Certe storie fanno dei giri immensi e poi ritornano. È più o meno così il detto. Maura Livoli, la romana che 35 anni fa finì in uno dei casi più clamorosi di Telemike torna sotto i riflettori.
Era il 3 maggio 1990 quando l’allora 31enne, concorrente del quiz condotto da Mike Bongiorno, venne scoperta con fogliettini nascosti nel reggiseno.
In diretta Mike Bongiorno sbottò: “Signorina, posso domandarle che cosa sta facendo?…Lei stava compiendo una truffa”. Un dramma vero, e il pubblico rimase a bocca aperta. L’episodio, con svenimento della ragazza in studio, divenne presto cult.
Maura Livoli, oggi 67enne, è ritornata a parlare in modo dettagliato della vicenda, rivelando retroscena e sentimenti rimasti nascosti per anni.
Il momento più discusso di Maura Livoli a Telemike
Nella puntata in questione, Maura Livoli, agitata e visibilmente in difficoltà. fu sorpresa mentre armeggiava con un bigliettino sotto il reggiseno. Mike Bongiorno non esitò a rimproverarla in diretta, squalificandola sul colpo.
L’episodio andò in onda su Canale 5 e divenne uno dei momenti più ricordati della tv italiana. La vicenda alimentò il dibattito nazionale (gli ascolti del programma schizzarono alle stelle) e trasformò la sconfitta di Maura Livoli in un pezzo di storia da quiz.
Ancora oggi chi l’ha vista ricorda la frase di Bongiorno e la scena drammatica del crollo emotivo della concorrente, resa celebre dai titoli dell’epoca.
La carriera di Maura Livoli dopo la televisione
Chi è la donna dietro il gossip? Dopo quell’esperienza televisiva traumatica, Maura Livoli ha seguito un percorso professionale molto diverso.
Laureata in Psicologia alla Sapienza di Roma, ha oggi oltre quarant’anni di carriera alle spalle. È diventata una psicologa e psicoterapeuta, specializzata anche in sessuologia e consulente tecnico per il tribunale. Inoltre è autrice di articoli scientifici, manuali e libri di argomento psicologico.
Negli anni si era impegnata a dimenticare l’incubo televisivo: come ha confessato in un’intervista al Corriere, già subito dopo l’incidente “promisi a me stessa di non parlarne più”.
Negli anni Novanta, anni dopo l’episodio, Maura Livoli cercò anche giustizia legale (chiese un risarcimento e denunciò la produzione televisiva per come fu gestita la vicenda), ma senza esito positivo. Ha raccontato poi di aver perdonato Mike, dicendo che in quel momento faceva solo il suo lavoro.
Perché si parla ancora del caso Livoli a 35 anni di distanza
Il motivo per cui oggi se ne parla è che, dopo decenni, Maura Livoli ha finalmente rotto il silenzio. Nell’intervista al Corriere ha rivelato cosa è successo davvero quella sera.
La versione di Maura Livoli è infatti molto diversa dalla vulgata scandalistica: sostiene di aver sofferto un forte malore (una colica renale) durante le registrazioni, che le procurò ansia e confusione.
I famigerati bigliettini, spiega, non contenevano le risposte ma erano semplici appunti di ripasso, usati perché non si sentiva lucida. Se li avesse portati in cabina da sobria, dice, li avrebbe gettati a terra anziché nasconderli nel reggiseno.
Maura Livoli: “Un’umiliazione ingiustificata”
Il tono dell’intervista è misurato ma nervoso: Maura Livoli parla di umiliazione vissuta (“Un’umiliazione, meritavo la squalifica ma non i modi”, afferma) e di anni di conseguenze dolorose per lei e la sua famiglia.
Racconta che, dopo l’episodio, divenne un “bersaglio”: ricevette telefonate anonime di minacce e insulti fino a frasi incredibili (“Quando trafugarono la salma di Bongiorno dissero: ‘Sarà stata la signorina Livoli…'”).