Giuliana De Sio sulla madre alcolista: “Io e Teresa due sorelle in sua balia”

Giuliana De Sio racconta l'infanzia difficile con la madre alcolista che, in parte, ha influenzato il rapporto con la sorella Teresa

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Giuliana De Sio, voce e volto inconfondibili del nostro cinema come del piccolo schermo. Un’attrice che si dedica ormai al teatro a tempo pieno, instancabile professionista che ha pensato per un momento a fermarsi, con scarsi risultati come ha rivelato in un’intervista al Corriere. La stessa in cui ha messo a nudo il suo lato più fragile, legato ai ricordi di un’infanzia che avrebbe messo alla prova chiunque. La madre era alcolista, il padre assente e con la sorella il rapporto è stato parecchio conflittuale.

Giuliana De Sio, l’infanzia con la madre alcolista

Come ribadito nell’intervista, Giuliana De Sio ha dichiarato in passato di non aver avuto una famiglia e il suo racconto conferma come la sua infanzia sia stata tutt’altro che semplice. “Mia madre era un’alcolista – ha spiegato -. Era bellissima, molto rappresentativa, non capivo… Da una certa ora in avanti si trasformava in un’altra persona. Cercavo continuamente un contatto con lei… Eravamo due sorelle in sua balia [si riferisce alla sorella Teresa De Sio, ndr], mio padre se n’era andato via da un pezzo. Poi si trovò un altro marito, un chirurgo simpaticissimo, intelligente, bello. Che aveva cercato di aiutarla”.

Sembrava che con quest’uomo potesse finalmente ritrovare la serenità, ma non è stato così. L’attrice ha raccontato che la madre, vissuta fino all’età di 84 anni, non ha mai smesso di bere: “Continuava a essere infelice, depressa. (…) Per un periodo aveva anche preso degli antidepressivi e stava benissimo. Con mia sorella ci dicevamo: ‘Pensa se avesse preso ‘sto Prozac quando eravamo piccole. Ti rendi conto?’. Improvvisamente ci si poteva parlare. Poi, dopo due mesi, ha smesso di prenderlo perché non ci poteva bere insieme. Io sono astemia”.

Il rapporto conflittuale con la sorella Teresa De Sio

Inevitabile che si soffermasse sul rapporto con la sorella Teresa De Sio, tra le voci più apprezzate del cantautorato popolare italiano. L’influenza di un’infanzia simile è stata determinante, al punto da spingere entrambe ad andare via da casa a 18 anni, una volta maggiorenni.

Eppure non sono mai riuscite a trovare un punto di incontro, almeno finora: “Da giovani abbiamo avuto un rapporto un po’ conflittuale. (…) Credo che lei abbia avuto dei problemi nei miei riguardi – ha spiegato l’attrice, alludendo a una sorta di competizione da parte della sorella -. Non ne abbiamo mai parlato ma penso di sì. Io nei suoi mai. Teresa è una donna intelligente, con gli anni è cambiata. Deve avere fatto un po’ di autoanalisi, forse anche analisi. Io l’ho fatta per 40 anni. Adesso siamo molto complici, io mi preoccupo per lei e lei per me. Non c’è più nessuno della famiglia, siamo rimaste solo noi”.

La depressione e la mancata maternità

L’intervista è stata anche un’occasione per parlare della depressione, con cui convive da sempre: “Ci campo, con la depressione. Però, in quanto grande depressa, mi sento comunque coraggiosa, perché l’ho combattuta questa malattia. A testa alta, per tutta la vita”, ha spiegato riferendosi innanzitutto al lavoro, “la cosa più importante, anche se sempre più stancante”, come mezzo che le ha permesso di restare a galla.

Non mancano gli attacchi di panico – “Mi vengono sempre più spesso, più forti”, ha detto -, ma nel tempo ha imparato a gestirli e a fare in modo che il pubblico presente in sala non se ne accorga. Dentro, intanto, si consuma il dramma di molti malati come lei, che si traduce nell’incapacità di percepire normalmente i sentimenti: “La depressione non fa percepire i sentimenti. A me sembra di non provarne. L’altro giorno parlavo con la mia amica Andrée Ruth Shammah e mi diceva che, recitando, ne trasmetto invece tanti. E non importa alla fine se non ne sento, c’è ancora un canale misterioso che mi permette di esprimerli. Da qualche parte ce li avrò”.

In questa cornice di profonda fragilità, Giuliana De Sio è convinta che diventare mamma probabilmente avrebbe potuto aiutarla e dare una svolta importante alla propria vita: “Non avere dei figli mi è dispiaciuto. Più di quanto l’informazione non mi sia arrivata al cervello. È merito dell’analisi se tante cose non mi arrivano al cervello. Ho sempre pensato che la maternità sia la più grande avventura umana, e forse poteva salvarmi“.