Dani Osvaldo: “Combatto la depressione con alcol e droga”

L'ex calciatore argentino si racconta sui social, come non ha fatto mai, in maniera generosa, autentica e disarmante: "Soffro di depressione e la mia vita mi sta sfuggendo di mano"

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Guardo e riguardo quel video. La voce trema e il flusso di lettere, parole e frasi si diffonde nella stanza, attraversa lo schermo dello smartphone e arriva fino a noi. Lo fa come un pugno che colpisce in pieno stomaco, e poi lo accarezza. Lo fa portandosi dietro una sensazione dolce e amara che ci si attacca addosso e non ci lascia sicuramente indifferenti.

Pablo Daniel Osvaldo, ex calciatore e attaccante argentino naturalizzato italiano che ha fatto sognare migliaia di appassionati negli anni, parla nella sua lingua per raccontarsi come forse non ha fatto mai fino a questo momento. Non c’è bisogno di una traduzione per comprenderlo, il linguaggio del corpo e le lettere scandite quasi affannosamente dicono tanto, dicono troppo. Lo fa pure la sua immagine, circondata dal buio più nero, quello che avvolge la sua casa e pure la sua vita. Quello che porta un solo nome, che in pochi osiamo pronunciare ad alta voce.

Eppure Daniel Osvaldo, che ha vissuto mille vite prima di questa, quel nome lo ha fatto. Forse perché non aveva scelta o perché ha capito prima di altri che i demoni che albergano nel suo cuore non posso essere sconfitti da soli. Forse perché, nel tentativo disperato di una via d’uscita dalla depressione e dalle dipendenze ha visto un piccolo barlume di luce che ha riacceso la speranza. E pare quasi di vederla, alla fine, quella luce che squarcia l’ombra che è scesa sulla sua vita.

Daniel Osvaldo si racconta: “Soffro di depressione e la mia vita mi sta sfuggendo di mano”

“Sento la necessità di fare una confessione. Da tempo soffro di depressione, che mi ha portato alla dipendenza da alcol e droghe. Sono in un momento in cui la vita mi sta sfuggendo di mano e volevo condividerlo con voi”.

Qualcuno parlerebbe, forse, di spettacolarizzazione dei sentimenti e del dolore. Io, invece, mi chiedo quanto coraggio ci vuole ad aprire il proprio cuore davanti a mezzo milione di persone quando questo è avvolto dalle tenebre. Tanto, forse troppo. Eppure Pablo Daniel Osvaldo, classe 1986, lo ha fatto. Ha indossato una maglia, non una qualsiasi, ma quella del suo capitano, del suo idolo, di quell’uomo che all’unanimità è conosciuto come il Re del calcio. Il volto di Maradona si vede appena, ma è inconfondibile. Così come è innegabile che le loro storie, seppur equidistanti, si siano intrecciate tra loro nel bene e nel male. Come una benedizione, pensando al Paese di origine di entrambi e a quella carriera fortunata da calciatori, e poi una maledizione, quella che si è palesata con la depressione e con la dipendenza da alcol e droghe.

E chissà se proprio come un papà, se fosse stato ancora vivo, il campione del mondo avrebbe teso la mano a Dani. Lo avrebbe aiutato come solo chi ha calcato le orme dei propri errori sa fare. Perché è di questo che ha bisogno Osvaldo adesso: dell’abbraccio affettuoso di un parente, della mano tesa di un amico, di qualcuno che gli ricordi di quanta bellezza c’è, ancora, dentro e fuori da lui.

Ma cos’è successo a quell’uomo e alle sue mille vite? A quel calciatore brillante che ha militato nella Roma, guadagnandosi il nomignolo di Simba, nella Juventus, nella Fiorentina, nell’Atalanta e nell’Inter. Che ha indossato con orgoglio la maglia della nostra Nazionale, prima di lasciare il calcio e dedicarsi alla musica e poi alla danza.

L’addio al calcio, la passione per la musica e la danza. Poi il buio

“Il calcio non era più il mio mondo”, aveva dichiarato in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport nel 2017 Osvaldo quando tutti, ormai, lo conoscevamo come Dani, lo pseudonimo scelto per la sua carriera da cantante. Un anno prima, infatti, aveva deciso di dedicarsi alla musica fondando il gruppo Barrio Viejo.

Nel 2019 il suo nome era balzato agli onori della cronaca rosa del nostro Paese, non solo per la partecipazione come concorrente a Ballando con le stelle, ma anche per quell’inaspettata vicinanza alla ballerina svedese Veera Kinnunen, fino a quel momento impegnata con il collega Stefano Oradei.

Un triangolo, il loro, che fece discutere, così come fu alta l’attenzione per la relazione tra il calciatore e Giannina, proprio lei l’erede del suo idolo, la figlia di Diego Armando Maradona e Claudia Villafañ. I due si conobbero nel 2015, quando arrivato al Boca, il calciatore si trasferì nel quartiere dove viveva la figlia del Pibe de Oro.

