Chi è Ludwig Maximillian Koons, il figlio di Ilona Staller

Nato il 29 ottobre 1992, il figlio di Cicciolina ha studiato all'Accademia di Belle Arti e sogna di diventare attore o regista

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 11 Novembre 2019 16:29Aggiornato: 16 Luglio 2024 13:14

Ludwig Maximillian Koons, classe 1992, è il figlio di Ilona Staller, la ex pornostar ed esponente del Partito Radicale Cicciolina. Suo padre è l’artista statunitense Jeff Koons, tra i più quotati del mercato. Con alle spalle un percorso di studio all’Accademia di Belle Arti, Ludwig coltiva il sogno di lavorare nel cinema ma non è riuscito mai a sfondare. Purtroppo, la sua vita è stata tutt’altro che semplice ed è stato spesso schiavo delle dipendenze. Questa condizione l’ha spesso tenuto lontano da sua madre che ha fatto di tutto perché riuscisse a riprendere in mano la sua vita.

Chi è il figlio di Ilona Staller

Venuto al mondo un anno dopo il matrimonio (finito molto male) dei suoi genitori, Ludwig Maximilliam Koons ha più volte parlato del suo rapporto con la figura materna. Intervistato nel 2019 nel corso del programma radiofonico La Zanzara, il giovane l’aveva definita come una donna scomoda, dichiarando di aver fatto diversi provini nel corso degli anni ma di non essere mai stato preso proprio per via dell’ingombrante immagine della mamma.

Nonostante queste difficoltà e gli immancabili commenti ai tempi della scuola, il giovane vive e ha sempre vissuto bene le scelte lavorative di Ilona Staller. Durante un’intervista aveva addirittura ricordato che, qualora volesse seguire le sue orme, potrebbe giocarsela senza problemi con Rocco Siffredi.

Chi era la sua fidanzata

Il figlio della Staller è stato fidanzato per dieci anni con l’attrice e modella Soraya Roselli. A documentare la loro storia d’amore, finita nel 2016, ci ha pensato più volte Cicciolina stessa, condividendo sul suo profilo Instagram diverse foto della coppia. Per quanto riguarda le preferenze politiche, in un’intervista rilasciata a Le Iene nel 2016 Ludwig Koons aveva dichiarato che, se fosse cittadino americano, voterebbe per Donald Trump.

Il giovane, classe 1992, ha avuto per qualche tempo un profilo Instagram che, attualmente, non risulta più presente online. Come poco fa ricordato, la separazione tra i suoi genitori è stata tutto tranne che serena.

Il rapimento nel 1993

La Staller e Jeff Koons hanno infatti lottato aspramente per l’affidamento del figlio, con una guerra culminata quando, nel 1993, la ex pornodiva ha letteralmente rapito il figlio che era stato portato negli USA dal padre.

Ludwig stesso si era esposto raccontando della difficile separazione dei genitori e dichiarando di essersi reso conto della sua condizione di figlio conteso attorno ai 5-6 anni. Nel corso delle interviste rilasciate aveva parlato anche del rapporto con il padre, che si è rifatto una vita con la sua segretaria dalla quale ha avuto altri figli, dichiarando di sentirlo ogni tanto e di trovarsi bene con lui.

I problemi con la giustizia e la riabilitazione

“Dovevo fare una ristrutturazione in casa e sono partito per Parigi, sono andato da mio padre. Quando sono tornato, i Carabinieri mi hanno chiesto le chiavi di casa, sono saliti e hanno arrestato i tre ragazzi, che stavano facendo i lavori in casa, per possesso di droga. Ma io non c’entro nulla, a me hanno lasciato andare subito”, aveva dichiarato in uno dei programmi di Barbara D’Urso subito dopo le accuse per possesso di sostanze stupefacenti, dichiarandosi estraneo a ogni cosa.

La versione di sua madre Ilona Staller racconta però uno scenario molto diverso e, addirittura, sarebbe stata lei a denunciarlo e più volte. Questo per il suo bene, perché si liberasse dalle dipendenze e iniziasse finalmente a vivere: “Lui andava a scuola, era abbastanza bravo. Lui è molto intelligente. Davanti a scuola gli hanno dato delle pasticche, parliamo di 13-14 anni. Credimi, io non sapevo cosa avesse. Gli dicevo di andare dal dottore ma lui diceva di no, rimaneva nel letto e stava male. Mano a mano, purtroppo, Ludwig forse avrà avuto dei coetanei… Inevitabilmente è entrato nella storia della droga. Io vorrei dire una cosa: nella nostra famiglia, parlo di Ungheria, non abbiamo mai fatto uso di droga, nemmeno marijuana”.

E poi, aveva spiegato le ragioni che l’avevano portata a denunciarlo: “La prima volta l’ho denunciato perché costretta. Arrivava a fare cose non normali. Mi ricordo che dopo mesi venne una pattuglia di Carabinieri mi chiesero: ‘Va avanti con la denuncia o ritira?’. In quel caso ho ritirato, ma forse sarebbe stato meglio andare avanti. A Roma ho provato a portarlo in un posto per disintossicarsi, per rifarsi una vita. Mi faceva promesse però poi ci sono stati degli episodi talmente brutti e crudeli, anche nei miei confronti”.

Ludwig oggi vive negli Stati Uniti con suo padre, che lo sta aiutando a disintossicarsi: “Ora è in America, per disintossicarsi, facendo una nuova vita. Il padre lo sta aiutando in tutte le forme. Ovvio che è vissuto 31 anni con me e il mio pensiero è sempre con lui, ma io non voglio che muoia. Ci sono tante persone con i figli morti di droga. Quando un figlio compie 18 anni non puoi stargli dietro e controllarlo, se va in discoteca, cosa succede”, aveva spiegato Ilona Staller, aggiungendo inoltre di temere una sua possibile fuga anche dagli Stati Uniti. Oggi non hanno molti rapporti e si sentono poco, ma la speranza di sua madre rimane quella che possa tornare presto a vivere.