Lite Ramazzotti-Virzì, inchiesta in archiviazione. Le parole dei testimoni

Finisce in archiviazione il caso scaturito dopo la violenta lite tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì: un difficoltoso momento familiare

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Serena De Filippi

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Pubblicato: 22 Ottobre 2024 10:24

La lite tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì è stata al centro della cronaca: l’attrice ha scelto di ritirare la querela e la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per il caso. Nelle denunce sono presenti i dettagli di quella notte, della lite furiosa: le parole dei testimoni hanno rimandato un quadro chiaro di quanto accaduto, tra “morsi, sputi, graffi, minacce e insulti”.

Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, la lite finisce in archiviazione

È stata raggiunta l’intesa: il primo ad aver ritirato la querela è stato Paolo Virzì, e ora anche Micaela Ramazzotti ha scelto la strada della pace, sempre per il benessere dei figli. L’ex coppia si è ritrovata al centro della cronaca dopo una lite avvenuta a giugno 2024, una vera e propria “scenata” in cui si sono susseguiti morsi, graffi, insulti, minacce gravi. L’inchiesta per violazione privata e lesioni, dunque, finisce in archivio, riporta il Corriere della Sera.

La lite, che è durata per circa mezz’ora, è stata ricostruita dall’approfondimento dei carabinieri e dalla PM Barbara Trotta: presenti la figlia maggiorenne di Virzì, ovvero Ottavia, e il nuovo compagno di Micaela Ramazzotti, Claudio Pallitto. La vicenda è scaturita a seguito di una battuta di Ottavia. Stando alle parole della Ramazzotti, “Paolo Virzì le sputava addosso e la insultava con epiteti quale ‘brutta me…'”.

I testimoni hanno riferito di aver visto una donna con un abito a fiori, ovvero la Ramazzotti, colpire la figlia di Virzì alla testa: il regista cercava di separarle e la giovane, in seguito, si è chiusa in bagno. “Ramazzotti strappava gli occhiali a Virzì gettandoli in strada, mentre la più giovane effettuava anche riprese con il cellulare”. Minacce di morte, denunce di graffi al braccio e al collo, ferite sulla mano (di Ottavia): una scena difficile da immaginare e che è stata annotata dai carabinieri con le parole dei presenti.

I rapporti tesi tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì

La vicenda è finita con l’archiviazione: Paolo Virzì aveva ritirato la denuncia, assistito dall’avvocata Grazia Volo. E ora gli avvocati di Micaela Ramazzotti, Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi, fanno sapere che l’attrice “non presenterà opposizione alle determinazioni del PM e ha provveduto a rimettere la querela al tempo sporta contro Virzì. La decisione è stata assunta a tutela della serenità e a protezione dei propri figli soprattutto nel delicato momento in cui le iniziative intraprese in tal senso sembrano dare i risultati sperati”.

Una dolorosa vicenda privata è diventata di dominio pubblico: le due versioni delle denunce depositate dagli ex erano molto contrastanti, ma a tre mesi di distanza dalla lite, Virzì aveva provato a mettere un punto alla vicenda ritirando la querela, così da risolvere in via extragiudiziale. La motivazione è la medesima della Ramazzotti: il benessere di quei figli tanto amati. Il regista aveva anche diffuso, dopo pochi giorni dalla lite, una nota con parole di profonda stima nei confronti dell’ex, smorzando le tensioni che si erano accumulate e di cui i giornali avevano discusso per giorni. “Micaela Ramazzotti è stata per me una donna importantissima, la madre di due miei figli (…). Confido che troveremo tutti il modo di risolvere questo incidente”.