Mara Maionchi: “Due tumori, provai rabbia”. E sostiene la battaglia di Fedez

Mara Maionchi ha parlato del suo vissuto, dei due tumori, dei sentimenti che ha provato, e ha sostenuto la battaglia di Fedez

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Redazione

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“Strizza pazzesca”. Mara Maionchi è una maestra di vita, di libertà e di parole. Perché, usandone solamente due, ha saputo descrivere pienamente che cosa significhi scoprire di avere un tumore, di dover combattere contro il cancro. “Sono salva grazie alla prevenzione”. E, in occasione di un’intervista, ha sostenuto Fedez e la sua battaglia: soprattutto, la sua decisione di condividere sui social un tema tanto delicato.

Mara Maionchi: la scoperta del tumore e la rabbia

Mi trovarono due tumori, uno nella mammella destra e uno, in situ, in quella sinistra”. Mara Maionchi ha scelto di raccontare il suo trascorso al Corriere della Sera, con un obiettivo – lo stesso di Fedez – ovvero fare prevenzione. “Rabbia? Certo. Sgomento? Certo. Ma, soprattutto, paura. Una paura tremenda”. E proprio lei ha scelto parole specifiche per mostrare quanto le è accaduto.

Anche perché lo ha scoperto per caso, durante una normale visita senologica. “Il messaggio che vogliamo lanciare è: prevenite, fate i controlli, non abbiate paura di verificare se il corpo sta bene. Spogliatevi, insomma”. Perché quei due tumori Mara se li ricorda ancora oggi. “Uno a destra, di pochi millimetri, e uno a sinistra, cosiddetto in situ. Ovviamente io sempre esagerata: mica uno solo, due ne dovevo avere”.

La paura e la rabbia dopo la diagnosi

In un contesto così non è facile reagire, in un primo momento, ed è normale subire una sorta di “battuta d’arresto“, in cui i sentimenti e le emozioni prevalgono sul resto. “Rabbia perché non sapevo come avrei affrontato la cosa. Quasi subito mi resi conto – anche grazie ai medici che mi hanno seguito – che lo stavo prendendo in tempo. Le calcificazioni sospette mi spaventarono a morte, ma quando, dopo la tomografia, capimmo che si trattava di due tumori tutto sommato ancora nella fase iniziale, allora mi rasserenai e trovai la forza”.

Naturalmente, al suo fianco c’erano il marito e le figlie, che non smisero mai di sostenerla, supportarla: insomma, fare squadra, come tutte le famiglie che si ritrovano a combattere contro il male. Ed è così che, giorno dopo giorno, ha trovato la forza di rialzarsi, di sorridere e di rinascere.

Il sostegno alla battaglia di Fedez

Nel corso dell’intervista, la Maionchi ha voluto anche esprimere il suo sostegno a Fedez per avere raccontato la malattia sui social. Non è così scontato né banale. Perché mettersi a nudo non è da tutti, e non c’è effettivamente una mossa giusta o sbagliata: il proprio vissuto è personale. Ma, quando si rompe la barriera e si va oltre il pubblico, per arrivare al privato, il primo pensiero corre all’esposizione mediatica. E di critiche l’artista ne ha ricevute.

Ma la Maionchi non ci sta: “Fedez ha fatto benissimo, perché come si può convincere un ragazzo a farsi controllare più spesso se un cantante famoso come lui si vergogna a parlarne? È assurdo. Così come sono assurdi quelli che lo accusano parlando di spettacolarizzazione. Io dico: parliamone, discutiamone, diamo il buon esempio, liberiamo il corpo di ogni tabù. Io mi ricordo che una volta per una donna ammalarsi di tumore al seno voleva dire chiudersi in casa terrorizzata – perché la malattia isola, non ce lo scordiamo – coprirsi, non rivelare niente a nessuno. Ma perché? Mica è una colpa. La malattia si previene e si cura, non si deve nascondere“. E non possiamo che essere d’accordo con lei.