Liam Payne, droghe pesanti nel corpo, ma poteva salvarsi: il rapporto dei medici

Secondo gli ultimi risvolti, prima della caduta Liam Payne avrebbe assunto parecchie sostanze stupefacenti ma, forse, avrebbe potuto salvarsi

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 22 Ottobre 2024 10:19

Ancora grandi interrogativi riguardano la dinamica della morte di Liam Payne, celebre cantante ed ex membro dei One Direction, che ha tragicamente perso la vita a Buenos Aires. Una perdita che ha scosso il mondo della musica, lasciando un vuoto nei cuori di famiglia, colleghi, amici e soprattutto dei moltissimi fan che continuano a ricordarlo con affetto e commozione.

Il cordoglio è palpabile, così come l’incredulità davanti a una perdita così improvvisa e tragica. Mentre i tributi continuano ad arrivare da ogni parte del mondo, le indagini mediche hanno fatto luce su alcuni dettagli riguardanti le condizioni di Liam al momento del decesso.

Liam Payne e le sostanze ritrovate nel suo corpo

Sono ancora tante le domande che circondano la scomparsa del cantante britannico, che ha solo 31 anni. Il 16 ottobre 2024, Liam Payne è venuto a mancare dopo una caduta dal terzo piano dell’hotel dove alloggiava, nel cuore di Buenos Aires. Tuttavia, resta ancora da chiarire se si sia trattato di un incidente fatale o se ci siano state circostanze più tragiche e complesse dietro a questo drammatico epilogo. Una delle ipotesi al vaglio è che l’artista si trovasse in uno stato di grave alterazione fisica e mentale al momento della caduta.

Le indagini mediche sembrano confermare che prima della caduta, Payne avesse assunto diverse sostanze stupefacenti. Tra queste, la cosiddetta cocaina rosa, una droga pericolosa che combina diversi componenti chimici come metanfetamina, ketamina e MDMA. Questo mix potente, insieme ad altre sostanze trovate nel suo organismo, potrebbe aver giocato un ruolo cruciale nell’accaduto, influenzando le sue condizioni fisiche e psicologiche.

Fonti vicine alle indagini hanno riportato che all’interno della sua stanza d’albergo è stato rinvenuto un tubo di alluminio “improvvisato”, che Payne avrebbe usato per consumare le sostanze. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore elemento alla drammatica narrazione di quella notte, suggerendo che l’abuso di droghe possa essere stato un fattore determinante nell’incidente.

Questi nuovi sviluppi vanno ad aggiungersi alle informazioni divulgate immediatamente dopo la sua morte. I primi risultati dell’autopsia avevano già confermato che Liam aveva riportato “traumi multipli“, che hanno provocato emorragie interne ed esterne a seguito della caduta dal balcone. L’immagine che emerge è quella di una morte violenta, causata da una serie di fattori che ancora devono essere chiariti nel dettaglio. I pubblici ministeri hanno aggiunto che Payne potrebbe essere caduto mentre era in uno stato di semi incoscienza o completamente privo di sensi.

La chiamata che avrebbe potuto salvarlo

In un momento di enorme tristezza per la sua famiglia, gli amici e tutte le persone che hanno sempre sostenuto Liam durante la sua carriera, è impossibile non pensare a ciò che avrebbe potuto essere fatto per evitare il tragico epilogo. E in questo contesto, un dettaglio colpisce particolarmente: la chiamata d’emergenza che è stata effettuata dall’hotel poco prima della fatale caduta.

I fan rendono omaggio a Liam Payne
Fonte: IPA
I fan rendono omaggio a Liam Payne

Poco prima della sua caduta, infatti, un dipendente dell’hotel aveva contattato il 911 segnalando comportamenti anomali e fuori controllo da parte del cantante, di cui però non aveva dichiarato il nome. Pare che l’uomo, preoccupato per la sicurezza dell’ex One Direction, abbia richiesto con urgenza l’intervento delle forze dell’ordine o di un’ambulanza che sfortunatamente non è arrivata in tempo.