Tante le donne della sua vita, altrettante le controversie. Come quella con l’ex compagna Elena Braccini, con la quale ha avuto due figlie (Victoria e Maria Helena) che lo ha accusato di essere un padre assente, finanziariamente e umanamente. Non è stata l’unica, però. Anche le altre ex compagne, Jimena Baron e Ana Oertlinger, dalle quali ha avuto altri due figli hanno puntato il dito contro l’ex attaccante con l’accusa di essere un genitore poco presente.

Daniel Osvaldo è stato definito, a più riprese, il latin lover del calcio perché tante sono state le relazioni naufragate e discusse. Eppure lui, appassionato di vita e di amore, non ha mai smesso di raccontare le sue vicende sentimentali, di raccontare se stesso e quella vita fatta di cambiamenti e di rinascite, di passioni e di montagne russe che l’hanno portato fino a oggi.

L’ultima discesa è stata proprio quella relativa alla separazione da Daniela Ballester, conduttrice televisiva argentina, che ha animato le cronache mondane del Paese. Poi, il silenzio.

Di lui abbiamo saputo poco, o quasi niente. Al punto che i più nostalgici, appassionati rispettivamente di calcio, danza e musica, si sono chiesti a lungo che fine avesse fatto Pablo Daniel Osvaldo. La risposta non si è fatta attendere poi molto e qualche giorno fa il feed di Instagram di chi lo segue è stato dilaniato dal suo racconto. Ma quello non è come gli altri. Non è una foto, non è un ricordo. È la storia di un uomo che ha divorato insaziabilmente la vita, che lo ha fatto fino a precipitare in un pozzo nero angusto e spaventoso.

“Non so se è una richiesta di aiuto o devo semplicemente parlarne” – ha esordito il calciatore davanti alla telecamera – “Da qualche tempo soffro di una depressione molto grave, che mi ha fatto cadere in alcune dipendenze, quelle da alcol e droghe. Sono in un momento in cui la mia vita mi sta sfuggendo di mano e volevo condividerlo con voi. Attualmente sono in cura da uno psichiatra e prendo medicine, ma non è facile. Vivo chiuso dentro casa, non riesco a fare nulla che sia in qualche modo produttivo. Vi dico tutto questo perché credo che l’unica maniera per guarire davvero è condividere quello che sto passando”.

Tra le lacrime, che non riesce più a trattenere, continua a raccontarsi in maniera generosa e disarmante: “Racconto tutto questo non per fare la vittima, ma perché vorrei che tutti comprendano il motivo delle mie decisioni sbagliate. Mi costa molto aprirmi, così come mi costa uscire dalla realtà costruita nella mia testa. È molto difficile, per me adesso, distinguere quello che è reale e quello che non lo è. Non ho un lavoro stabile, ho speso tutti i miei soldi e non riesco più nemmeno a uscire di casa. Voglio tornare a essere quello di prima”.

Non mancano neanche le scuse, quelle rivolte agli amici, alle donne della sua vita, ai figli e alla sua ex compagna: “Sono sempre stato un buon amico, un buon compagno, speravo di essere un buon padre. Chiedo perdono a tutti, ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei figli e a Daniela. Devo fare in modo di non ricadere nelle dipendenze e spero che mi aiutino, ora che tutti sanno ciò che sto passando. Chiedo aiuto perché non posso uscirne da solo. Non capisco come sia arrivato qui, ma può succedere a chiunque”.

Parole, le sue, che hanno toccato nel profondo tutti come dimostrano i tanti messaggi di supporto e di solidarietà che si leggono sul web tra i commenti del video pubblicato da Osvaldo. “Parlerò con Dani che è mio fratello” – ha dichiarato Daniele De Rossi dopo Brighton-Roma non nascondendo gli occhi lucidi e la commozione – “Non è facile, sapevo qualcosa ma non sapevo tutto. Ci siamo sentiti domenica dopo Fiorentina-Roma, mandandoci alcune foto dei nostri vecchi Fiorentina-Roma. Preferirei non esprimere nulla, ma Dani sa che io per lui ci sarò sempre, come quando eravamo compagni e come lui c’è stato per me quando sono andato in Argentina”.

Tra i tanti commenti anche quello di Leandro Daniel Paredes, suo connazionale e centrocampista della Roma. “Forza Dani caro! Forza che andrà tutto bene”, ha scritto il calciatore. E noi ci uniamo in coro proprio alle sue parole, con la speranza che questo sia solo l’inizio di un percorso di consapevolezza, di crescita e di guarigione. Con la speranza che quella flebile luce che si intravede nel video, e che attraversa il suo volto, possa tornare ad accecarlo e a posarsi di nuovo sul suo sorriso.