Funerali Ornella Vanoni, i giorni della camera ardente e l’ultimo addio a Milano

Per la camera ardente di Ornella Vanoni è stato scelto uno dei suoi luoghi del cuore, aperto a tutti: Milano saluta così la sua "Signora"

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

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Se n’è andata come ha sempre vissuto, con un colpo di teatro. E ha lasciato tutti un po’ più soli, nel freddo di novembre. Solo poche settimane fa, Ornella Vanoni a Che Tempo Che Fa, da Fabio Fazio, aveva dato sfoggio della sua ironia tagliente, diventata ormai un marchio di fabbrica. “Non so se arrivo a Natale”, una battuta iconica trasformata in meme dai più giovani, riecheggia oggi più che mai. Di quelle parole che si dicono, anche per strappare un sorriso, ma che sono state la profezia di un addio a cui nessuno era pronto.

Milano ora si prepara a salutare la sua “Signora”, in tre giornate dedicate a una delle voci e delle personalità più emblematiche dei nostri tempi, capace di unire più generazioni sotto l’egida di quello che lei considerava fondamentale: essere liberi e libere.

La camera ardente al Piccolo di Milano

Non poteva essere un luogo qualunque quello scelto per l’ultimo abbraccio di amici e fan. La camera ardente di Ornella Vanoni sarà allestita al Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, a Milano. Lì dove tutto è iniziato, dove Giorgio Strehler la trasformò nella voce della “Mala”, cantando di banditi e amori disperati. Tornando al Piccolo si chiude il cerchio di una carriera unica.

L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha confermato gli orari per chi desidera rendere omaggio all’artista: domenica 23 novembre dalle 10:00 alle 14:00 e lunedì 24 novembre dalle 10:00 alle 13:00.

I funerali a San Marco, nel cuore di Brera

Come riporta Rai News, i funerali di Ornella Vanoni si terranno lunedì 24 novembre alle 14:45 presso la Chiesa di San Marco, nel cuore pulsante di Brera, quartiere dove ha vissuto fino alla fine in un piccolo appartamento cucito su misura per lei. Una chiesa simbolo per gli artisti milanesi, dove è stato dato l’ultimo saluto anche a Carla Fracci e Inge Feltrinelli.

Ma non aspettatevi un funerale standard. Prima di morire, l’artista ha organizzato tutto nei minimi dettagli, lasciando disposizioni precise. Tra queste, la colonna sonora: nessun organo, a suonare sarà il trombettista jazz Paolo Fresu con cui ha collaborato negli ultimi anni e che lei stessa, aveva detto a Che Tempo Che Fa, ha chiamato per questa particolare richiesta, scegliendo anche il brano.

L’ultimo tocco di stile, la Vanoni aveva pensato a tutto

Ornella Vanoni ha pensato proprio a tutto, svelando in una delle sue ultime interviste di aver scelto persino l’ultimo abito da indossare: un modello firmato Dior, da lei definito “bellissimo”.

L’artista ha anche chiesto di avere una bara economica, senza inutili sprechi: “Tanto devo essere bruciata, perché spendere soldi per il legno?”, sempre pungente. Dopo i funerali, infatti, sarà cremata e le sue ceneri con molta probabilità non resteranno a Milano: desiderava che fossero sparse in mare a Venezia, uno dei suoi luoghi preferiti.

Mentre i messaggi di cordoglio si susseguono in un fiume commosso di emozioni e ricordi, da Renato Zero a Giorgia Meloni, da Loredana Bertè a Marracash. Ma il tributo più straziante è quello silenzioso di Gino Paoli: solo una vecchia foto che ritrae loro due, giovani e innamorati, emblema di una storia Senza fine.