sessuale finisca, anzi è un momento in cui si ritorna un po’ adolescenti. Bisogna continuare ad avere i nostri sogni. (…) Diventiamo più sagge e quindi siamo delle donne più complete, più risolte”.

Per la conduttrice, anzi, si tratta di qualcosa di positivo: “Mi trovo meglio con il mio corpo adesso rispetto a quando avevo vent’anni o trent’anni”.

Mentre c’è chi pensa all’apparenza (altrui), Stefania Orlando rivendica il diritto di curare la propria immagine esclusivamente per sé stesse, non per cercare consenso. “Alle donne viene ancora chiesto di giustificare il proprio aspetto – dice -. Se non si fanno il ritocchino (…) allora sono sono troppo trasandate  (…) se invece una donna si cura non pochino e ricorre alla medicina estetica allora dicono: ‘Mamma mia, questa non accetta il passare del tempo!'”.

“Noi, ovviamente, siamo nati da una parte del mondo in cui siamo donne libere. Dobbiamo noi stesse liberarci da certi tabù, da certe convenzioni. Essere libera significa essere quello che vogliamo e non aver paura del giudizio degli altri”, conclude.