Nancy Brilli non poteva mancare nel ventennale di Ballando con le Stelle e, manco a dirlo, il suo ritorno ha già riacceso il chiacchiericcio. Non tanto per la gara in sé, che al netto di lustrini e drammi in diretta è diventata quasi un genere letterario a parte, quanto per quella presenza alla Brilli. Impeccabile, teatrale, ma anche molto umana. Molto romana.
Romana, dicevamo, attrice, curriculum lungo quanto un lunedì mattina, è in giro dagli anni ’80 e non ha mai davvero lasciato la scena. A far parlare, oltre alla carriera, c’è anche quel dettaglio su cui Google impazzisce a intervalli regolari: quanto è alta Nancy Brilli?
Quanto è alta Nancy Brilli: l’altezza dell’attrice romana
Bene, lo diciamo. Stando alle ultime informazioni, Nancy Brilli è alta circa 1 metro e 70 centimetri. La sua altezza le dona un portamento slanciato sul palco e davanti alla cinepresa.
Quando si parla di tacchi, Nancy Brilli la butta sul ridere: “L’altezza dei tacchi varia a seconda di quanto le piace l’uomo con cui esce”, ha scherzato su X. E quando la situazione lo richiede, non si fa problemi a lasciarli da parte: a Roma, durante una lunga attesa per un taxi, ha persino camminato in giro in pantofole.
Nancy Brilli ha sempre saputo valorizzare la propria corporatura con abiti studiati ad hoc e un portamento sicuro, frutto di anni di esperienza scenica.
Il suo stile è un mix di glamour all’italiana e personalità, ma questo non lo dà l’altezza sicuramente: è carattere. Può scegliere un abito da sera scintillante con un tacco mozzafiato o un look più semplice (come abbiamo visto in Pechino Express), ma in tutto riesce sempre a metterci un tocco personale. E grazie alla sicurezza e a quel sorriso che illumina ogni outfit, resta una presenza impossibile da ignorare.
Nancy Brilli stile e look: come si veste l’attrice oggi
Nancy Brilli non si traveste. Cambia abito, certo. Ma resta fedele a una grammatica del look tutta sua: femminile, teatrale, mai anestetizzata dal buon gusto a senso unico. Da anni gioca col fuoco, paillettes, trasparenze, spacchi ben piazzati, e ci fa pure i red carpet sopra.

Nel 2002, a Sanremo, si presenta con un monospalla ghiacciato, rifinito da uno tsunami di paillettes e un drappeggio che sembra disegnato da mani molto esperte. Il minimalismo ci ha stufato. Quel look non chiede approvazione, si prende l’attenzione e non chiede scusa.
Nel tempo ha continuato sulla stessa linea d’onda, scivolando con disinvoltura dal glamour vecchia scuola a silhouette più affilate. Alla Mostra del Cinema di Venezia, edizione 78, è arrivata in turchese, avvolgente nei punti giusti, solido negli altri. Gli occhi li ha avuti addosso, tutti. E chi ha provato a criticarla lo ha fatto a bassa voce.

Poi ogni tanto inciampa, com’è normale quando non si gioca per restare neutra. Alla Festa del Cinema di Roma si è presentata in rosa confetto, con volant e ruches come se stesse sfidando qualcuno. Non è andata benissimo. Voto basso, per i criticoni.