La separazione di una band è complessa, intricata e dolorosa tanto quanto la fine di una storia d’amore. È raro che la rottura avvenga in modo pacifico, ancor di più che siano tutti contenti. Rimpianti, recriminazioni e rancori non mancano, neppure nella rottura dei fu Matia Bazar. A distanza di parecchi decenni, Antonella Ruggiero rimpiange l’essere entrata nel gruppo, mentre l’ex tastierista Piero Cassano accusa la cantante di irriconoscenza e divismo.
Piero Cassano contro l’ex cantante
Piero Cassano, probabilmente, è uno dei pochi che legge ancora i giornali. E acquistando il Corriere della Sera si è trovato a sorpresa un volto a lui parecchio familiare, quello di Antonella Ruggiero, la cantante che lo accompagnò – assieme a Carlo Marrale, Aldo Stellita e Giancarlo Golzi – nell’avventura musicale dei Matia Bazar. E se rivederne il viso forse gli avrà fatto piacere, le parole di Ruggiero hanno dato parecchio fastidio al tastierista, che ha duramente risposto via social.
“Certe tue dichiarazioni – si rivolge direttamente all’ex collega – non ti fanno onore. Anzi senza mezzi termini hanno fatto venir fuori la persona che seppur bravissima nel cantare, non racconta molte verità, se le gira e le racconta alla sua maniera”. Agli occhi di Cassano, Ruggiero appare “irriconoscente nei confronti di un grande passato di gruppo, ma soprattutto priva di totale rispetto nei confronti di Giancarlo Golzi e Aldo Stellita, (si chiamano così le persone morte tuoi ex compagni Matia Bazar, che non hai avuto minimamente il coraggio di nominare)”.

Furono proprio i Matia Bazar, sottolinea Cassano a far nascere il mito di Antonella Ruggiero: “non dimenticarlo mai, che, se sei l’artista stratosferica di oggi, lo devi sicuramente alla tua voce, ma anche a tutti noi indistintamente. Carlo Marrale più di me, ha scritto per te e per il gruppo canzoni uniche, meravigliose, che rimarranno nella storia nei tempi dei tempi, quelle che ti hanno dato la prima vera notorietà. Canzoni, tra l’altro, che nei tuoi concerti canti ancora…”.
Infine, un attacco diretto e personale, che oltrepassa la sfera professionale per mirare dritto alla donna dietro la cantante: “Avevo da subito capito che seppur brava, avevi un carattere poco sensibile. Capisco lo sforzo che fai con te stessa per apparire al pubblico una persona normale… perché ti senti ‘diva’, un essere superiore. Ma solo perché hai una bella voce?”.
Cosa ha detto Antonella Ruggiero sui Matia Bazar
Nella lunga intervista al Corriere, Antonella Ruggiero afferma che furono i membri della PFM a presentarla agli altri membri della band che avrebbe preso il nome dei Matia Bazar – dichiarazione che Cassano contesta come falsa. Forse, però, a ferire l’ex compagno, più che le dichiarazioni sulla nascita dei Matia, sono state quelle riguardanti la loro fine. Fu la cantante a lasciare (in seguito sostituita da Laura Valente), perché voleva “fare altro, perché la routine dei concerti, delle prove, delle trasferte mi avevano stancato, forse anche inaridito. Volevo un rinnovamento che fosse prima di tutto personale”.
Un desiderio che, a quanto racconta lei, non fu compreso dagli altri membri del gruppo: “È stato un addio difficile. Non drammatico, per carità, ma nonostante io avessi mandato per tempo i preavvisi e avessi comunicato la decisione con largo anticipo, gli altri compagni di band hanno fatto fatica a capire”. Qui, Ruggiero tira fuori la differenza tra uomini e donne, e l’incapacità dei primi di cogliere le “sfumature interiori”. Chissà, a guardare la reazione di Cassano, sembra che dietro ci sia stato qualcosa di più…