Un’amicizia decisamente speciale quella tra Mohamed Al-Fayed e Lady Diana. I due si erano conosciuti molto tempo prima del flirt tra la Principessa del popolo e Dodi Al-Fayed, produttore cinematografico e figlio dell’imprenditore egiziano. Negli anni Ottanta Mohamed, tra gli uomini più ricchi dell’epoca, si avvicinò alla famiglia reale inglese e cominciò ad invitare alcuni suoi membri, tra cui la Spencer, ai suoi eventi. Un incontro destinato a cambiare per sempre la vita di entrambi.
Lady Diana e l’invito di Mohamed Al-Fayed
Nell’estate 1997 Mohamed Al-Fayed invitò Lady Diana sul suo lussuoso yacht per una vacanza nel Sud della Francia. La Principessa del Galles si presentò con i figli William e Harry – che avevano rispettivamente 15 e 13 anni – e da lì inizio la sua appassionante love story con Dodi Al-Fayed, l’uomo con cui è morta nel tragico incidente dell’Alma. I due in realtà si conobbero nel 1986 ad una partita di polo, quando Diana era ancora sposata con Carlo, ma fu solo grazie a quel viaggio che scoccò la scintilla.
L’imbarcazione, che ora non appartiene più alla famiglia Al-Fayed, disponeva di nove cabine, poteva ospitare fino a 18 persone, oltre ad un equipaggio di 26. Vantava una jacuzzi, un ufficio e una sala da pranzo, oltre ad altri numerosi benefit e comfort. Tra tintarella e tuffi Diana Spencer cominciò in quell’occasione la sua chiacchierata liaison con Dodi Al-Fayed. Le immagini dei due fecero il giro del mondo e destarono parecchio scalpore nonostante il divorzio da Carlo fosse arrivato due anni prima.
La nuova coppia fu beccata dai paparazzi mentre si abbracciava e baciava con trasporto e secondo indiscrezioni in quel frangente la Spencer avrebbe assicurato all’amica Rosa Monckton di essere molto felice con Dodi, di aver ritrovato finalmente una certa spensieratezza dopo un periodo tutt’altro che semplice.
La tragica morta di Lady Diana e Dodi Al-Fayed
Il 31 agosto 1997, Lady Diana, insieme a Dodi Al-Fayed, rimase vittima di un incidente automobilistico sotto il tunnel del Pont de l’Alma a Parigi. La Mercedes su cui viaggiavano fu inseguita da un cronista e da alcuni fotografi e si schiantò contro un pilastro della galleria. Diana e Dodi morirono assieme a Henri Paul, responsabile della sicurezza dell’Hotel Ritz (di proprietà della famiglia Al-Fayed) da dove erano partiti. Trevor Rees-Jones, membro della squadra di sicurezza privata della famiglia Al-Fayed, rimase invece gravemente ferito.
Mohamed Al-Fayed non ha mai creduto alla versione del tragico incidente: secondo l’uomo il figlio e Lady Diana furono uccisi. A tal proposito l’imprenditore costrinse la polizia britannica a iniziare un’indagine su tutte le teorie del complotto esistenti per verificarne la veridicità. L’Operazione Paget, costata milioni di sterline al magnate che la sponsorizzò per cercare di capire come fosse morto suo figlio, ha analizzato circa 170 teorie diverse, con un unico punto in comune: Diana non sarebbe morta per pura fatalità, ma uccisa perché nascondeva diversi segreti ed era diventata scomoda per la famiglia reale britannica.
Una delle più accreditate tra le 175 teorie del complotto che vorticano intorno alla morte di Lady Diana è che la principessa di Galles fosse incinta di Dodi Al-Fayed, una sfida troppo grande alla super-conservatrice famiglia reale che, secondo quanto sostenuto a lungo da Mohamed Al-Fayed, non avrebbe mai accettato l’arrivo di un bambino figlio di un uomo musulmano che sarebbe diventato il fratellastro del futuro re William. L’autopsia rivelò però che Diana non era incinta ai tempi dell’incidente e che non lo era stata neanche nei mesi precedenti, considerati alcuni test del sangue fatti quando era in vita.
La statua di Lady Diana e Dodi Al-Fayed da Harrods
A Londra, all’ingresso di Harrods, fino a gennaio 2018 si poteva ammirare una statua di bronzo, alta circa tre metri, che raffigurava Dodi Al-Fayed e Lady Diana con la scritta “vittime innocenti”. A realizzarla fu Mohamed. Un paio di anni fa la Qatar Holding ha deciso di rimuoverla, nonostante la promessa (nel 2010, quando subentrò alla famiglia Al-Fayed) che sarebbe rimasta sempre lì.