Cucciolo di Mare Fuori: l’attore Francesco Panarella parla della sua malattia

La giovane star della serie tv cult Rai ha parlato per la prima volta del suo problema di salute a Da noi...a ruota libera di Francesca Fialdini

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 25 Febbraio 2024 23:16

Francesco Panarella, l’attore che presta il volto a Cucciolo in Mare Fuori, ha parlato per la prima volta della sua malattia. Una patologia piuttosto rara, il morbo di Kienbok, che l’ha costretto ad un intervento alla mano. Per questo motivo il giovane interprete della serie tv cult della Rai si è presentato a Da noi…a ruota libera di Francesca Fialdini con la mano fasciata.

Cucciolo di Mare Fuori: l’attore Francesco Panarella ha il morbo di Kienbok

“Ho fatto un intervento molto simpatico tra virgolette, ho avuto questa malattia che si chiama morbo di Kienbok che è molto rara, casuale, che ha fatto andare in necrosi un osso del mio polso – ha spiegato Francesco Panarella nel salotto di Francesca Fialdini – ma ora non voglio dire di più per le persone più sensibili… Ho fatto questa operazione perché tecnicamente deve essere recuperato e il mese prossimo mi tolgono il ferro che ho nel polso e spero che sia tutto in discesa”.

Il giovane attore di Mare Fuori spera di riprendersi al più presto visto che tra le sue più grandi passioni, oltre alla recitazione, c’è la musica e non vede l’ora di tornare a suonare la batteria. “Non mi sono fatto male suonando, anche se chi suona ovviamente stressa di più la mano. Prima dell’intervento mi hanno detto che tutti quelli operati prima di me svolgevano lavori manuali. Il peggio è passato, il mio pensiero è tornare a suonare”.

In merito al suo personaggio in Mare Fuori Francesco Panarella ha invece rivelato: “La prima cosa che ho pensato quando ha avuto questo ruolo e che sarebbe stata una sfida con me stesso. Mamma è commissario capo in pensione e lei mi ha insegnato che questi ragazzi, queste persone che vivono delle vite particolari, che sono cresciuti in contesti particolari non vanno mai giudicati ma capiti, compresi e accompagnati nel loro percorso di nuova vita che c’è. Secondo è che con il ruolo di Cucciolo avrei dato voce a chi non ne ha. È un personaggio di cui sono fierissimo e non lo giudicherei mai”.

Che cos’è la malattia di Kienbock, sintomi e cure

Il morbo di Kienbock è una patologia rara che colpisce la struttura scheletrica della mano. È una malattia che colpisce attraverso la necrosi avascolare l’osso semilunare. È una patologia progressiva che coinvolge le articolazioni carpali della mano, fino a degenerare nell’artrosi del polso. Essendo una patologia rara è difficile definirne le cause.

Stando a quanto emerso da alcuni studi sembra che il morbo si presenti più frequentemente negli uomini tra i 20 e i 45 anni che svolgono o hanno svolto in passato lavori manuali pesanti. La malattia colpisce principalmente la mano dominante e rende complicate azioni e movimenti quotidiani. Generalmente i pazienti affermano di non aver subito alcun trauma prima della diagnosi del morbo di Kienbock, cosa che rende ancora più complicato comprenderne le cause.

L’intervento chirurgico è il trattamento maggiormente utilizzato in presenza del morbo di Kienbock. Durante l’intervento il chirurgo cerca di alleviare la pressione esercitata sull’osso semilunare, effettuando una modifica sulla lunghezza del radio. In altri casi si tenta una rivascolarizzazione del semilunare attraverso la trasposizione di un vaso sanguigno. È poi lo specialista a decidere come intervenire basandosi sugli accertamenti svolti sul polso del paziente.