Ornella Vanoni è morta, addio alla cantante delle grandi emozioni

Addio a Ornella Vanoni, morta a 91 anni nella sua abitazione a Milano: i ricordi indelebili di una vita per la musica

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Giorgia Prina

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Una vita spesa per la musica, una voce dal timbro indimenticabile, un personaggio iconico. Ornella Vanoni è morta a 91 anni nella sua casa a Milano. Aveva partecipato a 8 edizioni del Festival di Sanremo. “Non ho paura della morte”, diceva, “Capirò quando sarà il momento di andarmene, quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me. Non voglio fare come mia zia, che ha vissuto fino a 107 anni: un tormento. Aveva la mente lucida e il corpo infermo”. Un malore e poi l’arresto cardiaco e l’addio per sempre. Senza fine, Ornella, tu sei un attimo senza fine, vorremmo cantarle come lei cantava a noi, dopo che tanto ci ha fatto sognare nella sua vita dedicata all’arte e alla musica. Impossibile dimenticare la sua voce e quel timbro caldo ed eterno.

Ornella Vanoni è morta a 91 anni

Nessuno come lei è stato in grado di mettere in voce le emozioni. Tristezze, gelosie, nostalgie… Ornella Vanoni ha saputo arrivare ai cuori di tutti con la forza di mille lance, anche con la sua voce calda e avvolgente e il suo timbro inconfondibile. L’artista è morta a 91 anni nella sua casa, a Milano, poco prima delle 23. Un malore e poi un arresto cardiocircolatorio, queste le cause della morte a quanto si apprende. I soccorritori del 118 sono arrivati quando la cantante si era già spenta.

La carriera lunga 70 anni

Una voce inconfondibile che ci ha fatto compagnia per 70 anni. Sette decenni di interpretazioni eccezionali e di parole in grado di arrivare dritte al centro delle emozioni di chi la ascoltava. La carriera di Ornella Vanoni è stata un regalo al mondo della musica italiana. Per la sua qualità e per la sua lunghezza. Il suo esordio risale alla metà degli anni Cinquanta e, nel corso della carriera, ha dato vita a più di un centinaio di lavori tra album, raccolte ed EP, raggiungendo vendite stimate in oltre 55 milioni di copie.

Ma la vita di Ornella è stata, soprattutto, sorprendente. Nacque da Nino, un industriale farmaceutico, e da Mariuccia, studiò alle Orsoline. Sin da piccola aveva un sogno nel cassetto. Vanoni voleva diventare estetista. Possiamo dire, un sogno che fortunatamente non si è realizzato. Nel 1953 si iscrisse all’Accademia di arte drammatica del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler (il suo primo amore) , il 1956 vede il suo debutto da attrice in Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. Nel 1957 finisce il legame con Strehler, ma da una rottura nascono nuove possibilità. Proprio in quel momento è iniziata la sua carriera nella musica. Dopo l’esordio da cantante nella rappresentazione de I Giacobini di Federico Zardi al Piccolo, Vanoni si dedica alle “canzoni della mala”, repertorio con testi incentrati sul tema della malavita, che portò anche al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1959.

Fu l’unica interprete femminile a vincere due Premi Tenco. Ma indimenticabili sono le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, ben 8 durante la sua lunga carriera. Nel 1968 raggiungendo il secondo posto Casa bianca per tre volte si posizionò al quarto posto: nel 1967 con La musica è finita, nel 1970 con Eternità e nel 1999 con Alberi. L’ultima partecipazione risale al 2018, con Bungaro e Pacifico e il brano Imparare ad amarsi. Ma la cantante è poi tornata all’Ariston come ospite nel 2009, nel 2019, 2020, 2021 e nel 2023.

La vita privata di Ornella Vanoni

Una vita da grande interprete in contatto con i più grandi artisti italiani e internazionali. Nel 1960 incontrò Gino Paoli, con il quale intrattenne una storia (quando lui era ancora sposato). Una relazione che, seppur breve, ha segnato un’epoca, facendoci sognare ancora oggi con le canzoni che il cantautore scrisse per lei, da Senza fine a Me in tutto il mondo. Tra i due finì presto, soprattutto a causa dei tradimenti di Paoli.

Poi nel 1960 Ornella Vanoni sposò l’impresario teatrale Lucio Ardenzi. Un matrimonio che poi lei stessa definì “un errore”.